CAPITOLO 7

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TREVOR'S POV

Com'è piccolo il mondo. Inspiegabilmente quando i nostri sguardi si sono incrociati, ho avvertito un senso di vuoto allo stomaco, come quando sei sulle montagne russe.
Mi ha dato di nuovo dell'egocentrico. Riconosco di esserlo a volte, ma sentirlo dire dalle sue labbra delicate non è piacevole.
Quando mi ha detto di aver passato una serata soddisfacente, mi sono infastidito.
Ha ferito il tuo ego amico.
Beh si, un pó, sai com'è mi ha rifiutato per quel coglione.
Ho letto un pó di irritazione nei suoi occhi quando ho spudoratamente flirtato con la sua amica.
Il mio intento era quello di suscitare una sua reazione e credo di esserci riuscito. Mi ha fatto piacere rivederla, è intrigante il suo caratterino.
Chissà se la rivedrò ancora.
Torno allo studio ed entro nel mio ufficio. Da quando mi sono laureato lavoro nello studio di architettura di famiglia insieme a mio padre.
Do uno sguardo ad alcuni progetti e poco dopo entra mio padre.
<<Caro Trevor, sai parlare cinese?>> troppo euforico
<<Come scusa? Non sono mica laureato in lingue>>fa un sorrisetto divertito e si siede sulla poltrona davanti la scrivania
<<Giusto! Allora ti conviene cercare un buon interprete. Ci ha contattati il grande imprenditore cinese Wang Cheng. Vuole costruire un hotel di lusso qui e ha scelto noi per progettarlo e seguire tutti i lavori>>
Ci metto un pó per realizzare la cosa. Siamo uno studio molto importante, abbiamo qualche cliente in Europa ma non ci siamo mai spinti così lontano. Sgrano gli occhi per la sorpresa
<<Cazzo papà! Wang Cheng ha scelto il nostro studio! Ti rendi conto la fama che acquisteremo adesso?>> mi sorride a trentadue denti
<<È una grande opportunità per il nostro studio e voglio che sia tu ad occuparti del progetto. Sei in gamba e finora hai fatto un ottimo lavoro. Hai tutta la mia fiducia e sono certo che farai un ottimo lavoro>>spalanco gli occhi e per poco la mia mascella non tocca terra
<<Grazie papà! Non ti deluderò. Se sono così in gamba è anche merito tuo, mi hai sempre sostenuto ed incoraggiato quindi considera questo progetto anche un pó tuo>>ci alziamo entrambi e abbraccio mio padre.
Devo tutto a lui, da quando la mamma non c'è più si è preso cura di me e mio fratello Jason cercando di colmare, per quanto possibile, quel vuoto lasciato da nostra madre.
Io e Jason siamo molto legati.
Adesso vive a Los Angeles, ha preferito allontanarsi da questo posto pieno di ricordi e un pó lo capisco;anch'io sarei voluto scappare ma mio padre aveva bisogno di contare su qualcuno.
Lui, Jason e Tony sono le persone più importanti della mia vita e mi sentirei perso senza di loro.
<<Dove lo troviamo un interprete?>> <<Ricordi James Parker?>> rifletto un attimo facendo mente locale
<<Mh si, quello della "Parker Enterprise"?>>mio padre e suo padre erano molto amici, di conseguenza mio padre e James si conoscono.
Non l'ho mai incontrato ma da come ne parla papà dev'essere uno con le palle anche se giovane.
<<Si esatto, la sua azienda ha più di un interprete per cui posso chiedergli di presentarcene uno>>annuisco
<<Mi sembra un'ottima idea>>
<<Allora lo chiamo subito>>
<<Certo nessun problema>>
Quando  mio padre esce dall'ufficio, chiamo Tony
<<Amico, stasera al mio locale. Dobbiamo festeggiare!>>.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora