KRYSTAL'S POV
L'odioso suono della sveglia mi strappa dal mondo dei sogni, allungo il braccio e la stacco facendola finalmente tacere.
Una stretta decisa mi avvolge la vita e il profumo mascolino che ha ormai invaso la stanza, mi segnala la presenza di Trevor al mio fianco.
Lentamente mi volto e lo osservo.
I suoi lineamenti sono armoniosi e rilassati, il respiro regolare e sereno. Alcuni riccioli gli ricadono sulla fronte e non resisto alla tentazione di rimetterli al loro posto.
Quando sfioro la sua fronte apre gli occhi facendomi sprofondare in quei pozzi senza fondo.
Ritraggo istintivamente la mano. <<Scusa, non volevo svegliarti>> mi sorride dolcemente
<<Ero già sveglio, ho sentito la sveglia>>
<<Oh>> mi prende la mano e la porta dov'era prima che la ritraessi
<<Continua, mi piace>> istintivamente gli sorrido e gli lascio un veloce bacio sulle labbra.
<<Vorrei, ma tra meno di un'ora devo andare e devo mettere le ultime cose in valigia>> sbuffo e sprofondo la testa nel cuscino.
Mi guarda leggermente preoccupato <<Che c'è? Non ti va di andare?>>giro la testa verso di lui
<<Non è che non mi va, solo che.. non lo so prima ero così entusiasta di andarci, e dovrei esserlo anche ora! E' una grande opportunità, quel tizio russo di cui non ricordo il nome, è un pezzo grosso. Tara era così indignata che James avesse scelto me e invece io quasi non vedo l'ora che questi tre giorni passino>>
Una parte di me non vuole andare a Washington per non allontanarsi da lui, ho paura che quando tornerò le cose saranno diverse, che ci abbia ripensato e che non voglia neanche iniziarla una relazione con me.
Metto le mani sugli occhi e spero che lui non abbia interpretato correttamente le mie parole.
<<Dio quanto sono patetica>>
Scosta le mie mani inchiodando i suoi occhi nei miei
<<No, non lo sei. Sono solo tre giorni, passeranno in un batter d'occhio e non ti libererai di me neanche a chilometri di distanza. Ti chiamerò ogni volta che sarai libera e la mattina e la sera per darti il buongiorno e la buonanotte. Non hai scampo>> mi punzecchia il fianco in modo scherzoso facendomi ridere.
Gli accarezzo la guancia dolcemente
<<Grazie Trev>>
<<Non me ne vado Krystal, non avere paura>>
Resto stupita dalla facilità con cui quest'uomo è riuscito a leggermi dentro in così poco tempo.
Mi sento esposta, messa a nudo, le mie paure e le mie insicurezze sono alla luce del sole con lui ed io non ho potuto evitarlo.
Mi bacia con dolcezza e poi poggiala sua fronte sulla mia.
Restiamo a guardarci per un po' fin quando realizzo che è ora di alzarsi. Butto un occhio alla sveglia 6:20.
Allargo gli occhi e mi alzo di scatto
<<Oh mamma com'è tardi!>> lo sento ridacchiare strappando un sorriso anche a me.
Prendo l'intimo e il completo che avevo preparato e mi fiondo nel corridoio
<<Vado a farmi una doccia veloce>> urlo da lontano e mi chiudo in bagno.
Una volta lavati anche i denti mi vesto e ritorno in camera.
Quando entro resto sorpresa di trovare il letto fatto e la camera messa in ordine.
Mi volto verso di lui
<<H-hai fatto il letto. L'avrei potuto fare io, grazie>> fa spallucce
<<Sei in ritardo e poi sono un ottimo uomo di casa>> sorrido mentre inizio a truccarmi
<<Ah si?>> lo vedo annuire attraverso lo specchio
<<Certo, so anche cucinare>> la soddisfazione nella sua voce è palese e la cosa mi diverte
<<Wow, mi stupisci Cooper>> si lascia andare ad una piccola risata
<<Sono pieno di sorprese. Facciamo così, appena torni da Washington vieni a cena a casa mia. Cucino io>> faccio l'ultima passata di mascara e ripongo tutti i trucchi e lo spazzolino nel beauty case.
Mi giro e lo bacio velocemente
<<Ci sto!>> mi sorride per poi andare in bagno.
Metto le scarpe e il profumo, apro la valigia e vi ripongo il pigiama.
Per ultimo prendo il vestito rosso comprato con Jess sistemato in un porta abiti.
<<E quello?>> dalla porta spunta Trevor vestito come ieri sera e proprio come ieri, l'effetto della camicia bianca mi mozza il respiro ma non è il momento di perdere la lucidità anche se il suo sguardo non aiuta.
<<E' il vestito che ho scelto per il meeting di oggi pomeriggio. In realtà l'ho comprato con Jess ed ero indecisa se metterlo ieri sera o no però.. Dio sto parlando di nuovo troppo>> cerca di nascondere un sorriso divertito ed io per nascondere l'imbarazzo ripongo con cura il vestito nella valigia cercando di non sgualcirlo troppo.
<<E perché non l'hai messo?>>
Potrei dirgli la verità, ma non voglio che sappia che con quel top e quella gonna mi sentivo più.. bella.
<<Segreti di donna>>cerco di essere il più tranquilla possibile, ma la mia voce leggermente incrinata mi tradisce.
Mi si avvicina e mi stringe da dietro poggiando il mento sulla mia spalla; a quel contatto le mie mani si bloccano e il suo profumo mi manda in tilt così cerco di concentrarmi sulle sue parole e non sulle sensazioni che provo in questo momento.
<<Lo sai che saresti bellissima anche con un cencio vero?>>
Ma per caso mi legge nel pensiero?
O semplicemente è chiaro come il sole che hai mentito.
Puoi smetterla di essere così razionale!?
Non sapendo cosa dire, con le guance in fiamme mi giro e mi appoggio al suo petto godendo del calore del suo corpo e del suono del suo cuore che batte incessante nel petto.
Il nostro attimo viene interrotto da un clacson che indica l'arrivo di James. Sbuffando chiudo la valigia, infilo il cappotto e ci dirigiamo all'uscita.
Un uomo alto e brizzolato sulla cinquantina mi si avvicina
<<Buongiorno signorina, sono Arthur. Dia a me>> gli consegno la valigia <<Buongiorno, mi chiami Krystal>> mi sorride e carica la mia valigia nel portabagagli.
Il finestrino posteriore si abbassa e spunta la testa di James
<<Buongiorno Krystal, sei pronta?>> sento un braccio di Trevor cingermi in vita con possesso.
Oh oh, qui qualcuno è geloso.
Reprimo un sorrisetto soddisfatto e saluto James che si accorge inevitabilmente della presenza al mio fianco.
<<Ciao Trevor, scusa non ti avevo visto>>
<<Ciao James>>il tono di Trevor è leggermente pungente e lo sguardo che gli rivolge sembra voler dire "Giù le mani".
Notando ciò James mi dice che mi aspetta in auto e richiude il finestrino. Con un sorrisetto soddisfatto che non riesco a trattenere, mi giro verso Trevor che mi cinge subito la vita con entrambe le braccia.
<<Togliti quel sorrisetto>> borbotta ed io scoppio in una fragorosa risata
<<Brontolone>>
<<Mh>> sorrido ancora e poi mi alzo sulle punte per baciarlo.
La differenza di altezza non aiuta e Trev per facilitare la situazione, mi solleva leggermente da terra facendomi ritrovare con le gambe penzoloni.
Interrompiamo il nostro bacio e mi rimette giù.
<<Mi mancherai>> sussurro
<<Anche tu. Quando torni ti aspetta una cena con i fiocchi>> gli rivolgo un sorriso
<<Non vedo l'ora. Adesso vado altrimenti James ci uccide>> ridacchia e mi lascia un veloce bacio sulle labbra togliendo le braccia dalla mia vita privandomi di quel calore che solo lui riesce a infondermi.
<<Avvisami quando arrivi>> annuisco e dopo avergli sorriso un'ultima volta entro in macchina dove James mi attende con un sorrisetto malizioso.
<<So cosa stai pensando e ti sbagli di grosso>> mi passa un sacchetto con un cornetto e gli sorrido per ringraziarlo iniziando a mangiare.
Intanto continua a guardarmi in quel modo.
<<E cosa ci faceva qui alle 7:00 di mattina?>>
<<Ieri sera siamo usciti e si è fermato a dormire tutto qui>> il suo sorrisetto si allarga ancora di più
<<Quindi avete..>> per poco non mi strozzo con il cornetto e lo interrompo subito con le guance in fiamme al solo pensiero
<<Non dirlo! E comunque no, non abbiamo.. quello insomma. C'eravamo vicini ma abbiamo solo dormito insieme. Dio ma perché ti sto parlando di queste cose>> sbatto una mano sulla fronte facendolo ridere.
Durante il tragitto mi ha raccontato di Amy e che ormai stanno insieme ufficialmente, ho scambiato due parole con Arthur scoprendo che ha due figlie poco più giovani di me e abbiamo riguardato insieme alcuni documenti.
<<Direi che basta così>> annuisco riponendo tutto nella cartellina.
Guardo fuori dal finestrino, ripenso alla serata di ieri e al risveglio al suo fianco. Un sorriso compare sulle mie labbra e chiudo gli occhi per bearmi del ricordo della sera precedente.
<<Krystal, siamo arrivati>>
<<Mmh>> la risata di James mi riporta alla realtà e spalanco gli occhi
<<No, mi sono addormentata! Perché non mi hai svegliata ti facevo compagnia>> fa spallucce
<<Dormivi così tranquilla. Vieni siamo arrivati>> scendo e dopo aver preso le nostre valigie, entriamo nell'hotel.
Alla reception ci consegnano le chiavi delle nostre stanze e ci accordiamo di vederci tra quattro ore per andare all'incontro.
Apro la porta della mia camera ed entro.
E' molto spaziosa e luminosa, al centro c'è un grande letto matrimoniale con due comodini bianchi ai lati, il pavimento è interamente ricoperto da una moquette color grigio tortora abbinata al piccolo divano vicino la finestra ed un armadio bianco con uno specchio ricoprono la parete laterale.
Mi butto sul letto e chiamo Trevor
<<Piccoletta, sei arrivata?>>
<<Si, sono appena entrata in stanza>> <<Stanza singola vero?>> la sua gelosia mi lascia perversamente soddisfatta
<<In realtà c'è stato un malinteso e io e James siamo costretti a dividere la camera. Ora è in bagno>> borbotta un'imprecazione e non riesco a trattenere una risata
<<Sei malefica, non puoi farmi questo>> continuo a ridere
<<Si che posso ed è anche molto divertente>> alla fine ride con me.
<<A che ora hai il meeting?>>
<<Tra quattro ore. Ho tutto il tempo per fare una doccia e riposare un po'. Dopo il meeting probabilmente ci inviteranno a cena e di sicuro si farà tardi>>
<<Capito. Ti lascio riposare allora, ci sentiamo dopo piccoletta>>
<<A dopo Trev>> metto giù e corro a fare una doccia.
STAI LEGGENDO
E all'improvviso arrivi tu
Romans[COMPLETA] Krystal Johns, una ragazza all'apparenza solare e spensierata che crede nell'amore nonostante si rifiuti di provare nuovamente quello stesso amore che il destino le ha portato via. Ma le cose non sempre sono come appaiono, sotto tutti qu...