CAPITOLO 43

383 24 8
                                    

KRYSTAL'S POV

E' passata una settimana da quando io e Trev viviamo insieme e va tutto a gonfie vele.
Abbiamo dato una piccola festa di inaugurazione con la nostra famiglia ed abbiamo ricevuto i compimenti per come abbiamo arredato la casa.
La convivenza ci ha avvicinati ancora di più e i miei sentimenti per lui si sono come amplificati.
Come promesso abbiamo inaugurato tutta la casa inclusa la lavanderia.
Credo di aver perso il conto di quante volte abbiamo fatto l'amore in questa settimana ma ogni volta che siamo vicini è come se i nostri corpi fossero attratti l'uno dall'altro.
Al di là del sesso, vivere con lui mi rende felice.
Mi sento più rilassata e costantemente al posto giusto.
Inoltre è davvero un ottimo uomo di casa, mi aiuta a fare la lavatrice, a stirare e persino a fare le pulizie.
A quanto ho capito sua madre sin da piccoli ha insegnato a lui e Jason a collaborare in casa, diceva che ogni uomo dev'essere in grado di aiutare la propria moglie soprattutto se a lavorare sono entrambi.
Devo dire che questi insegnamenti mi fanno davvero comodo.
Santa donna!

Adesso è ora di pranzo e dato che Trev ha del lavoro da fare e non possiamo pranzare insieme, ho pensato di portargli qualcosa da mangiare per poi raggiungere Alex al Westway.
Mi fermo ad un fast food a prendergli il suo panino preferito, delle patatine e una coca-cola.

Ignoro le occhiatacce della segretaria e salgo all'ufficio di Trevor.
Quando sono quasi davanti al suo ufficio, sento suo padre parlare ad alta voce
<<Mi spieghi perché? Lavora per noi per quale assurdo motivo non può venire?>>
Ma di cosa parlano?
So che non dovrei origliare ma sono un'incorreggibile curiosona.
<<Papà ho detto di no, non ci viene e basta>>
<<Ma dammi una motivazione! Ti rendi conto che non possiamo rifiutare un invito del genere Trevor? Capisco che è la tua ragazza e..>>
Ah bene, parlano di te.
Ma di che invito parlano?
E dove non dovrei andare?
Trevor interrompe suo padre
<<A lavoro Krystal è la mia interprete, non la mia ragazza>>
Esatto, voglio che mi tratti come una sua dipendente, senza favori.
<<Bene, allora trattala come tale. Se fosse stata un'altra persona non avresti..>>
<<Papà ho detto di no. Krystal non salirà su quell'aereo, comunica a Wang Cheng che non andremo in Cina. Fine della discussione>>
Sento un vuoto allo stomaco a sentir parlare di aereo.
Faccio dei respiri profondi tentando di mantenere la calma rimandando indietro i brutti ricordi.
Per lo studio questo incontro in Cina significa molto e Trevor sta sacrificando il suo lavoro per me.
Questa cosa mi fa sentire in colpa, non è giusto che rifiuti per me.
Sto per entrare e dire la mia quando continuano la discussione
<<Trevor dammi almeno una motivazione e poi lo farò>>
<<No, ti basta sapere che non ci andremo. E Krystal non dovrà mai sapere di questo viaggio in Cina>>
Il respiro mi si mozza sentendo quest'ultima frase.
Ha davvero intenzione di non dirmi nulla?
Non sopporto quando qualcuno mi nasconde qualcosa, mi sento presa in giro.
Il fatto che abbia pensato di nascondermi una cosa del genere mi fa arrabbiare e agisco d'impulso.
Entro e il volto di Trevor viene invaso da un'unica emozione: panico.
<<Krystal che ci fai qui?>> sbatto sulla scrivania la busta
<<Ti ho portato il pranzo>>il suo sguardo si addolcisce per poi tornare teso.
Credo che la mia faccia parli da sola. <<Grazie amore>> mi siedo accanto a suo padre
<<Posso darvi un consiglio? Specialmente a te amore>> calco la parola amore e deglutisce.
<<Si certo>> sorrido forzatamente a Paul e poi torno a guardare suo figlio.
<<Se proprio avete intenzione di nascondere qualcosa, beh imparate ad abbassare la voce e a chiudere la porta. Vi riuscirà sicuramente meglio>>
Lo vedo trattenere il respiro e chiudere gli occhi.
Il signor Cooper invece si limita ad abbassare la testa.
Trevor riapre gli occhi e mi guarda <<Krystal lo sai che non ti nasconderei nulla se non fosse necessario io..>> lo blocco in partenza
<<Di questo ne parliamo a casa, siamo a lavoro e qui non siamo una coppia, abbiamo un accordo. Tu sei il mio capo ed io la tua interprete e dato che ti servo in Cina..>>non mi lascia finire
<<No Krystal, tu non ci vieni>>
<<Trevor è una mia decisione, non spetta a te scegliere!>>
<<Questa volta si. Non ho intenzione di vederti stare male per un meeting del cazzo, non voglio vederti passare tre giorni in totale catalessi né ora né mai. Basta discuterne>>
Respira Krystal, resta calma. <<Ascoltami bene prima che ti..>> mi blocco prima di dirgli che lo prendo a pugni.
<<Ti? Continua sono curioso>> odio quando mi sfida.
<<Oh Cooper, non sfidarmi e fidati non ti conviene saperlo. Ascoltami e basta. Io capisco che lo fai per me e capisco anche quanto l'idea che io possa crollare ancora ti faccia stare male, capisco tutto e te ne sono grata.Ma sono io a dover decidere, spetta a me l'ultima parola. Nella mia vita nessuno ha mai deciso per me e di certo non capiterà adesso!>>
<<Non puoi essere così egoista! Ti ho detto che non voglio che tu stia male lo capisci questo?>>
<<Egoista? Qui non si tratta di essere egoisti Trevor! Ti ho già detto che capisco la tua paura e io ne ho cento volte più di te, ma con me ci sarai tu e sai bene quanto la tua presenza sia importante per me. Sei stato tu che mi hai rialzata dai quei tre giorni in cui ero più morta che viva e con te al mio fianco sono sicura che non si ripeterà. Non posso garantirti che non avrò nemmeno un attacco di panico, cazzo il mio ragazzo è morto ed io ho rischiato di morire per colpa di un cazzo di volo, un attacco di panico è il minimo! Ma Trevor..>> mi avvicino e poso la mano sulla sua guancia
<<Io mi fido di te e sono sicura che con te posso riuscire a superare anche questa paura. Insieme possiamo affrontare tutto, sta a te fidarti di me. Io ne ho bisogno, ho bisogno di sconfiggere anche questa paura per poter dire di essere andata avanti al cento per cento>>
<<Io mi fido di te lo sai non serve che te lo dica. Ma Krystal sei troppo importante per me e se tu dovessi stare male, mi sentirei tremendamente in colpa. Al momento non mi interessa del lavoro ma solo di te, se proprio ci tieni posso trovare un altro interprete solo per quel viaggio>> scuoto la testa
<<Non è necessario, verrò io con te>>sospira pesantemente
<<Non puoi immaginare quanto odi la tua testardaggine>> sospira sconfitto
<<Va bene, se sei convinta ci andremo ma sappi che non sono d'accordo e che puoi cambiare idea anche un secondo prima di partire. Promettimi che se cambi idea me lo dirai>> annuisco
<<Te lo prometto>>
Mi tira verso di lui e mi abbraccia forte.
Chiudo gli occhi sperando di aver preso la giusta decisione.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora