CAPITOLO 37

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KRYSTAL'S POV

Come ogni anno la vigilia di Natale la trascorriamo a casa dei miei insieme alla famiglia della sorella di mamma.
Zia Caroline è adorabile, è dolcissima come la mia mamma, zio Ben invece è super simpatico e insieme mi fanno sempre dei regali stupendi.
Sono delle persone meravigliose, trattano me, Alex e Jess come dei figli e ogni volta che possono vengono a trovarci.
Abitano a Seattle per questo non ci vediamo spesso.
Qualche volta andiamo noi a trovarli ma la vigilia è tradizione passarla qui.
L'unico tasto dolente di tutto ciò, è mia cugina Beatrix.
E' davvero bella ma il suo carattere non lo è altrettanto.
E' praticamente il mio opposto, presuntuosa, snob, altezzosa, egoista e inoltre sfrutta la sua bellezza per provarci con ogni essere maschile che l'aggrada.
Una volta ero a casa sua e una sua amica si presentò urlando come una matta perché Bea era stata a letto col suo ragazzo.
Insomma, davvero una bella persona! Quest'anno mi hanno regalato un grazioso braccialetto di Tiffany.
<<Grazie zia! Grazie zio! E' bellissimo>> do un bacio ad entrambi ringraziandoli per il regalo.
<<Quando arriva Trevor?>>
Ho chiesto a Trevor di fare un salto dopo cena per fargli conoscere zia Caroline e zio Ben.
Sono persone molto importanti per me, mi sono stati molto vicini quando ho perso Matt.
Rimasero qui per circa due settimane, poi sono dovuti ritornare a Seattle per lavoro.
Diciamo che in quel periodo non ero sola, ma non volevo avere a che fare con nessuno ugualmente e se ci penso mi dispiace di averli trattati in quel modo.
<<Credo tra poco Al, ti vedo teso sta tranquillo! E' di zia Caroline e zio Ben che parliamo, cosa potrebbe accadere!>> annuisce soltanto ma so che non è convinto.
<<Hanno bussato!>> scatto come una molla.
<<Si mamma, vado io>>.
Ed eccolo qui in tutta la sua bellezza.
Il suo outfit di oggi non perdona, camicia bianca con maglioncino bordeaux sopra, un jeans scuro che gli calza a pennello ed un cappotto blu.
Casual ma figo.
<<Vuoi farmi entrare o vuoi restare lì a guardarmi?>> rinsavisco e una volta entrato gli getto le braccia al collo <<Stavo solo appurando quanto sia bello stasera. Mi piace questo cappotto Cooper>>
<<Lo terrò a mente Johns>> mi bacia dolcemente e poi sorride.
<<Anche tu sei bella>> sorrido di rimando dandogli un bacio a fior di labbra.
Gli tolgo il cappotto poggiandolo insieme agli altri e poi lo prendo per mano.
Riesco a percepire quanto sia teso. <<Trev stai tranquillo, i miei zii sono tranquilli>> annuisce ma so che è teso ugualmente.
Entriamo in salotto e mi schiarisco la voce.
<<Zia Caroline, zio Ben, vorrei presentarvi una persona>> vedo Beatrix squadrarlo, se lo sta praticamente mangiando con gli occhi e la cosa mi infastidisce, e non poco.
<<Lui è Trevor, il mio ragazzo. Trevor loro sono i miei zii>> sulla parola "ragazzo" fulmino Bea ma non demorde.
E' la prima ad alzarsi in piedi a presentarsi.
<<Krystal ha dimenticato di presentarci, sono sua cugina Beatrix, ma puoi chiamarmi Bea>> il suo sguardo ammiccante mi fa uscire il fumo dalle orecchie
<<Piacere>>
<<Beatrix ora puoi lasciargli la mano, sai com'è al mio ragazzo servono entrambe>> le faccio l'occhiolino e trascino Trevor dai miei zii sotto gli sguardi divertiti di Jess ed Alex.
<<E' un piacere conoscervi, Krystal mi ha parlato molto di voi>>
I miei zii iniziano a chiacchierare con lui e di tanto in tanto mia zia mi lancia degli sguardi di approvazione.
Sono felice che le piaccia, il suo parere è importante per me, è come una seconda mamma per me.
<<Quindi sei laureato in architettura e ora lavori con tuo padre nel vostro studio?>> Trevor annuisce a mio zio ed ecco a voi la fastidiosa Beatrix che finora era rimasta in silenzio
<<Grandioso! Devo giusto ristrutturare la mia camera, sono sicura che hai un ottimo gusto>>
Se non fossi una persona civile le prenderei quella bella testolina e la sbatterei contro il muro fino a farle perdere i sensi.
<<Grazie per il complimento. Purtroppo però io e Krystal siamo impegnati in un progetto molto importante, ma mio padre è disponibile ed è anche più bravo di me. Sono certo che farebbe un lavoro migliore di me>>
Dio benedica questo ragazzo!
Credo che abbia inquadrato che tipo di ragazza sia Bea.
La faccia di mia cugina è piuttosto infastidita
<<Lavorate insieme?>>
<<Si signora, in teoria è così che ci siamo conosciuti>> sorride con gli occhi brillanti.
<<Appunto, in teoria>> borbotta Jess e le pesto il piede.
<<Sono stato incaricato di progettare un hotel per un noto imprenditore cinese,l'ho assunta come interprete ed è scoccata la scintilla anche se all'inizio non andavamo molto d'accordo >> fa una lieve risata ricordando quanto ci siamo fatti la guerra all'inizio ed io mi accodo a lui.
<<Direi per niente d'accordo. Riuscivamo a stare nella stessa stanza solo perchè siamo persone civili. Pensate che al primo incontro abbiamo avuto.. un battibecco e credevo che suo padre non mi avrebbe più assunta>> rispondo sorridendo ai miei zii che ridacchiano. <<Immagino come dev'essere noioso lavorare a stretto contatto con mia cugina, è così perfettina, a volte è maniacale la sua perfezione>> il disgusto nella sua voce mi innervosisce ma la mia voce resta sorprendentemente calma.
<<Intanto questa maniaca perfettina ha un lavoro Beatrix, anzi due e per di più nessuno ha chiesto il tuo parere o sbaglio?>>
<<Stavo solo scherzando cugina. Non capisco come fai ad avere un ragazzo, sei così scontrosa e antipatica. Devi essere un santo Trevor, d'altronde anche Matt lo era, ti ha sopportata per tutti quegli anni! Come minimo adesso sarà in paradiso!>>
Mi si gela il sangue nelle vene, mi si blocca il respiro.
Un assordante silenzio si insinua tra di noi.
Mia zia richiama Beatrix e mi guarda mortificata, mentre Trev mi stringe la mano che senza controllo ha iniziato a tremare.
Vedo Jess lanciare occhiate di fuoco a Beatrix, so che vorrebbe farla a pezzi ma per rispetto non dice una parola. Il suo è stato davvero un colpo basso, non ci sopportiamo è vero, ma usare la mia debolezza per ferirmi.. è davvero diabolico.
So che l'ha fatto perché a lei piaceva Matt sin da piccola. Io non lo sapevo e quando ci siamo fidanzati mi ha odiata ancora di più.
Alex fa per dire qualcosa ma lo guardo e lui sta zitto.
Sfoggio un sorriso raggiante, probabilmente crederanno che io sia pazza, ma in realtà sto solo tirando fuori gli artigli.
<<Lo penso anch'io Bea, sono certa che Matt sarà in paradiso. La cosa che mi diverte è che neanche quando morirai potrai stare con lui visto che tu brucerai all'inferno per tutte le cattiverie che fai!>>
<<Krystal!>> ignoro i miei genitori e continuo.
<< Piuttosto che pensare a come faccio io ad avere un ragazzo, chiediti come mai tu non ce l'hai. Se fosse casa mia ti caccerei seduta stante e ti direi che non sei più la benvenuta, ma purtroppo non posso. E Bea, gradirei che chiudessi quella bocca larga, con cui solo Dio sa cosa ci hai fatto, per tutto il resto della serata. Grazie cugina>>
Nessuno fiata, sono tutti colpiti dalle mie parole, persino Bea non sa cosa rispondere, probabilmente ha capito che è l'ora di stare zitta e non rompere più i coglioni.
Trev si schiarisce la voce
<<Si è.. fatto tardi. E' stato un piacere conoscervi, spero ci saranno altre occasioni>> saluta i miei zii e i miei genitori e accenna un sorriso educato a Bea.
Lo accompagno alla porta
<<Non ti arrabbiare Krystal, ignorala>>
<<E' stata cattiva Trev, molto cattiva. Mettere in mezzo la storia di Matt è stato un colpo basso, troppo basso persino per lei. Non immaginavo che covasse tutto quest'odio nei miei confronti. E' vero che neanche io la sopporto, ma non la odio e anche se così fosse non avrei mai fatto quello che ha fatto lei>>
<<Lo so, ma ti sei difesa alla grande e le hai fatto capire che non può trattarti in quel modo, ci rimetterebbe solo>> gli sorrido debolmente e mi da un bacio
<<Ammetto di aver avuto paura per lei quando hai sorriso, so che non è nulla di buono quando lo fai>> scoppio a ridere
<<Hai ragione, quindi vedi di non farmi mai sorridere in quel modo>>
<<Mai amore>> mi bacia e come sempre mi fa dimenticare tutto, ci siamo solo io e lui.
<<Ora vado, a domani>>
<<A domani>>.
Torno in salotto e mi siedo tra Alex e Jess iniziando a parlare come se non fosse successo nulla, come se non avessi appena asfaltato quella stronza di mia cugina.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora