CAPITOLO 54

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KRYSTAL'S POV

E' passata una settimana dal mio "chiarimento" con Peter.
I suoi genitori sono venuti a pranzo da noi complimentandosi per la casa e scusandosi per come si è comportato Peter.
Diciamo che tutti sono rimasti sorpresi dal suo atteggiamento, inclusi i miei genitori che sono stati fieri della mia decisione di rimettere in ordine le cose.

E' martedì pomeriggio e sto raggiungendo Trevor in ufficio.
Abbiamo un meeting via webcam con Wang e la cosa non mi entusiasma.
Odio i meeting in webcam e in più ho mal di testa a causa del meeting imprevisto che ho avuto con James questa mattina e sono nervosa perché devo consegnare entro due giorni un bel po' di documenti ricevuti oggi stesso al meeting.
Passo davanti la segretaria sorridendole ormai solo per cortesia e la sento sussurrare
<<Stronza>>
Come tutte le volte che vengo qui, anche oggi avrei lasciato stare ma il mal di testa unito al nervosismo non mi rende particolarmente trattabile in questo momento, per cui torno indietro e facendo non troppo rumore sbatto entrambe le mani sul bancone.
<<Sono mesi che fingo di non sentirti ma purtroppo per te oggi non è giornata, per cui che problemi hai con me?>> indurisce lo sguardo guardandomi fissa negli occhi.
Bambolina, se credi di farmi paura non sai con chi hai a che fare.
Pivella!
Si, brava amica!
<<Il problema sei tu. Trevor ha sempre sostenuto che non è etico avere una relazione con i propri dipendenti e dopo che abbiamo fatto sesso mi ha ribadito il concetto. L' ho capito, sai per non avere incomprensioni a lavoro. Poi arrivi tu e tutt'un tratto tutta la sua etica scompare. Ce l'hai d'oro per caso?>>
Grandioso!
Un'altra "fan" gelosa di Trevor era proprio l'ultima cosa che desideravo oggi.
Sempre molto fortunata eh tesoro.
Non me lo ricordare.
<<Senti..>> leggo il cartellino
<<..Claire. Trevor è il mio ragazzo, lui sta con me non perché ce l'ho d'oro ma perché mi ama. Quindi mi dispiace dirti che oltre che per questioni lavorative, mi vedrai spesso da queste parti anche in veste di fidanzata del tuo capo per cui mettiti l'anima in pace e se ti sento sussurrare un altro insulto verso di me o ti azzardi ancora una volta a guardarmi male, giuro che ti faccio licenziare>>
Mi guarda senza parole ed è proprio quello che speravo di ottenere, il suo silenzio.
Sorrido soddisfatta ed entro in ascensore più nervosa di prima.
Entro nell'ufficio di Trev senza bussare.
<<Anche la segretaria ti dovevi scopare? Mi chiedo se oltre Jess ci sia qualcuna che non te l'abbia data, no perché se così non fosse non mi sorprenderei ma avrei tanto gradito che almeno avessero un po' di cervello e un minimo di rispetto per se stesse tanto da non fare le pazze gelose con la tua attuale ragazza ma mi rendo conto che con quelle mica ci dovevi parlare! Cervello o no che importa!>>
Krystal fermati.
La mia coscienza mi intima di stare zitta ma non riesco a fermarmi, Claire è stata la goccia che oggi ha fatto traboccare il vaso.
<<Dovresti farmi una lista, così almeno quando me le ritrovo davanti non sarò impreparata e sarei meno arrabbiata con.. con te, con loro e con la tua tempesta ormonale che evidentemente non riuscivi a gestire! E questo cavolo di tailleur proprio non lo sopporto oggi! Dio che giornata di merda!>> dico tutto d'un fiato mentre lui, Paul e Jason mi guardano a bocca aperta.
Mi accorgo solo ora della presenza degli altri due ma ormai è tardi ed io ho troppo mal di testa e nervosismo per potermene preoccupare.
Mi accascio su una delle due poltrone, porto indietro la testa e chiudo gli occhi.
<Amore..>> alzo la mano per zittirlo <<Dammi qualcosa per il mal di testa ti scongiuro>>
<<O-ok>> balbetta incerto
<<E magari del cianuro per la tua segretaria di merda>>
Qualcuno dei tre non riesce a trattenere una risata ma non capisco chi sia e nemmeno mi interessa, ho bisogno di un attimo di silenzio.
Prendo la pillola che mi da Trev e dopo un paio di minuti di religioso silenzio, riapro gli occhi.
<<Ok, ci sono>> mi alzo e sistemo la camicetta
<<Sicura di stare bene?>>
<<Si Paul, grazie, tutto alla grande se escludiamo che i russi di stamattina credano che io sia un dannato traduttore automatico e per giunta la tua segretaria dal nome di merda è una pazza gelosa e irrispettosa. Capisco che mi odi ma cavolo la cosa è reciproca e di certo io non mi comporto come una ragazzina infantile! E poi che razza di nome è Claire? Ti avviso, se avremo una figlia di certo non si chiamerà così e.. oddio sono pazza>> sbuffo scuotendo la testa
<<Sei solo stanca amore>> 
<<Se avessi saputo che avevi un altro meeting in mattinata, avrei spostato la data con Wang>> dice Paul dispiaciuto
<<Quello di stamattina non era programmato. Non amo arrivare impreparata ad un meeting dovendo così improvvisare e la cosa mi ha fatto saltare i nervi, per di più mi hanno sovraccaricata di lavoro>>
Trevor corruga la fronte e mi guarda pensieroso
<<Erano i russi di Washington?>> annuisco energicamente
<<Si e Popov si è legato al dito il mio rifiuto perché è stato lui a dire che in due giorni ce l'avrei fatta quando neanche il più russo dei russi riuscirebbe a leggere tutte quelle pagine in due giorni figuriamoci a tradurle>>
<<In che senso l'hai rifiutato? Ci ha provato con te?>> dice malizioso Jason facendomi sorridere
<<Ho rifiutato un'offerta di lavoro, non quel genere di rifiuto>>
<<Allora questa è una vendetta>> annuisco e sbuffo
<<Non pensiamoci, ce la farò. Allora, dammi un secondo i documenti che ti ho consegnato ieri devo controllare una cosa>>
Trev mi porge i documenti e dopo aver dato uno sguardo veloce richiudo il fascicolo.
<<Bene, sono pronta>> Paul guarda l'orologio
<<Mancano cinque minuti, andiamo>> mi alzo e seguo Trev e Paul in sala riunioni mentre Jason ci saluta e va via.
Mi siedo su una delle sedie in attesa del collegamento e il mio ragazzo mi affianca
<<Ti senti meglio?>> annuisco e gli do un bacio.
<<Ora molto meglio>> sorride anche lui e veniamo interrotti dalla voce dell'imprenditore.
<<Signori Cooper! Krystal! Come state?>>
<<Ciao Cheng, noi bene tu?>>
<<Bene. Per la tua felicità mia figlia non c'è e non ci sarà nei prossimi incontri>> divento tutta rossa per l'imbarazzo.
<<Che dite?>> chiede Paul giustamente
<<Oh, s-saluti e che stiamo tutti bene>>
<<Non era necessario Cheng. Cominciamo?>> dico cambiando argomento e dando inizio alla riunione vera propria. 

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora