CAPITOLO 27

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KRYSTAL'S POV

Entro in ascensore con il fiatone. Stamattina non ho sentito la sveglia e poiché Jess era andata via presto, neanche lei mi aveva svegliata.
Esco dall'ascensore sperando di non incontrare James o davvero non saprei spiegargli perché fossi in ritardo. Abbasso la maniglia della porta del mio ufficio ed entro sospirando di sollievo, anche se per poco..
<<Mezz'ora di ritardo!>> una voce mi fa sobbalzare appena chiuso la porta e quando mi giro vedo Trevor comodamente seduto al mio posto
<<Oh Dio, mi hai spaventata! Ma che ci fai qui?>> sorride posando una delle mie penne e raggiungendomi
<<Volevo chiederti se domani sera ti andasse di.. cenare insieme>> mette le mani sui miei fianchi e le mie braccia quasi meccanicamente si legano al suo collo.
Sorrido furba
<<Mi stai chiedendo di uscire Cooper?>>ricambia il mio sorrisetto avvicinando le labbra alle mie
<<Può darsi, Johns>> sento il suo respiro picchiettarmi le labbra facendomi desiderare di assaporare di nuovo le sue
<<Beh in questo caso, sono costretta a spostare la lezione di nuoto>> la mia voce è ridotta ad un sussurro per l'emozione che questa vicinanza mi provoca
<<Mh credo proprio di si>> gli sorrido e quando le nostre labbra stanno finalmente per assaporarsi di nuovo, il telefono dell'ufficio squilla interrompendo il nostro magico momento.
Abbasso il capo e sbuffo afferrando il telefono
<<Si?>>
<<Krystal, il signor Parker ha chiesto di vederti>> guardo Trevor e come se mi fosse passato davanti un treno, ricordo di non avergli ancora detto del mio piccolo viaggio a Washington della prossima settimana.
<<Krystal? Sei ancora lì?>> la voce di Melanie mi riporta alla realtà e sento lo sguardo confuso di Trevor su di me <<S-si, grazie Mel>> metto giù e chiudo un secondo gli occhi.
<<Hey, qualcosa non va?>> mi avvolge con dolcezza ed un forte senso d'ansia mi attanaglia.
Prendo un respiro e mi convinco che sia meglio dirglielo ora, d'altronde tolto il dente via il dolore no?
<<Tutto ok, devo andare dal capo. Però, ecco.. c'è una cosa che devo dirti..>> deglutisco e lo guardo negli occhi
<<la settimana prossima parto per un viaggio di lavoro con Parker. Abbiamo un incontro con un pezzo grosso russo a Washington, staremo lì tre giorni massimo>> bomba sganciata.
Continua a guardarmi senza dire niente e il suo silenzio è più assordante di qualsiasi parola.
<<Trev? Sono stata presa dal lavoro e ho dimenticato di dirtelo, ma te l'avrei detto! >> sento la sua presa su di me affievolirsi lentamente, fino a lasciarmi totalmente
<<Di preciso quando me l'avresti detto? La sera prima? Oppure preparando la valigia ti saresti ricordata di dirmelo!? Così, tanto per sapere eh!>> va verso l'uscita.
Lo chiamo, ma non risponde continuando a camminare.
Lo raggiungo fuori dalla porta.
<<Trevor! Trevor vieni qui, parliamone>> nulla, continua per la sua strada non permettendomi di dire altro.

<<Che ne pensi di questo?>> apro la tendina del camerino mostrando ad Alex l'abito che sto provando.
Si è offerto di accompagnarmi a comprarne uno per la cena di stasera dato che il ristorante che hanno scelto è molto elegante e non avevo nulla che mi convincesse.
<<Mmh, si anche questo ti sta bene però.. non mi convince>> fa una smorfia ed io sbuffo
<<Neanche a me. E adesso?>> <<Cambiati dai, ti porto in un altro negozio>> sbuffo ancora
<<Grazie>>.
Mi cambio ed usciamo
<<E'.. successo qualcosa?>> abbasso gli occhi
<<E' così evidente?>>
<<Sorellina, siamo gemelli! Posso aiutarti?>>
Non voglio raccontargli del mio litigio con Trevor, so che mi darebbe torto per non aver gestito bene la cosa e poi ora non mi va di pensarci.
Sforzo un sorriso
<<Nulla di irreparabile, grazie Al>> continuiamo a camminare ed entriamo in un negozio.
Do un'occhiata in giro quando mi fa notare un vestito lungo di seta verde petrolio e argento con lo scollo a cuore, aderente in vita che scende morbido sulla gonna e con uno spacco laterale profondo ma non volgare.
E' a dir poco magnifico.
Corro subito a provarlo sperando sia quello giusto.
<<Ti piace?>> la sua espressione è esterrefatta e mi viene quasi da ridere a vederlo
<<Alex?>>si riprende
<<Ehm, s-si, cioè sei bellissima. E' decisamente quello giusto! Trevor impazzirà stasera, forse non dovrei farti andare vestita così>>
Già, Trevor..
Ammesso che mi lasci spiegare e capisca che davvero mi sono dimenticata.
Sinceramente da un lato trovo la sua reazione piuttosto esagerata. Fino a poco tempo fa non avevamo un rapporto tale da fargli sapere di questi viaggio, quindi non credo di essere nel torto più totale.
<<Ma zitto gelosone>>
Dopo aver comprato il vestito sono tornata in ufficio e ho mandato un messaggio a Jess chiedendole se mi avrebbe aiutata a prepararmi per la cena. Distrattamente apro la chat con Trevor, nessun messaggio, nessuna chiamata. Non che mi aspettassi diversamente, però ci speravo.
Sospiro e apro una cartellina con alcuni documenti da tradurre.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora