CAPITOLO 61

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KRYSTAL'S POV

<<Mmh Krystal spegni quell'aggeggio>>
<<Mmh>> allungo il braccio e butto letteralmente giù la sveglia.
<<Problema risolto>> ride e mi attira a se.
<<Buongiorno>>
<<Buongiorno>> gli do un bacino e mi accoccolo a lui ancora un po'.
<<Trev>>
<<Mh>>
<<Oggi che giorno è?>>
<<Giovedì perché?>> sgrano gli occhi <<Giovedì!? Cazzo cazzo>>
Mi alzo di scatto e apro l'armadio cercando in fretta qualcosa da mettere.
<<Che hai dimenticato?>> scommetterei la mia stessa vita che in questo momento sta ridendo sotto i baffi.
<<Oggi ho un meeting super importante! E' una mega riunione, ci saranno imprenditori sia russi che cinesi>> poi mi fermo e sbuffo
<<Oh no, oggi dovrò lavorare con Tara>>
<<E?>> mi giro a guardarlo
<<E' una mega stronza! Mi ha accusata di essere andata a letto con James per andare a Washington. Ti rendi conto!? Quando poi lei è andata a letto con metà del suo dipartimento>> dico gesticolando
<<Davvero una stronza. Non ti invidio>> prendo l'intimo e mi avvio in bagno.
<<E' probabile che oggi finirò in prigione>> gli urlo dal corridoio e lo sento ridere.
Dopo una doccia veloce, torno in camera.
Sistemo capelli, un po' di trucco e poi mi vesto.
Nel frattempo anche Trevor si è fatto una doccia e si sta vestendo per andare in ufficio.
Mi guardo allo specchio un'ultima volta e poi mi giro verso di lui che sta finendo di sistemare la camicia.
Credo sia l'uomo più bello del mondo. Resto incantata ogni volta.
Poi è sexy in ogni cosa che fa, anche adesso che sta semplicemente abbottonando la camicia sembra stia facendo qualcosa di altamente erotico.
Sento le guance accalorarsi per i miei pensieri non proprio casti e distolgo l'attenzione da lui.
Preparo la borsa e spruzzo un po' di profumo.
Una volta pronta vado in cucina, preparo il caffè e inizio a mangiare velocemente una merendina lasciandone una sul tavolo per lui.
Non ho tempo per preparare la colazione.
Metto il caffè nel mio bicchiere termico e in una tazza per Trev.
Mentre sto per dare l'ultimo morso alla mia merendina, quel gran figo del mio ragazzo fa il suo ingresso in cucina.
Con questo completo blu, la camicia bianca leggermente aperta e i capelli sistemati impeccabilmente, è una gioia per i miei occhi.
Resto a guardarlo a bocca aperta con la merendina a mezz'aria.
Quando mi rivolge un sorrisetto malizioso ritorno in me.
Ti sei incantata di nuovo, dovresti smetterla.
Hai ragione, viviamo insieme e ancora non mi sono abituata.
Inoltre nemmeno cinque minuti fa l'avevo guardato ben benino sistemarsi.
Poso la merendina e mi avvicino portando le mani sul colletto della camicia semi aperta.
<<Sono contenta che la maggior parte delle persone con cui lavori siano maschi, almeno non dovrò accecare nessuna vestito in questo modo>>
<<Ti piace?>>
<<Il blu è decisamente il tuo colore. E poi la camicia così.. fammi capire le cravatte sono diventate un optional?>> alzo un sopracciglio e lui ride
<<Che c'è Johns mi preferisci con la cravatta?>>
<<No, è proprio questo il problema Cooper. Stai da Dio con la camicia così, sono onesta>> poggia le mani sui miei fianchi sorridendo maliziosamente
<<Se è per questo anche il pantalone che indossi ti sta da Dio, ti fa un culo spettacolare>> rido leggermente e gli do un colpetto sul petto
<<Sempre il solito!>> mi sorride poi mi bacia dolcemente.
Guardo l'orologio della cucina
<<Cazzo è tardi! Devo andare! >> di fretta usciamo e ci precipitiamo fuori
<<Ci vediamo a pranzo Kry?>>
<<Si, porto qualcosa io da te. Non mi va di mangiare fuori>>
<<Ok, ci vediamo dopo>> lo bacio velocemente ed entro in macchina.

Arrivo in ufficio in orario ma notevolmente affannata.
Ecco cosa succede quando non nuoti da un mese..
<<Eccomi! Ci sono!>> entro nell'ufficio di James di corsa.
<<Ti sei svegliata tardi?>> annuisco senza fiato
<<Siediti, abbiamo ancora un quarto d'ora>> mi siedo
<<Cosa? Un quarto d'ora!? Cioè io e Trevor ci siamo letteralmente fiondati fuori casa e avevo ancora un quarto d'ora!? Oh Signore benedetto>> batto la mano sulla fronte e scuoto la testa facendolo ridere.
Tiro fuori il bicchiere termico e sorseggio il mio caffè
<<A proposito di Trev!>> lui alza entrambe le sopracciglia
<<Sei incinta?>>
<<Che? No! Ma perché pensate tutti che io sia incinta!?>>
<<Beh sai..>> alzo una mano
<<Anzi no, non me lo dire>> dico scuotendo la testa e lui ride
<<Quindi?>>
<<Devo accompagnarlo ad una cena di beneficenza per lavoro>>
<<E dov'è il problema?>>
<<Il problema è che A, non sono mai stata a quel tipo di cena; B, non conosco nessuno e a quanto mi ha detto Trev non sono belle persone; C, non so come comportarmi o cosa indossare e D, sono nel panico>> dico tutto d'un fiato.
Non ho chiesto niente a Trevor per non sembrare una stupida ma la verità è che mi sento molto insicura.
<<Respira Krystal, è solo una cena. Sii semplicemente te stessa, senza pensare troppo a chi hai di fronte. Se dovessero verificarsi situazioni spiacevoli, sappiamo entrambi che sai come uscirne a testa alta>> annuisco
<<Ok, hai ragione. E di solito si indossa qualcosa di elegante o elegante elegante?>> dico enfatizzando l'ultima parte
<<La seconda. A queste cene vengono invitati i pezzi grossi e di conseguenza sono eventi di un certo livello>> annuisco appuntando mentalmente di chiedere a Jess ed Alex di accompagnarmi a comprare un vestito.
<<Grazie, mi sento più tranquilla adesso. Andrà bene, è solo una cena>> sorride
<<Così mi piaci>> guardo l'orologio <<Sbaglio o Tara è in ritardo?>> maschero un sorrisino compiaciuto <<Effettivamente è in ritardo, si. Non goderne troppo>> mi fingo scioccata <<Non potrei mai!>>
<<Si certo>> dice ridacchiando.
Parliamo ancora un po' e dopo qualche minuto arriva Tara.
<<Scusi il ritardo signore, c'era traffico. Ciao Krystal, sei già qui>> dice con la sua voce da strega
<<Mi piace essere puntuale>> scrollo le spalle con disinvoltura e mi alzo prendendo dalla borsa la cartellina con il materiale per i russi.
<<Bene, prima di andare volevo dirvi che quello di oggi sarà un meeting davvero molto importante e molto impegnativo per entrambe per cui se andrà bene vi darò un extra piuttosto consistente>>
Un extra, wow immaginavo sarebbe stato impegnativo, ma addirittura un extra!
Adesso si che sono tesa!
D'altro canto, so che posso farcela, so che posso gestire la tensione.
<<Grazie signor Parker>>
<<Grazie signore>> lo ringraziamo e poi raggiungiamo la sala riunioni per aspettare i nostri "ospiti" che dovrebbero essere qui a momenti. Sistemo ad ogni posto una copia dei fascicoli sotto lo sguardo attento di Tara.
<<Cosa sono?>>
<<Copie di ciò di cui parleremo oggi. E' un mio metodo, rilascio ad ognuno un fascicolo in modo che possano rileggere il tutto per analizzare bene le varie proposte>> incrocia le braccia e inarca un sopracciglio
<<Un tuo metodo? Non è così che funziona, il nostro compito è quello di rendere possibile la comunicazione non dispensare materiali come se fossimo professori del liceo>> continuando a fare ciò che stavo facendo, la rispondo senza neanche guardarla
<<Il mio metodo funziona e a Parker sta bene quindi questa conversazione può terminare qui>>
<<Sul serio gli sta bene che tu prenda iniziative? Ma chi è il capo tra i due!?>>
<<Tara il capo sono io e Krystal non ha preso iniziative. Mi ha spiegato la sua proposta, l'ho trovata funzionale e le ho permesso di metterla in pratica. Quindi il tuo capo ti ordina di smetterla con questa stupida competizione con lei e di concentrarti sul lavoro e se ti fa sentire meglio puoi dispensare anche tu copie come la tua collega nei prossimi meeting>> mordo l'interno della guancia per non sorridere
<<S-scusi signore>>
<<Bene>> si accomoda sulla sua sedia mentre Tara mi rivolge uno sguardo assassino che prontamente ignoro.
Dopo poco arrivano i nostri ospiti dando il via a questo meeting suicida.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora