CAPITOLO 56

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TREVOR'S POV

Sono le 11:00 di mattina e sono appena arrivato all'aeroporto.
Tra poco dovrebbe atterrare Tony.
Mi guardo intorno e scorgo una coppia di fidanzati stringersi forte.
La ragazza piange mentre lui le asciuga il volto con dolcezza.
Molto probabilmente non si rivedranno per un bel pò di tempo.
Guardandoli, mi chiedo come sarebbe avere una relazione a distanza con Krystal.
Credo che impazzirei a non poterla abbracciare e baciare quando voglio, non poter sentire costantemente la sua voce o la sua risata, non potermi svegliare tutti i giorni con lei, non poter sentire il suo profumo.
No, sono convinto che impazzirei.
La voce del mio amico mi riporta alla realtà.
Mi avvicino e lo abbraccio dandogli due pacche sulla spalla 
<<Com'è andato il viaggio?>> ci dirigiamo fuori dall'aeroporto prima che possa riempirsi ulteriormente
<<Tutto liscio come l'olio. Krystal?>> 
<<A lavoro. Stasera vorrei portarla a vedere le stelle. Ho prenotato una piccola barca che ci porterà al faro di Long Beach. Le piacerà quel posto>>  <<Che romanticone! Cenetta sotto le stelle?>> mi spinse giocosamente <<Niente di troppo sofisticato, magari una pizza>> 
<<Una pizza?>> storce il naso
<<Si, ama le cose semplici>>
<<Lo dico che sei un bastardo fortunato>> sorrido fiero
<<Lo so>>.

KRYSTAL'S POV

Finalmente anche la giornata di oggi è volata.
Esco dall'ufficio e chiamo Trev <<Piccoletta!>>
<<Ciao amore>> 
<<Dove sei?>> 
<<Sono appena uscita dall'ufficio. Sto andando a casa a cambiarmi, stasera ho nuoto. Tu sei ancora in ufficio?>> 
<<Si, ma ho quasi finito. Senti, stasera ceniamo fuori. Ti passo a prendere, aspettami fuori la piscina>> sorrido e sono curiosa di sapere dove mi porterà.
<<Ok, a dopo allora>> 
<<A dopo. Ah Krystal, vestiti comoda e calda>> aggrotto la fronte
<<Che cos'hai architettato Cooper?>> lo sento ridere
<<Vedrai, ti piacerà. A dopo>>.
Tornata a casa, mi cambio velocemente e mi dirigo in piscina. 

<<Ciao Lucy!>>
<<Ciao Kry, come stai? Ti vedo più contenta del solito stasera>> ridacchio e non posso che darle ragione, da quando c'è Trevor nella mia vita mi sento felice, come se ogni cosa fosse al suo posto.
<<Hai ragione, stasera Trev ha organizzato qualcosa e sono curiosa di sapere cosa sia>> 
<<Bello e romantico!>> scoppiamo a ridere e mi immergo in acqua. 

L'allenamento di oggi è praticamente volato e non sono per niente stanca. Scrivo a Trevor che ho quasi finito e mi dice che è già fuori.
Cinque minuti dopo saluto il nuovo ragazzo alla reception e raggiungo Trevor.
<<Ciao>> gli do un bacio 
<<Ciao>> butto il borsone nei sedili posteriori e allaccio la cintura.
<<Che si mangia? Ho una fame assurda! Oggi Lucy ci ha dato dentro però non mi sento affatto stanca anzi credo che potrei farne altre cento di vasche. Sai credo che dovrei comprare un nuovo costume. Hey ma tu sai nuotare?>> mi guarda con la coda dell'occhio e scoppia a ridere
<<Una cosa alla volta piccoletta>> mi prende la mano e gli sorrido
<<Ho pensato di prendere delle pizze e portarti in un posto. E si, so nuotare, che razza di domanda è?>> alzo le mani in segno di resa
<<A volte dimentico che sei un super eroe!>> ridiamo entrambi.
<<E' inutile chiederti dove mi porti perché non me lo dirai, perciò mi fido>> porta lo sguardo su di me per un attimo
<<Wow, Krystal Johns che non fa domande.. è un evento signore e signori>> gli do un colpetto sul braccio ridendo con lui.
<<Scemo!>> 
<<Che palle, devo fermarmi a fare benzina>> sbuffa scocciato
<<Più avanti c'è un'area di servizio, potremmo fermarci lì>> annuisce.
Dopo poco arriviamo all'area di servizio.
Non c'è nessuno, tranne il proprietario del negozietto e un probabile cliente vista l'auto parcheggiata fuori.
Mentre Trev mette la benzina prendo il telefono e scrivo ad Alex per sapere se domani gli va di pranzare insieme.
Invio il messaggio e quando alzo lo sguardo per poco non mi si ferma il cuore.
<<Stai fermo! Dammi il portafoglio, stronzo!>> un uomo sulla quarantina sta puntando una pistola verso Trevor.
Alla vista di quella scena mi si mozza il respiro e una forte sensazione di paura mi attanaglia lo stomaco.
Trev con calma infila la mano nel giubbotto per prendere il portafoglio.
Mi fa segno di restare in auto e di non muovermi, vorrei scendere ma la parte razionale di me prende il sopravvento e chiamo la polizia.
Arriveranno tra pochissimo e spero vivamente che sia così.
<<Ti ho dato tutto, ora però lasciami andare>> la voce di Trevor è incredibilmente ferma e mi chiedo come faccia a restare così calmo anche in una situazione di questo tipo.
Il rapinatore fa un sorriso molto inquietante che non promette nulla di buono
<<Mi piacerebbe tanto lasciarti andare, ma sono sicuro che quando tutto questo sarà finito andresti alla polizia. Quindi, dì le tue ultime parole..>>
Trevor mi rivolge uno sguardo carico d'amore e quando sento l'uomo caricare la pistola, il mio cuore prende a calci la razionalità.
Apro la portiera e mi butto davanti a Trevor che urla
<<No, Krystal!>>.
Un secondo dopo, un forte calore mi incendia il petto.
Le mie gambe non hanno retto e sono caduta tra le braccia di Trevor.
Inizio a sentire dolore, un dolore lancinante al petto.
Porto la mano proprio lì ed è piena di sangue.
Sento le sirene della polizia, finalmente sono arrivati.
<<Chiamate un'ambulanza! Fate presto le ha sparato!>>
Trevor mi tiene la testa in grembo, con una mano mi accarezza i capelli e con l'altra preme sulla ferita.
<<Krystal, non avresti dovuto farlo. Andrà tutto bene te lo giuro, l'ambulanza sta arrivando>>
L'unica cosa che riesco a leggere nei suoi occhi è il panico, lo stesso panico che ho provato io con Matt.
Con sforzo porto una mano sulla sua guancia ricoperta da quel filo di barba morbida che tanto mi piace.
<<Hey, sta.. tranquillo. Andrà tutto bene>> annuisce freneticamente 
<<Si, si te lo giuro andrà tutto bene>> sorrido e sento le palpebre pesanti <<Però t-tu non ti addormentare. D-dimmi qualcosa>>
<<Ti amo Trev, davvero tanto>> una lacrima, una soltanto, riga la mia guancia.
<<No, non dire così, non è un addio. T-tu ce la farai, non puoi lasciarmi, io non ce la faccio senza di te. Sei tutta la mia vita Krystal. Dove cazzo è l'ambulanza?>> 
<<Andrà.. bene>> comincio ad avere freddo e sonno.
<<Facciamo così, cantiamo quella canzone che ti piace tanto.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora