CAPITOLO 3

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Spengo la sveglia che suona ininterrottamente da non so quanto. 9:15.
Oh merda!
Alle 10:00 ho una conferenza è tardissimo!
Come ho fatto a non sentire la sveglia!? Se ieri sera non ti fossi ubriacata saresti in orario.
Dannazione sta zitta mi scoppia la testa. Dopo una doccia veloce, mi trucco per coprire i residui della sbronza ed esco di casa.
Per strada sento il telefono squillare e approfitto del semaforo rosso per rispondere ad Alex
<<Pronto Alex>>
<<Hey stellina. Dalla tua voce deduco che sei in ritardo>> sghignazza
<<Deduci bene. Ho una conferenza e ho fatto tardi>> riparto e metto io vivavoce
<<Come mai hai fatto tardi? Non hai dormito?>> mi mordo il labbro pronta a mentire alla mia metà
<<Ehm no, non molto>>lo sento sospirare e so che ha capito che sto mentendo
<<Sei la mia gemella davvero ti aspetti che creda a questa stronzata? Che hai fatto ieri sera?>> sbuffo silenziosamente pronta per la sua ramanzina
<<Sono uscita a fare un giro e si è fatto tardi>>
<<Sei uscita da sola? Non dirmi che hai bevuto! Cazzo Kry ti ho detto di chiamarmi quando è una giornata no, non puoi uscire da sola di notte è pericoloso. Potresti incontrare qualche mal intenzionato e..>> lo blocco subito, l'ultima cosa di cui ho bisogno è una strigliata
<<Si Alex ho capito, la prossima volta ti chiamo. Ora devo proprio andare sono arrivata>> sospira
<<Ciao sorellina>>.

Sono arrivata con dieci minuti d'anticipo. Saluto Melanie, la segretaria del capo e passo nel mio ufficio per prendere i documenti da consegnare a Parker.
<<Buongiorno signor Parker>>
<<Krystal! Buongiorno!>>
Dannazione abbassa la voce, mi scoppia la testa.
<<Sei arrivata giusto in tempo>>mi limito a sorridere ed annuire
<<Tutto bene? Sei insolitamente silenziosa>>
<<Tutto ok, ho solo un gran mal di testa. Nulla di grave>>dico e sfodero un falso sorriso. Apre un cassetto e mi versa un bicchiere d'acqua porgendomi un analgesico.
<<Prendi questo>>
<<Grazie signore>> spero che con questo passi, è insopportabile.
<<Se non te la senti possiamo rimandare il pranzo di oggi a domani>>
Il pranzo!
Me ne sono dimenticata maledizione!
I miei complimenti,una dipendente modello insomma.
<<Oh ca.. >>mi rendo conto di star dando voce ai miei pensieri e mi blocco.
Il signor Parker scoppia a ridere divertito
<<Te ne sei dimenticata? Oh si>>
Adesso mi licenzia.
Divento tutta rossa
<<N-no, non me ne sono d-dimenticata signore, certo che no, come potrei dimenticare il pranzo con il mio capo. Dai è.. >>mi interrompe guardandomi divertito
<<Krystal non c'è problema. Capita a tutti una giornata no. Se vuoi rimandiamo, manca un mese al viaggio dunque c'è tempo>>
Ringrazia Dio che gli piaci altrimenti saresti nei guai.
Non gli piaccio. Ora zitta e fammi rimediare a questo casino
<<No, assolutamente. Non c'è bisogno di rimandare, è solo questo mal di testa ma per ora di pranzo sarà già passato. Piuttosto, ecco a lei, le ho portato i documenti tradotti>>gli porgo i documenti fingendo che la conversazione di prima non sia mai avvenuta.

Due ore e mezzo dopo la conferenza è terminata.
È andato tutto bene ed il mio mal di testa è notevolmente diminuito.
Io e Parker stiamo andando a pranzo, spero che non mi porti in un posto elegante perché mi sentirei a disagio. Sono più una da pizzeria, pub o ristoranti "normali", insomma niente di vistoso. Arriviamo ad un ristorante molto carino, niente di esagerato per fortuna.
Ci accomodiamo e iniziamo a guardare il menù.
Non ho molta fame, come sempre, ma non vorrei sembrare scortese quindi prendo della carne.
Iniziamo a mangiare e devo ammettere che è davvero ottima
<<Ti piace questo posto?>>
<<Si, è molto carino>> mi sorride
<<Sono contento, ho scelto qualcosa di semplice>> annuisco
<<Ha fatto bene, in tutta onestà mi sarei sentita a disagio in un posto più.. come dire, elegante>>
<<Dammi del tu sono ancora giovane! E comunque l'avevo intuito che non sei una da roba di lusso, si vede che sei una donna che ama le cose semplici>>sorrido imbarazzata e annuisco.
Iniziamo a parlare del viaggio, mi spiega di cosa parleremo, mi informa che staremo via tre giorni, l'alloggio è pagato dall'azienda e andremo con l'auto privata di Parker.
Sento il telefono squillare, mi scuso e leggo il nome sul display.
Logan.
<<Ehm scusa un attimo>>
<<Tranquilla rispondi>> accetto la chiamata
<<Logan ciao>>
<<Ciao Krys, spero di non disturbare>>
<<Ehm in realtà sono a pranzo con il mio capo,posso richiamarti dopo?>> spero di non essere stata scortese
<<Oh si, certo scusa. Ci sentiamo dopo>> riaggancio e poso il telefono in borsa.
<<Potevi trattenerti. Era il tuo ragazzo?>>
<<No no, è solo.. un amico. Cameron, un suo amico, frequentava lo stesso corso di Jess e così siamo diventati un piccolo gruppo>> spiego con calma  <<Scommetto che ci prova con te>>mi limito ad annuire.
È un tantino strano avere una conversazione del genere con lui, ma faccio finta di nulla.
<<Non ha speranze questo povero ragazzo?>>scuoto la testa
<<Non credo. Non perché sia un cattivo ragazzo o altro, ma non fa per me>>
Dio aiutami, poni fine alla conversazione.
<<Capisco. Sei bella e brillante Krystal, non mi stupisce che tu abbia dei pretendenti>>poggia la sua mano sulla mia.
Avvampo e vorrei essere inghiottita dal pavimento.
<<G-grazie>>guardo le nostre mani e provo a mascherare il disagio con un mezzo sorriso.
Per fortuna arriva un cameriere e ci porta il conto interrompendo questo momento molto imbarazzante.
Non mi permette di dividere il conto, così lo ringrazio.
Tornata in ufficio richiamo Logan
<<Ciao Kry, com'è andato il pranzo?>> <<Benissimo, ho potuto richiamarti solo ora scusa>>
<<Non preoccuparti. Ehm, non so se Jess ti ha detto che stasera ci sarà l'inaugurazione di un nuovo locale>>
Ho già capito dove vuole andare a parare
<<Mh si mi ha accennato qualcosa>> <<Si beh, mi chiedevo se ti andasse di venire con me cioè con noi, io, tu, Jess e Cameron>>
Non ho la minima voglia di andarci, però Jess ha insistito così tanto ieri..
Sbuffo mentalmente e mi convinco a fare questo sacrificio.
<<Si, va bene>>
<<Perfetto! Vi passiamo a prendere alle.. >>
<<Non c'è bisogno, ci vediamo lì alle 22:30>>
<<Oh, va bene. A stasera allora>>il suo tono deluso mi fa capire che ci teneva a venirci a prendere ma non voglio che fraintenda.
Lo saluto e compongo il numero di Jess
<<Hey rossa>>
<<Alle 19:00 a casa mia. Stasera si esce>>fa un urletto di gioia e allontano il telefono
<<Come mai hai cambiato idea?>> 
<<Un piccolo sacrificio per la mia pazza amica>>
<<Ti adoro! Ci penso io al tuo outift!>> splanco gli occhi
<<Assolutamente no Jessie!>>
Gli outfit di Jess per le feste non fanno per me.
Anch'io metto gonne, top e vestiti ma niente di troppo vistoso al contrario suo.
<<Si invece, prometto di non esagerare>>sbuffo sconfitta
<< Va bene, hai vinto>> altro urletto <<Fantastico! A dopo rossa>>
<<Ciao bionda>>
Perfetto, si prospetta un'altra serata di merda!

Alla fine del turno vado a casa dei miei per parlargli di Washington e dirgli che non resterò a cena.
<<Ciao tesoro!>> mi stringe in un abbraccio caloroso, come se non mi vedesse da mesi!
<<Ciao mammina>> entriamo in cucina e saluto papà con un bacio sulla guancia.
<<Alex viene più tardi? >>annuiscono entrambi.
Volevo dirglielo insieme a loro, ma tra poco devo andare via.
Glielo dirò un'altra volta.
Racconto loro dell'opportunità che mi ha dato Parker e come immaginavo fanno i salti di gioia.
<<Siamo fieri di te bambina mia!>> <<Grazie papà>>.
Passo un altro pó di tempo con loro prima di andare via promettendogli un'altra cena.

Arrivata a casa mi faccio una doccia e asciugo i capelli.
Poco dopo arriva Jess con un borsone pieno di top, gonne, vestiti, trucchi e altri oggetti non identificati.
<<Jess sai che è una festa e non un matrimonio?>>alzo un sopracciglio e scoppio a ridere.
Mi poggia un braccio sulle spalle
<<Amica mia, hai molto da imparare. Stasera faremo girare la testa a tutto il locale. Intesi rossa?>>alzo gli occhi al cielo e annuisco.
Iniziamo dal trucco e dai capelli e mi promette di non esagerare.
Un'ora dopo finalmente termina il tutto e iniziamo a scegliere cosa dovrò indossare.
<<Io quello non lo metto, scordatelo! Sarei più nuda che vestita!>>
<<Ma non è vero! Ti starebbe benissimo dai!>>
<<No Jess è davvero troppo corto, scollato e.. non c'è stoffa! È un costume non un vestito!>>indico quel vestito da lontano come se fosse radioattivo. Sbuffa e continua a cercare.
Mezz'ora dopo siamo pronte per uscire. Alla fine ho scelto una gonna di pelle nera, una maglia laminata di velo trasparente e per non sembrare nuda ho indossato anche una bralette di pizzo nero, infine dei tacchi non troppo alti.
Mi guardo allo specchio e devo ammettere che ha fatto un ottimo lavoro <<Wow>>
I capelli li ha aggiustati accentuando le mie onde naturali color rame mentre il trucco è piuttosto leggero tranne per le labbra su cui mi ha messo un rossetto matte bordeaux.
<<Ho fatto un ottimo lavoro lo so. A fine serata mi ringrazierai!>>
<<Sei sempre la solita! >>
Scoppiamo a ridere e usciamo.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora