CAPITOLO 48

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KRYSTAL'S POV

Siamo pronti per andare a cena.
Per fortuna ho portato un vestito elegante in più altrimenti stasera non so come avrei fatto.
L'abito che indosso è un lungo tubino rosso con le spalle scoperte grazie ad uno scollo a barca e un ampio spacco a destra.
Amo questo vestito, me l'ha regalato Jess a Natale e ancora non l'avevo indossato.
Mi piace come mette in risalto il mio fisico, soprattutto il giro vita e le gambe,o meglio,una che è ben visibile grazie allo spacco.
I capelli mossi li ho raccolti tutti da un lato fissandoli dietro con delle forcine mentre il trucco è come al solito molto leggero.
<<Porca puttana, cambiati>>
Trev è appena uscito dal bagno vestito e con i capelli sistemati.
E' bellissimo nel suo completo nero con la camicia bianca leggermente sbottonata a dargli un'aria elegante ma sbarazzina al tempo stesso.
C'è una sola parola, anzi due per definirlo in questo momento:
sexy e bellissimo.
Distolgo lo sguardo per smetterla di fissarlo e mi guardo allo specchio. Perché mi dovrei cambiare?
Forse mi sta male.
<<Perché? Mi sta così male? Io.. beh.. non so, ecco.. m-mi piace>>
<<Scherzi? Sei stupenda ma sono sicuro che stasera qualcuno perderà l'uso della vista>> scoppio a ridere
<<Ma dai, smettila>>
<<Sul serio Krystal, stasera sarà ancora più difficile non saltarti addosso e per di più dovrò proteggerti da sguardi indiscreti>> rido ancora di più
<<Proteggermi? Muoviti Cooper o faremo tardi>> passa la mano sulla faccia uscendo con me dalla camera.
<<Mi farai diventare matto>> scuoto la testa divertita e mano nella mano usciamo dall'hotel.

Arriviamo al ristorante e come immaginavo è super elegante.
<<Non siamo neanche arrivati e già voglio andarmene>>dico sbuffando <<Sono d'accordo. Forza, prima entriamo prima finiamo>>.
Arrivati al tavolo noto con grande dispiacere che c'è anche Mei.
Ieri e questa mattina non era presente, mi sembrava strano che la fortuna fosse dalla mia parte!
<<Sono senza parole Krystal, sei ancora più bella stasera>> dice Wang guardandomi quasi.. estasiato?
<<Grazie Cheng>> dico arrossendo <<Buonasera signorina Wang>> saluto Mei educatamente
<<Si, ciao. Saluta Trevor e digli che sono davvero felice di rivederlo>>
Cominciamo bene!
<<Certo>> sorrido falsamente
<<La bambolina viziata è felice di vederti, rispondo salutandola e dicendole grazie>> sta per ribattere ma lo precedo e faccio di testa mia.
Ci accomodiamo e quando arrivano le nostre portate iniziamo a mangiare.
Trev e Cheng parlano ancora del progetto confrontandosi sulle rispettive idee, Mei spoglia il mio ragazzo con lo sguardo ed io.. beh io alterno lavoro e l'assassinio immaginario di Mei.
Mentre aspettiamo il dolce, tipico della zona ma di cui non ricordo il nome, Cheng si rivolge a me
<<Krystal ora che sei venuta in Cina e hai visto un po' anche la mia compagnia, sei ancora convinta di non voler venire a lavorare per me?>> la sua domanda mi prende un po' in contropiede, non perché non sappia come rispondere, ma non me l'aspettavo.
Anche se sono riuscita a prendere l'aereo, non ho comunque intenzione di mollare tutto e trasferirmi qui soprattutto ora che le cose con Trevor vanno a meraviglia.
<<Cheng qui è tutto magnifico e ben funzionante ma se devo essere onesta non me la sento di lasciare tutto e trasferirmi qui in Cina. Credimi sono onorata della tua proposta ma non me la sento>> annuisce anche se vedo che ci è rimasto male.
<<Capisco le tue motivazioni, mi rendo conto che lì hai la tua famiglia e un lavoro ben retribuito e venire qui sarebbe un grande passo. Rispetto la tua decisione e probabilmente al tuo posto avrei fatto la tua stessa scelta. Anche se un po' ci speravo>> sorride ed io ricambio
<<Che ti ha detto?>>
<<Niente di che Trev>>
<<Non me la conti giusta>> scuoto la testa
<<Niente di importante>>
<<Va bene>> dice annuendo anche se conoscendolo, so che non mi crede. Finita la cena, ci dirigiamo verso l'uscita.
<<Digli che la cena era ottima ed è stata una serata piacevole>> traduco e Cheng ci ringrazia aggiungendo di essere stato bene anche lui in nostra compagnia.
<<Interprete>> mi volto verso la bambolina e mordo l'interno della guancia per non urlarle contro di non chiamarmi in quel modo e per di più con quel tono dispregiativo.
<<Si chiama Krystal, Mei>> la rimbecca suo padre ma lei sembra fregarsene.
<<Avvicinati>> faccio come dice e inizia a sussurrare per non farsi sentire da suo padre.
<<Dici a Cooper che io e lui potremmo gustarci un bel dopo cena a casa mia>>
A quelle parole non posso fare a meno di esplodere, quando è troppo è troppo.
Me la scollo di dosso in malo modo <<Trev, so che a lavoro non siamo una coppia ma la mia pazienza è terminata>>
<<Krystal..>> tenta di dirmi qualcosa ma lo ignoro rivolgendomi alla stronza facendo velocemente mente locale su come insultarla.
Il primo che ricordo è bèndàn.
<<Cretina ascoltami attentamente. Sono stata davvero molto paziente con te. Ho tradotto di continuo i tuoi flirt con Trevor ignorando il fatto che lui fosse il mio fidanzato solo per questioni lavorative e sinceramente credevo lo avessi capito che siamo una coppia, ma forse ti ho sopravvalutata. La mia pazienza ha un limite e di solito non è così alto come lo è stato con te. Quindi, carina, te lo dico adesso e non voglio ripetertelo più: smettila di flirtare, fare inviti con scopi sessuali e anche di guardarlo o la prossima volta ti stacco quei bei capelli che ti ritrovi ciocca per ciocca. Ci siamo capite?>> mi guarda scioccata, anzi scioccata è un eufemismo ma non sono proprio riuscita a controllarmi stavolta.
Sento tossire e mi rendo conto solo ora, di aver minacciato Mei davanti a suo padre.
Porca puttana!
Già, porca puttana.
Divento di una tonalità molto vicina al viola per l'imbarazzo.
<<C-Cheng sono davvero imbarazzata e dispiaciuta per ciò a cui hai appena assistito. Non volevo mancare di rispetto a tua figlia e ti assicuro che non sono solita alterare i toni>>
<<In effetti i toni si sono alterati parecchio Krystal, ma mi rendo conto che mia figlia abbia esagerato ed essere gelosa del proprio ragazzo è più che giustificato. La prossima volta però, accertati che non ci sia nessun altro ad ascoltare>> ammicca e dopo aver guardato male la figlia e aver salutato Trevor con la mano va via.
Mei mi rivolge uno sguardo davvero molto arrabbiato e se ne va anche lei sculettando come la troia che è.
<<Che troia>>
<<Potrei sapere cos'è appena successo?>>
<<Oh soltanto che ti aveva invitato a casa sua per scopare e io l'ho gentilmente redarguita dicendole che ho avuto fin troppa pazienza e che non deve neanche guardarti o altrimenti le stacco i capelli ciocca per ciocca>> dico tutto d'un fiato gesticolando.
Mi guarda perplesso ma subito le sue labbra si schiudono in un ghigno malizioso
<<Tu gelosa e arrabbiata con indosso questo vestito, è la cosa più erotica che abbia mai visto>> lo guardo a bocca aperta
<<Tu.. ma..possibile che pensi solo a quello?>> mi prende in vita avvicinandomi al suo corpo.
<<Con te si. Farei l'amore con te in ogni momento della giornata e ovunque>>
<<Proprio ovunque?>> annuisce con una scintilla di malizia nello sguardo
<<Mh, interessante>> mi morde il lobo e ho un sussulto per l'eccitazione improvvisa
<<Non sfidarmi>> gli bacio il collo <<Torniamo in hotel. Subito>> sorride malizioso
<<Con piacere>>.

<<Siamo quasi arrivati>> annuisco. Stiamo andando a visitare La città Proibita nonché sede di vari palazzi che ospitavano l'imperatore e che si trova proprio nel cuore di Pechino.
Dopo cinque minuti arriviamo e varchiamo l'entrata della Città Proibita.
Guardando il primo palazzo restiamo a bocca aperta.
<<Wow>> esclamiamo in coro.
Davanti a noi c'è un lungo viale che porta al "Palazzo della Suprema Armonia", un edificio grande dello stile architettonico tipico della Cina.
Davanti al palazzo ci sono molte scale in marmo bianco che contrastano con le colonne rosse.
Dopo averlo visitato, continuiamo a camminare per poi visitare anche il "Palazzo della Purezza Celeste" e il Palazzo imperiale circondato da una sorta di labirinto infinito di scale bianche.
Scatto tantissime foto a tutto ciò che vedo e ci facciamo scattare qualche foto insieme davanti ai vari palazzi.
Alcune foto le inviamo ai nostri amici e ai nostri genitori suscitando l'invidia di tutti.

I giorni a seguire li trascorriamo, come promesso, a visitare Pechino in lungo e in largo.
Ho adorato ogni singola cosa che abbiamo visto, persino la Grande Muraglia nonostante abbiamo camminato tantissimo.
Se mi chiedessero qual è la cosa più bella che ho visto risponderei Pechino ad occhi chiusi, escludendo Trevor ovviamente.
Adesso stiamo effettuando il check-in in aeroporto pronti per tornare a casa.
Finito il check-in seguiamo l'hostess. Arrivati alla scaletta mi prendo un attimo per ripetere a me stessa che andrà tutto benissimo come all'andata.
Trevor mi prende per mano e intreccia le nostre dita come a volermi dire che lui è qui con me.
<<Sono pronta, andiamo>> annuisce e saliamo la scaletta.
Sta per sedersi ma lo fermo.
<<Posso stare io vicino al finestrino?>> mi guarda negli occhi con apprensione
<<Sei sicura? Magari la prossima volta sarai più tranquilla e..>> scuoto la testa
<<Va bene adesso. Voglio godermi la Cina anche dall'alto>> annuisce incerto e mi fa sedere.
Poco dopo inizia il decollo e come all'andata chiudo gli occhi stringendo la mano di Trev.
Come immaginavo la Cina è magnifica anche dall'alto.
<<E' bellissimo>> dico estasiata
<<Si, è stupendo>> gli sorrido e mi accoccolo vicino a lui continuando a guardare il panorama.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora