CAPITOLO 51

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KRYSTAL'S POV

Ci accomodiamo in sala da pranzo e servo la pasta.
Cominciamo a parlare e a conoscerci. Camille è laureata in legge come Jason mentre Kevin è laureato in ingegneria informatica.
Un vero e proprio genio.
Parlando con Camille scopro che abbiamo entrambe la passione per il nuoto e addirittura frequentiamo la stessa piscina ma con orari diversi per questo non ci siamo mai incontrate. Cominciamo a mangiare anche il roast beef e devo ammettere che non c'è imbarazzo tra noi, anzi è come se ci conoscessimo già.
Perfino Jess è molto rilassata, l'unica che non ha aperto bocca è l'arpia ma poco mi interessa.
<<Jess tu invece di cosa ti occupi?>> le chiede Kev
<<Lavoro come graphic designer per una rivista di New York>> dice fiera e sono felice di vederla così orgogliosa del suo lavoro.
<<Wow, fantastico. Dev'essere figo>> L'entusiasmo di Camille mi piace, è una ragazza molto solare e simpatica.
Mi piace.
<<Si, è davvero bello. Adesso che sono stata promossa ho anche un ufficio tutto mio!>> esclama contenta e vedo lo sguardo di Jason incupirsi per un momento.
<<Jason come l'hai conosciuta?>> il ragazzo sorride a sua cugina.
<<Grazie a quell'angelo di Krystal, abbiamo fatto un'uscita di gruppo e me l'ha presentata>> mi sorride ed io ricambio.
<E voi invece?>> chiede Kevin rivolgendosi a me e Trev e a prendere parola è proprio lui.
<<Vuoi la storia per intero o quella che rifiliamo a tutti?>> ridiamo tutti tranne i suoi cugini e l'arpia che ci guardano perplessi.
<<Per intero, che domande!>> guardo Camille e sorrido divertita.
<<Ok. L'ho incontrata una sera al mio locale, ci ho provato ma mi ha rifiutato dopo avermi volutamente provocato>> sgranano gli occhi
<<Non ci credo! Tu rifiutato!? Sorella sei diventata il mio idolo>>esclama Kev ed io scoppio a ridere
<<Per ben due volte! Un'altra sera ci siamo rincontrati, aveva ordinato da bere e ho ordinato lo stesso suo dicendo che avrei offerto io. Alla fine aveva chiesto un bicchiere d'acqua prendendosi gioco di me e ha anche rifiutato di ballare con me>> ridono tutti, Kevin più di tutti.
<<Figuriamoci, sei troppo santarellina per prendere qualcosa di alcolico>> guardo Elizabeth e mi limito a sorriderle e ignorarla, non voglio rovinarmi l'umore per una stronza.
<<Dicevamo.. Poi ho ricevuto un incarico da un imprenditore cinese e caso ha voluto che l'interprete che ci ha consigliato James Parker, era proprio lei>> conclude sorridendo dolcemente
<<Non potete immaginare la faccia che aveva quando mi ha vista, in realtà siamo rimasti entrambi scioccati>> aggiungo ridacchiando e tutti si accodano a me.
<<Quindi alla fine hai realizzato il tuo sogno>>
Guardo Elizabeth confusa, non capisco cosa intenda.
<<In che senso?>>
<<Diventare interprete, era il tuo sogno giusto?>> sono sempre più confusa e come me anche gli altri.
<<Ehm s-si, come lo sai?>> ignora la mia domanda
<<Sai, a pelle non mi sei mai piaciuta. Hai sempre avuto quell'aria da santarellina e si sa che le santarelline sono le prime puttane>>
Le sue parole mi colpiscono, non solo perché mi ha chiamata puttana ma anche perché ha asserito che mi ha già vista.
<<Come scusa? Per caso ci siamo già conosciute e non lo ricordo?>> sorride in modo inquietante e non mi piace come si sta mettendo la situazione.
<<Oh no, non ci siamo mai presentate ma io ti conosco in modo indiretto. Matthew mi parlava sempre di te, talmente tanto che è come se ti conoscessi di persona>>
Trattengo il respiro e per un attimo è come se tutto si fosse fermato.
Come fa a conoscere Matt?
Come si permette di rivolgersi a me in questo modo?
E soprattutto, chi è questa stronza? Ingoio il nodo formatosi in gola.
<<Come conosci.. Matt?>>
<<Ho studiato anch'io medicina, era un mio compagno di corso. Spesso vi ho visti insieme fuori l'università, mi parlava sempre di te e mi ha anche proposto di conoscerti molte volte ma non mi sei mai piaciuta e da quando è morto provo un vero e proprio odio per te. A Pechino non ti ho riconosciuta subito, avevi un viso conosciuto ma ho capito chi eri solo quando siete andati via>> si alza e punta il dito verso di me.
<<Tu l'hai ucciso! Io lo amavo e tu l'hai ucciso!>>
Resto impietrita dalle sue parole, cerco di trattenere le lacrime e scacciare i sensi di colpa che a fatica sono riuscita ad allontanare.
<<Elizabeth! Come ti permetti di accusarla in questo modo!>>
<<Tu non capisci! Lei l'ha ucciso! E' morto per un suo capriccio del cazzo!>> prendo un respiro profondo per restare calma.
<<Basta così>> dico con calma ma lei continua a ripetermi che l'ho ucciso.
Le ripeto sempre con calma di smetterla ma niente e alla fine scoppio.
<<Ho detto basta!>> urlo zittendo lei e lasciando tutti senza fiato.
Non sono solita urlare, ma sono esplosa come una mina.
<<Non l'ho ucciso io, non è colpa mia se quell'aereo è precipitato. Per quanto ne sappiamo poteva accadere con qualsiasi aereo avremmo preso se il destino aveva deciso di portarmelo via>>
La calma e la freddezza con cui parlo è allucinante, non mi riconosco.
<<Io lo amavo e so che anche lui mi amava! Tu eri solo la puttana del momento anche se non l'ha mai ammesso. Quando l'ho baciato ha detto che ti amava troppo e che non provava nulla per me. Erano tutte cazzate! Lui mi amava era soltanto abbagliato dal tuo aspetto da santarellina per capirlo e adesso stai facendo lo stesso con Trevor. Sei solo una puttana!>>
Lei lo amava.
Lei lo ha baciato.
Si sbaglia.
Lui amava me, lo so, non ho dubbi.
Sento Trevor urlarle qualcosa ma non lo ascolto e lo zittisco con un gesto.
La guardo negli occhi
<<Elizabeth, mi dispiace sul serio che tu abbia sofferto per la sua morte. Sentiamo tutti la sua mancanza, è inutile mentire. Mi dispiace ancor di più che non ricambiasse il tuo sentimento, non è mai piacevole non essere ricambiati>> le dico con tutta la calma e la freddezza che ho ma sono anche sinceramente dispiaciuta.
<<Smettila di fare la parte della ragazza pura che non sei. Smettila con la recita della ragazza ferita dalla morte del fidanzato, smettila di dispiacerti perché l'unica dispiaciuta qui sono io! Lui non ti amava Krystal, accettalo. Le sue erano solo stronzate, prima o poi ti avrebbe lasciata e sarebbe corso da me, la persona che amava realmente. Te lo ripeto, eri solo quella di turno e lo sei anche ora! Cosa credi che uno come Trevor possa cambiare così radicalmente soltanto per una ragazza? Credi davvero che lui ti ami e che voglia una famiglia e un matrimonio con te? Sei solo un'altra delle sue puttane!>>
Alle sue parole tutti iniziano ad urlarle cose che però non capisco.
Sono troppo sconvolta e ferita dalle sue parole.
Non le credo, si sbaglia, sia su Matt che su Trevor.
Nessuno mi tratta così, nessuno ha il diritto di parlare di quello che c'era tra me e Matt.
Mentre gli altri continuano ad urlarle contro, faccio il giro del tavolo e la raggiungo, posizionandomi alle sue spalle.
Con calma le afferro in un pugno un bel po' di capelli e il silenzio cala tra noi.
Le tiro i capelli facendola gemere per il dolore.
Tiro verso il basso costringendola a sedersi.
<<Mi fai male stronza!>> tiro ancora di più facendole abbassare la testa all'indietro.
Sorrido e so di essere inquietante al momento ma poco mi interessa. <<Krystal>> sento la voce di Trevor chiamarmi ma lo ignoro.
<<Stellina basta>> ignoro anche lui.
Jess invece sta zitta, mi lascia fare, so che lo avrebbe voluto fare lei al mio posto.
<<Ascoltami bene Elizabeth, sei l'unica persona su cui abbia usato le mani in tutta la mia vita, l'unica che è riuscita a farmi perdere le staffe in questo modo e fino a questo punto. Sono stata sincera con te, mi dispiace davvero che tu abbia sofferto ma questo non ti da il diritto di mettere bocca nella mia relazione con Matt e tanto meno in quella con Trevor. Io e Matt ci amavamo, probabilmente per non farti soffrire non ti aveva informata che a Parigi mi avrebbe chiesto di sposarlo e l'ha fatto pochi istanti prima di morire. L'ho sempre detto che era fin troppo buono, con le stronze come te non si può essere buoni. Ai tuoi occhi sarò anche una puttana, ma ricordati che questa puttana era la donna della sua vita, l'unica donna che avrebbe amato per il resto dei suoi giorni>>
Fa per dire qualcosa ma stringo la presa e geme per il dolore.
<<Shh, non ho ancora finito>>
<<Amore basta>>
Guardo Trevor facendogli capire che ho tutto sotto controllo per poi tornare all'arpia.
<<Ci ho messo due anni per accettare che lui non c'è più, ci ho messo due anni per ricominciare a vivere e se adesso sono quella di prima è solo grazie a Trevor. Mi sono innamorata, follemente innamorata. Nel nostro essere diversi, ci completiamo. Ficcati bene in questa testa del cazzo che ti ritrovi che Trevor è innamorato di questa puttana e se vorrà resterò al suo fianco per sempre>> faccio una pausa poi quando sta per dire qualcosa le tiro uno schiaffo non troppo forte con la mano libera
<<Questo è per aver baciato Matt, stronza>> gliene tiro un altro
<<E questo è per avermi dato della puttana>>
La faccio alzare e la accompagno alla porta, seguita dagli altri che non proferiscono parola.
<<Fuori da casa mia e se solo ti avvicini a me, Trevor, Jess, Jason e addirittura a mio fratello che è tutta la mia vita, giuro che questi capelli te li stacco>> detto questo la spingo fuori e chiudo la porta con un tonfo.
Chiudo gli occhi e senza accorgermene, le mie gambe cedono e cado a terra.
<<Krystal!>>
Si precipitano su di me e quando incrocio i loro sguardi, scoppio a piangere scaricando tutta la tensione accumulata.
Comincio a respirare affannosamente. No no no, non un attacco di panico. <<Krystal amore, guardami. Va tutto bene ok? Respira profondamente. Sono qui amore, stai tranquilla>> faccio dei respiri profondi e riesco a riprendere il controllo di me stessa.
Mi butto su di lui e continuo a piangere.
Mi stringe, mi sussurra che va tutto bene, che non devo ascoltarla ed io so di non doverla ascoltare, so che tutto ciò che ha detto è falso.
Matt mi amava e Trev mi ama.
Non sono la puttana di nessuno, non sono una puttana.
Mi stacco da lui e dopo avermi guardata attentamente, mi da un bacio dolce sulla fronte.
Mi alzo e guardo gli altri.
Scoppio a ridere, una risata fragorosa, che fa rimanere tutti perplessi.
Guardo Camille e Kevin
<<Vi sarò sembrata una pazza violenta e isterica>> continuo a ridere
<<Un'ottima impressione insomma. Una psicopatica>>
Camille mi si avvicina e mi abbraccia. <<Non sei nulla di tutto questo, sei solo una persona che ha sofferto tanto e che ha perso le staffe. Non doveva permettersi di dirti quelle cose, ha chiuso con me e ti assicuro che dopo stasera non ti darà più fastidio>>
Non dico nulla.
<<Eli è la pazza, non tu. Non hai ucciso tu il tuo ragazzo, lui ti amava e anche Trevor, lo conosco e non ha mai guardato nessuna come guarda te. Krystal, non stare a sentire quella stronza, non lasciarti ferire da una persona tanto insignificante>> sorrido debolmente a Kevin e mossa da un senso di gratitudine lo abbraccio.
<<Grazie>>
Mi prende per le spalle e fa un sorrisetto.
<<Sei stata grande. Sei la donna più cazzuta che conosco>> scoppiamo tutti a ridere poi guarda Trevor
<<Bastardo fortunato>>
<<Lo so>> mi bacia la tempia e gli sorrido
<<Mangiamo il dolce?>> chiede Jason per smorzare la tensione
<<C'è il dolce?>> chiede euforica Camille
<<Ovvio! La cheesecake al lampone di Krystal, è deliziosa>> sorrido a Jess e andiamo tutti in sala da pranzo.
Vado in cucina a prendere il dolce ma sento dietro di me anche Alex e Jess <<Kry, stai bene?>> annuisco
<<Stellina sai che non devi ascoltarla vero?>>
<<Si, lo so. L'unica cosa a cui non so se credere o meno, è il fatto che lei lo abbia baciato. Matt non mi ha mai parlato di lei, solo vagamente>>
Jess mette le mani sulle mie spalle
<<No Kry, guardami. Non dubitare neanche per un attimo di Matt. Lui l'ha respinta, l'ha detto lei, ammesso che questo bacio ci sia realmente stato>>
<<Si ma perché tenermelo nascosto? Mi fidavo ciecamente di lui sono convinta che lui amasse me, solo.. perché non mi ha detto niente? Io.. io non gli avrei dato alcuna colpa, mi conoscete non avrei mai messo in dubbio il suo amore per me e tutt'ora non lo faccio>>
<<Sorellina credo che se non ti ha detto nulla è per non farti preoccupare inutilmente. Non pensarci ok? Dimentica le parole di quella pazza, non lasciarti influenzare>> annuisco sospirando.
Mi abbracciano entrambi poi ci guardiamo e scoppiamo a ridere
<<Ti ho adorato Krystal, ti giuro pagherei oro per rivedere la scena e non sai quanto l'avrei voluto fare anch'io>> dice Jess ridendo
<<Oh l'avevo capito>>
<<Prendi il dolce suh>>
Torniamo dentro e finiamo la serata come se nulla fosse accaduto.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora