CAPITOLO 36

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KRYSTAL'S POV

Sono in cucina con mia madre, stiamo finendo di preparare il pranzo.
Visto che non devo tornare ancora a lavoro, ho pensato di venire qui stamattina e restare a pranzo.
Verrà anche Alex e pranzeremo tutti insieme come facevamo prima.
Un po' mi mancano gli anni del liceo, quando tornavamo da scuola e mangiavamo tutti insieme.
Ora invece è più difficile esserci tutti per via del lavoro ma riusciamo comunque a non trascurarci.
Quando finalmente ci siamo tutti iniziamo a pranzare.
Non nascondo che l'ansia di dirgli dell'invito dei Cooper mi sta divorando ma mi farebbe piacere accontentare il signor Cooper e in più anch'io come Trevor vorrei passare quel giorno insieme.
Non mi preoccupa la reazione di mia madre, è molto socievole e so che non le dispiacerebbe conoscere Trev e la sua famiglia, sono preoccupata più per papà ma prima o poi sarebbe arrivato il momento delle presentazioni.
Un punto a mio favore è la presenza di Jess. I suoi sono morti in un incidente stradale qualche anno fa e quindi tutte le feste e tutte le domeniche a disposizione, le passa con noi, la sua famiglia.
<<Vorrei chiedervi una cosa>> ora che ho l'attenzione di tutti sono ancora più in ansia.
Comincio a giocare con la mia collanina e Alex nota questo gesto perché mi rivolge un'occhiata pensierosa.
<<Trevor e la sua famiglia vorrebbero che trascorressimo il giorno di Natale con loro. Ci sarà anche Jess, è la ragazza di Jason ed è invitata anche lei>>
<<Perché il tuo capo ci invita a pranzo?>>
Mamma, quanto sei ingenua.
<<Non è solo il mio capo, io e Trevor stiamo insieme. Come coppia intendo>>
Silenzio, ecco la risposta che ho ricevuto.
<<Oh tesoro non lo sapevo, perché non ci hai detto nulla? Mi avrebbe fatto piacere saperlo prima>> mi sorride felice ma so che ci è rimasta male che non gliel'abbia detto prima
<<Sono stata molto occupata con il lavoro mamma, tutto qui>> la tensione è palpabile e so che è dovuta ad una possibile reazione di mio padre.
E' per questo che né mamma né Alex parlano, aspettano che sia lui a parlare per primo.
Dalle occhiate che mi lancia Alex capisco che devo dire qualcosa a papà.
<<T-tu che ne dici papà?>>
<<Quindi.. è ufficiale? State insieme sul serio?>>
No per finta.
Fa silenzio non è il momento di scherzare.
<<E' ufficiale>> annuisce
<<Si comporta bene con te?>>
<<Si papà, è davvero un ragazzo d'oro. Devi solo conoscerlo, lo apprezzeresti>> annuisce di nuovo poi mi chiede
<<Lo ami?>> questa domanda mi spiazza, voglio dire la risposta è piuttosto ovvia ma non mi aspettavo che me lo chiedesse.
Per un attimo guardo Alex e anche lui è confuso quanto me, ma mi affretto a rispondere tranquillamente anche se giurerei di essere arrossita.
<<Si, lo amo. Lui.. è speciale, mi fa stare bene. Da quando l'ho conosciuto mi sembra tutto più sopportabile e se finalmente sto riuscendo ad andare avanti è solo grazie a lui. Matt resterà per sempre nel mio cuore, ma è tempo che io vada avanti>>
Guardo mia madre e vedo che ha gli occhi lucidi, probabilmente piangerà da un momento all'altro.
Infatti..
<<Tesoro mio, sono felice che finalmente stia andando avanti con la tua vita. Se questo ragazzo è stato capace di aiutarti, allora è davvero speciale>> mi abbraccia e capisco quanto deve essere stato difficile per lei vedermi bloccata nel ricordo di un qualcosa che purtroppo non avrò più. Si stacca e mi da un bacio con tutta la dolcezza che una madre può darti. Alex mi sorride mentre papà.. papà pensa.
Poi finalmente ci rende partecipi dei suoi pensieri.
<<Va bene, voglio conoscere sul serio questo ragazzo. Se rende felice te, allora anch'io lo sono>> mi rivolge un piccolo sorriso e so che le sue parole sono sincere, anche se si sta sforzando così lo abbraccio.
<<Vi piacerà, ne sono certa!>>

E' ormai il 23 Dicembre ed io non ho la più pallida idea di cosa regalare a Trevor.
Sono apposto con tutti:
mia madre un ricettario che tanto voleva, mio padre un kit di attrezzi da lavoro dato che ama dedicarsi al fai da te, Alex le cuffie Bluetooth, Jess una borsa di una marca importante di cui non ricordo il nome; ho fatto un regalo perfino a Jason e al signor Cooper!
L'unico che manca è Trev.
<<Eccomi, ho fatto quanto prima. Qual è l'emergenza?>>
Ho chiamato Jess dicendole di sbrigarsi ed ora eccola qui, a casa dei miei spettinata e col fiatone.
<<Non so che regalare a Trevor>> <<Cosa!? E questa sarebbe l'emergenza!? Cazzo Kry pensavo fossi incinta>> mi strozzo con la tisana alla cannella ..incinta, è per caso impazzita?
Un giorno li vorrei dei figli, ma non ora, è troppo presto.
Credo lo sia anche per Trev anzi non so neanche se li vuole dei figli!
Ma perché sto parlando di questo! <<Jess sei impazzita! Non sono incinta>>
<<E' la prima cosa che ho pensato, sai emergenza, tu e Trevor state insieme, sicuramente voi due..>> la blocco prima che possa continuare.
<<Ok Jess, ho capito. Frena il tuo entusiasmo, non diventerai zia>>
<<Sei incinta? Cazzo Kry!>>
<<Dio Alex! Ma tu proprio ora dovevi entrare!?>>
<<Trevor lo sa? Di quanto? Perché non me l'hai detto? Dovevate stare attenti! Se sei..>>
<<Alex! Non sono incinta!>> riprende subito colorito, pensavo che da un momento all'altro sarebbe svenuto
<<Oh menomale, non ero pronto a vedervi marito e moglie e con un bel mostriciattolo>> scuoto la testa scioccata da entrambi.
Preferisco non continuare il discorso.
<<Alex siediti, visto che ci sei aiutaci>> si butta sul letto schiacciando il braccio di Jess che piagnucola dicendogli che è un imbecille.
Finito il battibecco mi ascoltano.
<<Ho bisogno del vostro aiuto. Devo trovare un regalo per Trevor. Non so proprio cosa fare, mi manca solo il suo regalo>> la mia amica mi guarda maliziosa.
<<Io un'idea ce l'avrei>> le butto il cuscino in faccia
<<Non quello Jess!>>
<<Bionda sta tranquilla che quel regalo è già stato scartato, e anche più volte>> guardo mio fratello a bocca aperta e poi Jess che ride come una matta al doppio senso di Alex.
<<Che pervertito!>>
<<Sono semplicemente maschio sorellina>>
<<Si ok come vuoi. Comunque non siamo qui per parlare di quante volte faccio sesso con Trevor!>> e proprio in quel momento, sbuca la testolina riccioluta di mio padre.
<<Cazzo>> diciamo tutti insieme.
Guardo mio padre più rossa che mai in volto, ricambia il mio sguardo ma non capisco se da un momento all'altro esploderà.
<<Papà non..>>
<<Farò finta di non aver sentito, ma di sicuro dovrò fare due chiacchiere con quel ragazzo>> detto questo va via.
<<E' stato..>>
<<..imbarazzante>> concludiamo la frase di Jess noi gemelli
<<Povero Trevor, adesso che papà ha sentito che fai sesso con lui calcherà ancora di più la mano>>
<<Potresti evitare di dire quella parola?>>
<<Quale? Sesso?>>
<<Dai Alex!>> entrambi iniziano a ripetere quella parola solo per prendermi in giro e mettermi in imbarazzo.
<<Ok, ora siamo seri>>
<<Grazie a Dio, era ora. Allora, avete qualche idea? Non so che aspettarmi da lui, primo non so se mi farà un regalo ma non mi interessa non ci tengo a queste cose, anzi meglio se non me lo fa, e secondo se mi farà un regalo spero che non spenda troppo perché..>>
<<Ti da fastidio che gli altri spendano soldi per te>>guardo entrambi e annuisco
<<Bravi ragazzi, avete fatto i compiti>>
<<Torniamo a noi. Rossa cosa piace a Trevor? Noi non lo conosciamo come te, se non ci dici qualcosa non possiamo aiutarti>>
<<Allora, gli piace il basket, andare in palestra , adora gli orologi, gli piace cucinare anche se non lo ammetterà mai, gli piace la musica e su questo andiamo molto d'accordo, anche lui ama gli Imagine Dragons ma ama di più me.. ok questa cosa non dovevo dirla, comunque gli piace.. no questo non posso dirlo, mmh vediamo..>>
<<Ma cosa sei una radio!? Come fa quel poveretto a sopportarti>>
<<Alex siamo gemelli, mi sopporti dal concepimento quindi zitto>> Jess ridacchia e mi guarda come se fossi pazza.
<<Oh mamma, non troverò niente di adatto oppure gli farò un regalo così di merda che lo ricorderà a vita>> poi ricordo una cosa.
<<Forse ci sono! L'altra sera eravamo a letto e..>>
<< Krystal cazzo>>
<<Alex non stavo dicendo niente di male! Fammi finire. Eravamo a letto a parlare e mi disse che quando era bambino sognava di andare nello spazio e questa passione gli è rimasta quindi.. potrei organizzare una giornata all'Air and Space Museum di Washington! Aspettate>> prendo il laptop ed entro nel sito del museo.
<<Si possono fare anche le simulazioni! Ok deciso!>> mi guardano entrambi esterrefatti.
<<Che c'è? Dite che non è adatto?>>
<<Io dico che è perfetto rossa!>> <<Anche secondo me sorellina!>>
<<E allora perché quelle facce?>>
<<Sei talmente euforica che a momenti dobbiamo legarti al letto>> sghignazza Jess
<<Vuoi farti legare al letto? Bastava chiedere>> il suo profumo inconfondibile invade la stanza e la sua voce roca fa palpitare il mio cuore.
Chiudo immediatamente il computer e mi giro paonazza in volto.
<< Ma cos'è oggi il giorno delle figure di merda!?>> mi guarda ridendo malizioso
<<Non c'è niente di male a voler provare..>>
<<No! Non continuare! E' lei che mi vuole legare a letto perché dice che sono troppo euforica>> si china avvicinando le sue labbra al mio orecchio
<<Io invece posso legarti per qualche altro motivo>> mi giro con la bocca aperta diventando, se possibile, ancora più rossa e mi alzo.
<<Voi due siete dei pervertiti>> indico mio fratello e Trevor
<<Perché? Tu che hai detto?>>
<<Niente!>> ammonisco Alex con lo sguardo ma so per certo che tutto questo lo diverte.
<<Sei esagerata sorellina ho solo supposto..>>
<<Alex>>
<<che voi due abbiate già fatto sesso e non una sola volta>>
<<Oh mamma questo è divertente>>fulmino Jess
<<Alexander questa me la paghi. Quando hai detto che viene Julie a pranzo? Domenica prossima? Oh perfetto non vedo l'ora! Sarà una domenica da sballo fratellino!>> sbianca e sento Trevor ridere ,mi abbraccia da dietro e mi bacia la guancia e a quel punto depongo le armi.
<<E' solo geloso>>
<<Puoi dirlo forte>> mi giro e lo bacio.
So quanto dia fastidio ad Alex e mi piace provocarlo.
<<Può bastare no?>>
<<Dai Al, sono così carini>> lancio un bacio ad Alex e poi una domanda mi sorge spontanea
<<Ma tu che ci fai qui? E chi ti ha fatto entrare?>> la seconda domanda trova subito risposta
<<Oh no, non dirmelo>> chiudo gli occhi e ne apro soltanto uno.
Lo vedo annuire
<<Già>>
<<Ti ha detto qualcosa?>> e prima che possa rispondere..
<<Non gli ho detto niente! Non ancora per lo meno>> mi affaccio e vedo mio padre all'entrata del bagno
<<Papà smettila di origliare!>>
<<E tu chiudi la porta>> ride scuotendo la testa ed entra in bagno.
<<Ti ho chiamata ma non hai risposto così ti ho scritto che sarei passato a prenderti>> prendo il telefono
<<Scusa non ho sentito il telefono. Ma dove andiamo?>> fa spallucce
<<Dove vuoi, voglio solo stare con te>>
E a quel punto, credo che il mio cuore sia esploso come i fuochi d'artificio.
Resto imbambolata a guardarlo sia per ciò che ha detto sia per la sua bellezza disarmante.
Amo come i jeans fasciano alla perfezione le sue gambe muscolose e ancor di più amo come le felpe evidenzino le sue spalle larghe; per non parlare dell'effetto che mi causano le sue camicie, lo rendono così.. sexy.
Non nascondo che qualche volta prima che stessimo insieme mi è capitato di immaginarlo con la camicia mezza sbottonata e credetemi, mi sono sentita una depravata!
<<Sorellina ti sei incantata?>>
<<Eh? Cosa? No! Stavo solo pensando a dove potremmo andare>> dico cercando di nascondere il rossore causato dai miei pensieri poco casti.
<<Dovresti smetterla di mangiarmi con gli occhi>> mi sussurra Trevor
<<E tu dovresti smetterla di sussurrarmi così vicino, mi annebbi il cervello>> non avrei dovuto dirlo dato che ora ha un sorrisetto soddisfatto, ma sono certa che già lo sapesse.

<<Dove ti porto signorina?>>
Siamo appena entrati in macchina
<<Ho pensato, potremmo fare una passeggiata a Central Park, poi mangiamo qualcosa di veloce e andiamo a vedere le luci di Dyker Heights! Le adoro è tutto così colorato, mi mettono allegria! Amo il Natale!>> mi rivolge qualche sguardo divertito e mi porto una mano sul viso.
<<Sono troppo euforica scusa, è solo che.. niente>>
Non posso dirgli la verità ossia che mi sento felice solo grazie a lui, mi farebbe sembrare debole o proverebbe compassione e l'ultima cosa che voglio è questa.
<<Cosa? Puoi dirmi tutto lo sai, e poi mi piace la tua versione euforica>> decido di sviare la sua domanda.
<<E' per questo che tuo padre mi adora! E anche Jason>> dico con fare presuntuoso.
<<Mh si forse hai ragione>>.

Arriviamo dopo poco a Central Park e iniziamo la nostra passeggiata. Istintivamente prendo la mano di Trevor ma mi rendo subito conto del gesto e la ritraggo imbarazzata.
Non so se è quel tipo di persona, con Matt non facevamo cose particolarmente sdolcinate ma gesti come questo erano scontati.
Con Trev invece non so cosa fare e cosa no.
Mi sorprende riprendendola mia mano stringendola nella sua intrecciando le dita.
<<Non essere così insicura, mi hai solo preso la mano come una coppia normale non c'è niente di strano>>
<<Lo so, è solo che.. non so cosa potrebbe darti fastidio e cosa no, è ancora tutto nuovo>>mi da un bacio sulla tempia
<< Krystal voglio che tu sia te stessa con me, se ti va di fare qualcosa fallo non preoccuparti sempre degli altri. E poi sei la persona più dolce che abbia mai conosciuto ma sono sicuro che non ami le cose troppo smielate>> l'ultima frase la pronuncia con una smorfia quasi di disgusto
<<Ci hai preso in pieno Cooper>>
<<Lo so Johns>>.
Dopo aver fatto una lunga passeggiata ci sediamo su una panchina a mangiare un hot-dog.
<<Posso farti una domanda?>> annuisco
<<L-lui com'era? Matt intendo. Non voglio che ti rattristi e se non ne vuoi parlare non ci sono problemi, solo che a volte ho paura di sbagliare, di non essere all'altezza>>
Alla sua domanda sento lo stomaco stringersi in una morsa.
Non voglio che Trevor si senta inferiore a Matt e mi rattrista vederlo così insicuro.
Sono due persone diverse ma simili allo stesso tempo ma in ogni caso, non mi permetterei mai di paragonarli né tantomeno riterrei Trevor non all'altezza.
<<Lui era gentile, simpatico, buono con tutti anche con chi non lo meritava. Aveva anche molti difetti, ad esempio a volte portava una discussione troppo per le lunghe, questa cosa mi faceva infuriare e spesso me ne andavo lasciandolo parlare da solo >> faccio una piccola risata al ricordo delle mille discussioni.
<<Ma Trev il fatto che io abbia amato così intensamente Matt, non significa che il mio amore per te non valga quanto il suo. Non devi pensare neanche per un secondo che tu sia meno importante di lui e né tantomeno devi paragonarti a lui perché io non l'ho mai fatto e mai lo farò. Matt è stato il mio primo amore e avrà sempre un posticino nel mio cuore, ma mi sono innamorata di te. Tu.. sei stato la mia rinascita, è solo grazie a te se adesso il mio sorriso non è più solo una facciata, è solo grazie a te se ho sempre voglia di uscire e stare in compagnia ed è sempre grazie a te se ho ricominciato a vivere e ad amare. Sei stato capace di rompere le barriere che avevo aizzato attorno al mio cuore e senza fare troppo rumore l'hai conquistato>> poggio una mano sulla sua guancia
<<Amore mio, non pensare mai più di non essere all'altezza, perché non è così>> annuisce e appoggia la testa sul mio palmo
<<E' solo che è la prima volta che mi innamoro di qualcuno e non voglio rovinare tutto, soprattutto con una splendida persona come te>> lo bacio <<Non lo farai>>
<<Ti amo Krystal>> gli sorrido, adoro quando lo dice.
<<Anch'io Trev>> restiamo fermi a guardarci negli occhi fin quando qualcosa non attira la mia attenzione. <<Oh mio Dio! Oh mio Dio Trev nevica!>> tanti piccoli fiocchi di neve scendono copiosi su di noi.
Mi alzo, allargo le braccia e con la testa rivolta verso l'alto faccio un giro su me stessa.
Mi piace la sensazione di contrasto tra la neve fredda e il mio viso caldo è meravigliosa.
Riapro gli occhi quando sento il click di una foto.
<<Mi hai fatto una foto!>> sorride guardando sul suo cellulare
<<Sembri un angelo>>
<<Ma zitto, quale angelo. Vieni camminiamo, tra poco sarà tutto bianco>> lo tiro per una mano facendolo alzare.
<<Ti piace proprio eh la neve>>
<<Perché si nota?>> mi attira a lui e mi bacia
<<Giusto un pochino>>.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora