CAPITOLO 10

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TREVOR'S POV

Sono le 10:30, io e mio padre stiamo andando alla "Parker Enterprise" per incontrare l'interprete che ci ha raccomandato Parker.
Non ho chiesto molte informazioni su questa persona, l'importante è che sia capace di intrattenere una conversazione con Wang Cheng e se Parker ce l'ha raccomandato, allora mi fido.
Scendiamo dall'auto salutando Rick, l'autista di famiglia, ed entriamo nel maestoso edificio.
All'ingresso veniamo accolti da una segretaria davvero niente male.
<<Salve, come posso esservi utile?>>
<<Abbiamo un appuntamento con il signor Parker. Siamo della Cooper's Project>> le dico con voce calda e roca. La vedo arrossire e capisco di aver fatto centro.
<<Il signor Parker vi aspetta nel suo ufficio. Ventesimo piano la terza porta a destra, non potete sbagliare c'è il suo nome sulla porta>> sorrido e leggo il nome sul cartellino
<<Grazie..Melanie>> ammicco e insieme a mio padre entro nell'ascensore
<<Sul serio Trevor?Non potevi fare a meno di flirtare con la segretaria?>> <<Sono stato solo gentile, non posso farci niente se nessuna è immune al mio fascino>> rotea gli occhi e non risponde.
Finalmente dopo ben venti piani arriviamo all'ufficio di Parker e dopo aver bussato entriamo.
<<James, ragazzo.Che piacere rivederti>>
<<Salve Paul.Sono contento anch'io di rivederti. Come te la passi? E' da un pezzo che non ci vediamo>>
<<Tutto bene ragazzo. Ti presento mio figlio Trevor, sarà lui ad occuparsi del progetto>> ci stringiamo la mano
<<E' un piacere conoscerti Trevor>> <<Anche per me è un piacere. Mio padre mi ha tanto parlato di te, solo cose belle ovviamente>>ci sorride e controlla l'orologio
<<La persona di cui vi ho parlato sarà qui a momenti. Vi assicuro che non ve ne pentirete>>
<<Tranquillo James, siamo arrivati in anticipo. Ci tenevo a farti conoscere mio figlio>>

Dopo circa cinque minuti bussano alla porta ed entra l'ultima persona al mondo che mi sarei aspettato di vedere.
<<Non è possibile>> sussurro ma a giudicare dagli sguardi interrogativi di mio padre e Parker, capisco di aver alzato un po' il tono.
I nostri sguardi si incrociano e anche nel suo leggo incredulità.
Sento una scossa elettrica pervadermi il corpo e cerco di ignorarla.
La sconosciuta dai capelli color rame e gli occhi verde smeraldo, è proprio qui davanti a me con un tubino azzurro cielo a fasciarle quel corpo fantastico che si ritrova.
<<Oh eccola qui.Signori, vi presento la miglior interprete che abbia mai conosciuto. Krystal loro sono Paul Cooper e suo figlio Trevor>>
Quindi è così che ti chiami,sconosciuta. Dopo essersi ripresa dal mio stesso shock, tende la mano verso mio padre rivolgendogli un dolce sorriso
<<Molto piacere signor Cooper, sono Krystal Johns>> poi si volta verso di me con lo stesso sorriso, ma con tono più distaccato
<<Salve>> mi tende la mano che io non esito a baciare
<<Anche per me è un piacere Krystal>> marco volutamente il suo nome.
Mi rivolge un'occhiataccia e si gira verso il suo capo.
<<Signor Parker, spero di non essere in ritardo>>
<<Tranquilla Krystal, sono arrivati un po' in anticipo>>annuisce e sorride <<Complimenti, ti sta davvero bene questo vestito.Splendida come sempre. Prego, accomodati>>
Giro di scatto la testa verso Parker e noto il suo sguardo vagare sul corpo della ragazza.
Mi volto verso di lei e mi accorgo quanto sia in soggezione in questo momento.
<<Grazie signore>> si accomoda e decido di stuzzicarla un po'.
<<James ha ragione, questo vestito le sta davvero bene signorina. Posso darle del tu vero?>>
<<Ma certamente,signor Cooper>> sorride falsamente
<<Dammi del tu, non servono queste formalità dico bene?>> una scintilla le attraversa lo sguardo e ciò non promette bene.
<<Preferisco mantenere una certa professionalità signor Cooper. Grazie per il complimento, è il mio abito preferito. Riscuote sempre successo>> sorride soddisfatta della sua risposta mentre io non posso fare altro che guardarla imbambolato.
Colpito e affondato.
Proprio così.
"Riscuote sempre successo" chissà quanti uomini hanno apprezzato quest'abito facendo gli stessi pensieri poco casti che io e a quanto pare anche il suo capo, stiamo facendo.
Lo sguardo di Parker inizia ad infastidirmi e ringrazio mentalmente mio padre per aver spostato l'attenzione sul vero motivo di quest'incontro.
<<Signorina Johns come le avrà sicuramente spiegato il signor Parker, l'imprenditore Wang Cheng ha scelto il nostro studio per la progettazione di un hotel qui in America. Oltre al progetto ci occuperemo anche di seguire i lavori e di conseguenza purché tutto ciò accada, ci serve un interprete. Ho letto il suo curriculum e devo dire che è ammirevole, al giorno d'oggi è difficile trovare una ragazza della sua età con una preparazione del genere. Il suo capo inoltre ha tessuto le sue lodi e dunque ho deciso di assumerla>>
<<La ringrazio signore. Sono entusiasta di lavorare per lei e le assicuro che non se ne pentirà>> mio padre annuisce e le sorride
<<Posso farle una domanda? Riguarda il suo curriculum ma è pura curiosità, non c'entra con l'assunzione>> guardo mio padre confuso non capendo quale sia il problema.
Lei annuisce un po' intimorita.
<<Mi chiedevo come mai una studentessa tanto preparata come lei non abbia effettuato il tirocinio estero ma sia rimasta qui>> si irrigidisce all'istante e il suo sguardo cambia, diventa cupo e triste.
Passa circa un minuto in cui sembra essere entrata in una realtà parallela e torna tra noi solo quando il suo capo la chiama
<<S-si, scusi signore. Ehm ecco, problemi personali di cui preferirei non parlare se non le dispiace>> risponde educata e sorride gentilmente
<<Oh si c-certo mi perdoni signorina>> si schiarisce la voce
<<Bene torniamo a noi. Il progetto sarà sviluppato da mio figlio dunque lavorerete fianco a fianco>>
Ecco il momento che aspettavo!
La sua espressione è indecifrabile e per buoni 10 secondi resta insilenzio a fissare mio padre.
<<Oh,c-certo. Sono sicura che non ci saranno problemi>> mi rivolge un sorriso irritato ed io mi trattengo dal ridere.
<<Chissà potremmo anche diventare amici un giorno>>
<<Ma manco..cioè voglio dire,certo vedremo>> cerco di trattenermi dal ridere ma purtroppo mio padre se ne accorge <<Per caso vi conoscete già?>>
<<No!>> rispondiamo in coro
<<Mh va bene. Signorina Johns..>> <<Signor Cooper mi chiami Krystal>> sorride ancora.
Questo mondo è una merda e lei sorride di continuo, anche se sono sicuro che dietro quel magnifico sorriso ci sia ben altro e spero di scoprirlo.
<<Hai davvero un nome incantevole Krystal>> le sorrido beffardo marcando ancora sul suo nome alludendo al nostro incontro e aspetto che reagisca.
<<Grazie, signor Cooper. Vorrei poter dire lo stesso del suo ma proprio non lo ricordo>>
Mio padre, io e James abbiamo tutti la medesima espressione: SBIGOTTITA. Parker tossisce spezzando l'elettricità che si era creata nella stanza, in particolare tra me e la sconosciuta, o meglio, Krystal.
<<Quello che Krystal voleva dire è che..>>
<<Ho detto ciò che volevo signore>>si volta verso di me con aria di sfida inchiodando le sue iridi meravigliose nelle mie
<<Le dirò una cosa Cooper. Se mai dopo oggi mi volesse ancora come sua interprete, sappia che io non sono come le altre sgualdrine che si porta a letto ogni sera e sinceramente non le invidio neanche un pò, ho seri dubbi sulla sua capacità di soddisfare una donna, ma questo è un altro discorso>> mi squadra dalla testa ai piedi e poi riprende
<<Dicevo, io non sono come le altre;esigo rispetto e buona educazione, non un imbecille egocentrico e presuntuoso che si diverte a stuzzicarmi e se lei non ha queste doti, beh allora sono più che lieta di dirle che dovrà cercare un altro interprete>>
Si alza e si avvia verso la porta ma poi si ferma e si avvicina a mio padre
<<Signor Cooper mi dispiace che abbia dovuto assistere ad una scena del genere ma purtroppo io rispondo alle provocazioni. Spero che questo non influisca sulla mia assunzione ma la capirei se cambiasse idea. Arrivederci signore>> gli porge la mano che mio padre stringe senza proferire parola
<<Buona giornata a tutti>> mi scocca un'occhiataccia e va via.
Per circa cinque minuti nessuno dice nulla.
Siamo come ipnotizzati da quella ragazza.
Nessuno e dico nessuno nei miei 27 anni di vita, si è mai rivolto a me in quel modo. Non perché sia qualcuno di importante, ma semplicemente nessuno l'ha mai fatto.
Fino ad oggi.
Non so cosa pensare.
Sono stato uno stronzo a provocarla davanti al suo capo e durante un colloquio di lavoro ma questo suo caratterino mi fa impazzire, anche se allo stesso tempo mi irrita.
Mi tiene testa, non cade ai miei piedi appena la guardo.
Lei è diversa.
E poi, quell'appunto sul fatto che non soddisfo le donne..in un altro momento le avrei risposto "Provare per giudicare" ma non era né il momento né il luogo adatto.
Mi ha anche dato dell'imbecille e del presuntuoso oltre che egocentrico!
Roba da matti.
Potrei sembrare un pazzo, ma dopo ciò che è accaduto,sento come un fuoco divampare nel petto.
La cosa assurda, è che tutto questo mi irrita ma allo stesso tempo mi piace da morire.
<<Sono mortificato per il comportamento di Krystal. Non me lo aspettavo. E' sempre stata gentile e socievole, non ha mai risposto male a nessuno. Sono scioccato quanto voi. Capisco che dopo il suo comportamento non vogliate assumerla e..>>
<<E chi ha detto che non voglio assumerla? Quella ragazza ha ragione, conosco mio figlio e so che l'ha provocata anche se non ne capisco il motivo. Ha carattere. Mi piace! E poi, ci vuole qualcuna che tenga testa al mio ragazzo senza saltargli addosso>>lo guardo
<<Cosa!? Sul serio papà?>>
<<Mai stato più serio>>sbuffo
<<Certo poteva evitare di umiliarmi, ma va bene, se vuoi che lavori con lei lo farò>> Parker mi rivolge un'occhiata truce
<<Ecco appunto, lavorare>>
Io dico che gli piace la rossa.
Cazzo è il suo capo non può provarci! Non è etico!
Tu parli di etica?
Io non mi scoperei mai una dipendente, non è corretto.
<<Comunque vi assicuro che è la migliore che possiate assumere. Non ve ne pentirete>>
<<Ne sono sicuro. Iniziamo col botto direi!>>
Detto questo mio padre si alza, saluta Parker ed insieme lasciamo il suo ufficio. Entriamo in auto.
Da quando siamo usciti, nessuno dei due ha parlato e questa cosa mi mette in agitazione.
Di punto in bianco scoppia a ridere
<<Perché ridi?>>
<<Ti ha davvero detto che non soddisfi le donne! E ti ha anche dato dell'imbecille presuntuoso ed egocentrico! Questa ragazza è grandiosa>> lo guardo male <<Ovviamente non è così, le soddisfo le donne. E smettila di ridere, non è divertente!>> ritorna serio
<<Già vi conoscete, è chiaro. Dimmi la verità, ci hai scopato, hai fatto lo stronzo e quindi ora ce l'ha con te?>> sgrano gli occhi dinanzi al suo linguaggio scurrile . E' sempre un uomo composto e di rado dice parolacce.
<<No, non è il mio tipo e non l'ho mai vista prima>> mento spudoratamente. Scoppia dinuovo a ridere
<<Ma se si vede da lontano che te la faresti! Quando è entrata con quel tubino, l'hai praticamente spogliata con gli occhi. E' stato davvero divertente, sembrava che non avessi mai visto una donna>>
<<Papà smettila. Non ci sono andato a letto e non lo farò. Inoltre adesso lavora per me e andare a letto con il capo è anti-etico. Me l'hai insegnato tu>>
<<Oh si certo, e Claire non è una dipendente?>> lo guardo incredulo. Come fa a sapere che mi sono scopato la segretaria?
<<E' successo solo una volta! Mi è letteralmente saltata addosso>>
<<Lo so che è successo solo una volta e le cose devono rimanere così>>dice severo ed io annuisco
<<Lo so papà, "non è etico andare a letto con il capo". Piuttosto, questa perla di saggezza dovresti proprio dirla a Parker. Ci flirta spudoratamente mettendola in imbarazzo "Splendida come sempre">> scimmiotto irritato la sua voce del cazzo
<<Si capisce che se la vuole scopare. Sarà sicuramente bravissima nel suo lavoro, ma lui ha tutt'altro in mente. E la cosa che mi diverte, è sapere che lei non cederà>> quel tipo mi fa proprio innervosire.
Sei geloso.
Non sono geloso, solo non trovo giusto il suo comportamento.
<<E tu come lo sai che non cederà?>> <<Semplice! A lei non interessa. Conosco le donne. Se le interessasse, non si sarebbe irrigidita. E poi Parker è un coglione>> mi guarda perplesso e poi sorride
<<Ci sarà da divertirsi>> sto per rispondere ma l'auto si ferma davanti casa sua e si dilegua.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora