CAPITOLO 13

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TREVOR'S POV 

Sono circa dieci minuti che penso e ripenso a ciò che mi ha detto la sua amica.
Perché era in ospedale?
Sta male?
E' ferita?
E se fosse malata?
Dio quanto sei paranoico! Che ti frega? Non siete neanche amici.
E' vero, non siamo amici, ma non merita ugualmente di stare di male.
Prima che possa riflettere su ciò che sto per fare, chiamo Parker.
Uno, due, tre squilli..
<<Andiamo cazzone rispondi>> un altro squillo
<<Trevor, dimmi tutto>>
<<Ciao James. Ecco, io ti ho chiamato perché mi servirebbe un'informazione>> faccio una pausa <<su Krystal>> 
C'è un attimo di silenzio da parte sua ma poi risponde
<<Cosa vorresti sapere?>> 
<<Come sta? So che è stata dimessa dall'ospedale>> 
<<Oh, lei sta.. bene. Si sta riprendendo, ha bisogno di riposo>> 
<<Capisco. E'.. malata?>>mando giù il nodo che si era formato in gola e aspetto con ansia la risposta.
<<No, Trevor, non è malata. Ha bisogno di riposo. Le ho dato il resto della settimana libera>> rilascio un sospiro di sollievo.
Bene, non è malata.
Apposto, ora abbiamo finito la chiacchierata tra amici?
Scuoto la testa scaraventando al vento la vocina della mia coscienza.
<<Oh ok>>
<<Trevor, come fai a sapere che era in ospedale?>>
<<Mi hai dato il suo numero ieri. Prima l'ho chiamata, stavamo prendendo appuntamento per domani..>>
<<Che gran testa di cazzo. Non tu scusa, continua>>
<<Stavamo concordando l'ora quando Jess, la sua amica le ha preso il telefono e mi ha detto che è stata appena dimessa e che non sarebbe potuta venire prima di lunedì>> sospira come se fosse sollevato
<<Menomale che c'era Jess altrimenti si sarebbe presentata in ufficio da te. Che testa di cazzo>> 
<<Già, menomale che c'era Jess>>anche se avrebbe potuto evitare di darmi dello stronzo patentato.
<<Trevor, posso chiederti un favore da amico?>>
Amico?
Da quando?
<<Certo>> 
<<Quando Krystal comincerà a lavorare con te, beh come dire.. potresti assicurarti che mangi? Potrebbe sembrarti una richiesta davvero stupida visto che parliamo di una donna adulta e soprattutto di Krystal, ma credimi non te lo chiederei se non fosse importante>>  <<E' per questo che è stata in ospedale?Non mangia abbastanza?>> 
<<Trev, non spetta a me dirti perché è stata in ospedale e credimi, neanch'io ci ho capito molto, so solo che deve mangiare di più. Assicurati che mangi, anche una minima cosa. Per me non è solo una dipendente, è anche.. un'amica>>
"Un'amica", come no!
Nonostante James non mi sia estremamente simpatico, decido di aiutarlo, anche se lo faccio solo per la salute di Krystal.
<<Nessun problema James. Stai tranquillo>>
<<Grazie Trev.>> segue un breve silenzio
<<Beh, ci sentiamo James>> 
<<Ci sentiamo Trev>>
Attacco e mille domande iniziano a frullarmi per la testa.
Perché non mangia?
Forse sta male e non lo dice?
No, se avesse qualcosa i medici se ne sarebbero accorti.
Forse sta solo seguendo una di quelle diete stupide che prima o poi ti faranno ritrovare sotto terra.
No, anche questa è da scartare, lei è troppo intelligente per cose del genere. Allora perché diavolo non mangia?
Ti esploderà il cervello se non la smetti. Sbuffo e cerco di calmare il turbinio di domande che mi affollano la testa. Sembri un quindicenne alla sua prima cotta.
Smettila!
Primo non ho quindici anni e secondo non ho una cotta per lei.
Si che ce l'hai.
No, non è vero.
Si che è vero.
<<Non è vero!>>
Quando una voce familiare, ma che non sento da troppo, giunge alle mie orecchie, mi rendo conto di averlo detto ad alta voce.
<<Cosa non è vero?>>
Sollevo lo sguardo e mio fratello mi guarda rivolgendomi un sorriso che da troppo speravo di rivedere.
<<Jason>> lo guardo incredulo e corro ad abbracciarlo
<<Fratellone, piano rischi di soffocarmi>> mi stacco da lui per guardarlo in viso
<<Non ci posso credere.. sei davvero qui. Papà lo sa? >> mi sorride
<<Si, l'ho visto prima divenire qui e stavolta sono tornato per restare>>
La felicità che provo in questo momento, non è qualcosa di quantificabile.
<<Sul serio? Come mai? Cioè sono felicissimo che sei di nuovo qui con me e papà e che ci resterai, ma come mai hai preso questa decisione così all'improvviso?>> con un gesto della mano gli faccio segno di entrare e accomodarsi.
Ci sediamo sul piccolo divanetto nero in pelle in fondo al mio ufficio.
La sua espressione muta, da felice e serena, diviene cupa e triste
<<Io.. voglio chiederti scusa. Sono stato un codardo e un egoista ad andarmene e lasciarti qui con papà. Ho pensato solo a me stesso e al mio dolore e non a quanto anche tu e lui steste soffrendo. Ho sbagliato, anziché stare qui proprio quando avevamo bisogno l'uno dell'altro, sono andato via>> abbassa lo sguardo per non farmi leggere il dolore e i sensi di colpa che prova, ma conosco mio fratello e non mi serve guardarlo negli occhi per capire come si sente, mi basta la sua voce.
Gli poggio una mano sulla spalla
<<Jason guardami. Non devi chiedere scusa di niente, eravamo tutti distrutti e si sa che ognuno supera a modo suo il dolore. Tu hai sentito il bisogno di allontanarti da qui per un po' ed io e papà abbiamo rispettato la tua decisione, l'importante per noi era che stessi meglio e riuscissi a superare l'accaduto>> mando giù il nodo alla gola e continuo
<<A noi interessa solo che tu stia bene, non importa il come, e so che anche per te è lo stesso nei nostri riguardi. Quindi fratello, smettila di sentirti incolpa. Non è successo niente e né io né tanto meno nostro padre, ce l'abbiamo con te>> nei suoi occhi riesco a leggere una scintilla di sollievo e gli sorrido.
<<Grazie Trev, sei sempre stato il più forte tra i due. Ti voglio bene cazzone>> ci abbracciamo ancora
<<Anch'io idiota>>.
Il suono del mio telefono ci fa staccare e mi avvicino alla scrivania
<<Pronto>> 
<<Trev>> 
<<Ciao papà. Indovina chi è nel mio ufficio>> sorrido guardando mio fratello che non esita a ricambiare.
<<Ah finalmente è venuto a salutarti! Ti ha dato la notizia? Resterà qui!>> ridacchio di fronte alla sua euforia.
Papà, io e Jason siamo sempre stati molto legati e quando è andato via è stato un duro colpo per entrambi.
<<Si, è grandioso>> 
<<Finalmente i miei figli sono di nuovo insieme>> 
<<Già, e stavolta per sempre>> segue un attimo di silenzio
<<Comunque, ti ho chiamato per sapere di Krystal. L'hai chiamata?>>
Al suono di quel nome un brivido mi percorre la schiena e sinceramente non capisco il perché ma non mi interessa
<<Krystal, si beh l'ho chiamata>> 
<<E? Non fatti pregare ho voglia di ridere ancora un po'>>sghignazza
<<Papà finiscila. Comunque l'hanno appena dimessa dall'ospedale>> 
<<Cosa!? Sta bene? Cos'è successo?>>
<<Non so di preciso, la sua amica le ha strappato il telefono di mano e dopo avermi dato dello stronzo patentato ha detto che ha bisogno di riposo e tranquillità. Ho chiamato James per saperne di più, ma non ha voluto dirmi niente soltanto che si sta riprendendo>>evito di dirgli della richiesta di James, preferisco tenerlo per me.
<<Oh, mi dispiace che non stia bene. L'importante è che si riprenda, appena starà bene inizierete a lavorare>> 
<<Si>> 
<<Ah Trev..>> lo sento ridere e alzo gli occhi al cielo
<<avrei tanto voluto vedere la tua faccia quando quella ragazza ti ha dato dello stronzo patentato!>> continua a ridere.
Mi porto la mano libera sul volto
<<Papà.. vabbè lasciamo perdere tanto è fiato sprecato. Ci sentiamo>> attacco e sento gli occhi di Jason puntati su di me. Lo guardo e scorgo un sorriso malizioso sulle sue labbra carnose come le mie.
<<Che c'è?>>   
<<Chi è Krystal? La tua ragazza?>>  <<Cosa!? No! Non ho una ragazza. Ho chiuso con queste stronzate lo sai>> alza gli occhi al cielo
<<Allora chi è? Una con cui scopi?>> Magari!
<<Neanche. E' l'interprete che ci seguirà durante l'affare con Wang Cheng>>   
<<Oh capisco. E' sexy?>> 
<<Non puoi immaginare! Ha i capelli lunghi e mossi color rame, due smeraldi al posto degli occhi e un fisico che farebbe invidia a qualsiasi donna>>
Solo al pensiero di lei e del suo corpo, la mia mente mi proietta immagini poco caste di ciò che le farei.
<<Ma guardati, te la stai scopando col pensiero!>> 
<<Chi scopa chi>>
Ci mancava solo lui!
Tony fa il suo ingresso con il suo solito sguardo furbo e il sorriso sghembo.
<<Trev si scopa col pensiero una certa Krystal, la sua interprete>> faccio saettare il mio sguardo da Jason a Tony e viceversa.
<<Hey cazzoni! Io non mi scopo proprio nessuna col pensiero!>>
Scoppiano a ridere e dal mancato stupore di Tony alla vista di mio fratello, deduco che sapesse già del suo ritorno.
<<Ma certo, Krystal! Ho sentito grandi cose su di lei!>> lo guardo confuso.
Non gli ho detto nulla di lei, a cosa si riferisce?
Come se mi avesse letto nel pensiero risolve il mio dubbio
<<Ho incontrato tuo padre, gli ho chiesto come fosse andato l'incontro con l'interprete e..>> non lo lascio terminare
<<Ok basta, ho capito sai tutto. Togliti quel sorrisetto dalla faccia prima che ti prenda a pugni>> in risposta scoppia a ridere e lo trucido con lo sguardo
<<Potrei essere messo anch'io al corrente?>> la faccia di Jason è un grande punto interrogativo
<<No!>>
<<Si>> rispondiamo allo stesso momento io e il mio amico.
Alla fine mi arrendo e Tony racconta tutto a mio fratello
<<Cazzo fratello! Questa ragazza è un mito! Già mi piace poi se è sexy come dici.. un bel pensierino..>> lo interrompo subito
<<No, assolutamente no! E' una nostra dipendente e con le dipendenti niente sesso lo sai>> 
<<Primo tu hai fatto sesso con Claire. Si lo so, è successo solo una volta bla bla bla. Secondo, è una tua dipendente>> calca il termine tua e continua
<< Io non c'entro niente con lo studio di famiglia. Quindi non vedo l'ora di conoscere questa famosa..>> <<Krystal>> non credo di vederci bene.
<<Si proprio lei>> continua mio fratello mentre io fisso scioccato la figura alla porta del mio ufficio.
<<Cooper. Scusate, la porta era aperta, non volevo interrompere. Posso ripassare se..>> 
<<No, entra pure>>
La osservo meglio, il suo volto è un po' più pallido del solito; i suoi occhi e i suoi capelli spiccano su quel pallore che ha cercato di mascherare con un po' di trucco.
Indossa un pantalone nero, un maglioncino corto color panna e degli anfibi.
Anche con dei semplici jeans è sexy e delicata da morire.
<<Che ci fai qui? Dovresti essere a casa a riposare, ti avrei rich..>> 
<<Cooper sto bene. Di cosa volevi parlarmi?>> schietta come sempre. <<Krystal può aspettare, non è urgente>> scuote la testa
<<Ho detto che sto bene, smettila di fare l'idiota>>
Dio quanto mi irrita.
Sento Tony e Jason soffocare una risata e mi ricordo di non averli presentati ma lei mi precede.
<<Oddio scusate, che maleducata. Sono Krystal Johns, la nuova interprete>> allunga la mano verso mio fratello volgendogli il suo solito dolce sorriso
<<Molto piacere Krystal, Jason Cooper. Sono il fratello di Trevor>> le prende la mano e vi deposita un bacio.
Lo fulmino con lo sguardo.
<<Oh, un altro Cooper. Non sapevo che Cooper avesse un f-fratello>>
Perché balbetta?
Mio fratello è un idiota!
<<Ed io non immaginavo che avesse assunto una tale bellezza come interprete>> fa scorrere il suo sguardo su di lei e la vedo arrossire leggermente.
<<La ringrazio>> 
<<Chiamami Jason, non amo le formalità>> usa un tono roco.
Ok basta, questo teatrino è durato fin troppo.
<<Krystal, lui è Tony. Il mio migliore amico>> gli porge la mano presentandosi e lui le rivolge un sorriso ammaliante.
Anche lui no!
Amico, è bellissima di cosa ti sorprendi? Ho già abbastanza da fare, taci.
<<Bene, accomodati Krystal>> si siede accavallando con grazia la gamba. Appoggia la mano destra sul ginocchio e noto che ha ancora il cerotto dell'ospedale.
Un senso di ansia e di colpa mi assale.
E' qui per lavorare, se stamattina non l'avessi chiamata ora sarebbe casa a riposare.
Decido quindi di rimandarla a casa <<Krystal ascolta, il lavoro non è una priorità. Ho chiamato James dopo che la tua amica mi ha chiuso il telefono in faccia e mi ha detto che ti stai ancora riprendendo e che hai bisogno di riposo. Per cui..>> vedo che si irrigidisce.
Forse pensa che il suo capo mi abbia detto il motivo per cui era in ospedale
<<Ascoltami bene Cooper. Non so cosa Jam..il mio capo ti abbia detto, ma sto benissimo non ho bisogno di niente. Ha insistito per lasciarmi la settimana libera ma posso lavorare. E comunque, non c'era bisogno di interpellarlo >>
Testarda del cazzo.
Ma con me non la spunti.
<<Il tuo capo non mi ha detto nulla solo che devi riposare e se l'ho interpellato è perché la tua amichetta non mi ha dato modo di chiederti come stessi e quindi ho pensato di chiedere a lui>> riduce gli occhi  due fessure 
<<La mia "amichetta" ha un nome e dovresti ricordarlo bene visto che hai spudoratamente flirtato con lei, quindi dato che sono sicura che lo ricordi, chiamala col suo nome>>
Bingo! 
<<Sei per caso gelosa Krystal?>> noto le sue guance tingersi di rosa e le pupille incendiarsi
<<Oh Cooper, so che ti piacerebbe ma mi dispiace dirti che non sarei gelosa di te neanche se fossi l'unico uomo sulla Terra. Sei troppo convinto di te>>
Mente, le rivolgo un sorrisetto furbo e malizioso
<<Non preoccuparti potete benissimo condividermi. Tre è il numero perfetto>>
Forse questa potevo risparmiarmela.
Mi rivolge uno sguardo stanco e arrabbiato.
<<Senti, sono stati due giorni pesanti e ho già diverse cose a cui pensare per perdere tempo con uno stronzo arrogante come te>> si alza
<<Quindi, quando avrai soddisfatto i tuoi desideri sessuali e vorrai parlare di lavoro, chiamami>> si gira e senza aggiungere altro se ne va lasciandomi ancora una volta esterrefatto. <<Cavolo..>> commenta Tony
<<Ha due coglioni grandi come questo palazzo>> gli fa eco mio fratello e stavolta non posso fare altro che essere d'accordo con loro.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora