Capitolo 7

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CAN
Arrivo in hotel, mi preparo e non so perché metto il profumo di Gaia, dopo aver preso un auto a noleggio imposto l'indirizzo leggo il ristorante
fratelli Mancini, sono sicuro di non esserci mai andato, ma allo stesso tempo questo nome mi ricorda qualcosa, durante il tragitto non faccio che pensare dove ho sentito questo nome, sono quasi a destinazione e guardandomi intorno, riconosco il quartiere di Gaia, si accende come una lampadina e ricordo Carlo, che mi diceva che il locale dei figli si chiamava fratelli Mancini, non ci credo, tra tanti posti proprio lì, non che non mi faccia piacere, ma sono sicuro Gaia non la prenderebbe bene.
Arrivo trovo i miei 3 amici fuori ad aspettarmi, mi scuso per il ritardo, mi guardò intorno e Paolo uno di loro, cerca di tranquillizzarmi

< Can stai tranquillo, i proprietari sono nostri amici e ci hanno riservato un tavolo un po' appartato vicino al loro proprio per non farti disturbare >

sorrido per la gentilezza e la premura del mio amico

< i proprietari sanno che ci sono io...>

il mio amico sorride

< certo, certo anzi Manuel, mi ha detto di conoscerti, non so se diceva davvero o mi stava prendendo in giro>

sorrido

< no è vero lo conosco, ma non sapevo fosse il suo ecco...>

mi da una pacca sulla spalla e entriamo, il locale è molto carino e accogliente ci sono 3 scalini per raggiungere la grande sala dove ci sono parecchi tavoli apparecchiati, sulla destra c'è un grande bancone e dal lato opposto una grande console, Carlo mi aveva detto che da ristorante diventava pub,questo spiegherebbe il bancone e la console. Paolo va proprio verso il bancone, dove spunta Emma, saluta Paolo con un abbraccio poi guarda me, mi sorride si avvicina e ci abbracciamo, sento di nuovo il profumo lei mi guarda e sorride

< Can hai un ottimo profumo >

sorrido imbarazzato, se sapevo che li avrei incontrati, non lo avrei mai messo

< grazie anche il tuo è molto buono >

mi da una pacca sulla spalla

< sicuramente sono della stessa marca >

fortunatamente arrivano Manuel e Simone saluto anche loro e mi scuso di nuovo per l'incidente, poi in disparte gli confesso di aver saputo solo oggi da nonna Lucia di Carlo e Angela, mi ringraziano e mi dicono di non preoccuparmi.
Ci mostrano il nostro tavolo, e al tavolo vicino vedo una ragazza, l'avevo già vista, ovvio era Virginia la ragazza che ho stolcherizzato per avere notizie di Gaia, e seduta con altre due ragazze, mi guardano e sorridono, io ricambio il sorriso e apprezzo molto che non mi abbiano dato importanza.
Mi suona il telefono è mi avvio verso l'uscita per rispondere in tranquillità, cercando di non dare nell'occhio, è il mio manager devo rispondere per forza.
Sto per uscire, quando qualcuno mi sbatte contro, vedo che sta perdendo l'equilibrio e la tiro verso di me, Allah Allah non potevo non riconoscerla era lei, mi guarda accenna un sorriso,

< hai deciso di volermi uccidere oggi?>

alzo un sopracciglio

< veramente, questa volta sei tu che mi sei venuta addosso, se non era per me eri finita per terra>

ora mi guarda con occhi da sfida

< cosa ci fai qui? Nel mio locale?>

la guardo dritta negli occhi

< non sapevo fosse il tuo, io sono qui con Degli amici, loro hanno prenotato...>

fa spallucce

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