Capitolo 41

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CAN
Finalmente avevamo chiarito la situazione, l'idea del bracciale è stata ottima, vedere le mie due donne prepararsi per la serata mi faceva sentire l'uomo più completo al mondo.
Gaia prende la boccetta del suo profumo è nota che è quasi finto del tutto

< askim sono finite tutte le boccette?>

annuisco mentre mi avvicino a lei abbracciandola da dietro

< evet>

alza un sopracciglio

< anzi troppo mi sono durate, in 18 mesi ne ho consumate dolo 10>

sorride

< solo 10? Diciamo che una boccetta di questo profumo solitamente dura almeno 3/4 mesi, visto che basta una goccia per avere il profumo tutto il giorno>

le bacio la guancia

< lo so, ma io per sicurezza ne mettevo almeno 3 sai non volevo fare brutta figura quando venivo in ospedale da te, pensa se ti svegliavi e io ero senza profumo sai che vergogna? Comunque le boccette le ho utilizzate anche per re>

mi sorride curiosa

< mettevi il profumo anche a me ogni giorno?>

annuisco

< si ma solo una goccia, ero geloso che qualche medico si innamorasse del tuo profumo e di te>

mi pizzica una guancia e poi mi bacia. Sanem guarda Gaia

< mamma a me?>

lei le sorride e immediatamente mette una goccia di profumo a Sanem che soddisfatta mi sorride.

Siamo pronti e siamo in macchina percorrendo la strada per raggiungere il locale, Gaia si guarda intorno tenendo sempre la mia mano

< il locale è come lo ricordo oppure è cambiato? >

scuoto la testa

< nessun cambiamento, almeno da quello che so insomma>

mi guarda come se non avesse ben capito la mia risposta

< Gaia io l'ultima volta che sono stato al locale era con te, non sono mai più venuto>

come avrei potuto? Quel locale era lei, mi ricordava lei in tutto, stringe la mia mano

< ok, allora scopriremo insieme se ci sono stati cambiamenti >

il suo sorriso mi tranquillizza.
Arriviamo e almeno esternamente è tutto come sempre, noto che è pieno di gente, appena scendo sento un gruppo di ragazze fare il mio nome, salgo di corsa in macchina e guardo Gaia

< mi hanno riconosciuto, io non ciò pensato non sono più abituato a questo>

Gaia mi sorride

< ehi stai calmo per favore? Non è nulla di nuovo, per noi è sempre stato così ricordi? >

annuisco

< si ma, ora è tutto diverso, c'è Sanem da
proteggere >

afferra la mia mano

< Can calmati per favore, Sanem è tua figlia porta il tuo cognome sarà impossibile proteggerla per sempre, entriamo dal retro come abbiamo sempre fatto, quando sarai pronto andrai a farti un bagno di folla ok?>

mi sorride e questo suo discorso mi tranquillizza, poi in fondo erano le mie fan, mi volevano bene, non mi avrebbero mai messo in difficoltà con la mia famiglia.

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