Capitolo 12

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GAIA
Da questa mattina che non vedo Can, mi manca molto, l'ho sentito per telefono e ci siamo messaggiati, io sono a lavoro, abbiamo appena finito di cenare, lui mi ha mandato un messaggio dicendo che sta arrivando, sono così impaziente ho bisogno di abbracciarlo, di baciarlo.
Lo vedo entrare dalla porta sul retro è salutare i ragazzi dietro nella cucina, lo guardo e lui mi sorride, gli vado incontro e lo abbraccio forte, lui mi stringe e mi bacia

< askim mi sei mancata da morire oggi>

lo bacio io questa volta

< anche tu>

mia sorella Emma ci viene incontro e lui l'abbraccia per salutarla

< Can complimenti bella intervista>

lui sorride imbarazzato, mia sorella viene chiamata per fare un conto

< hai fame amore? >

si avvicina mi morde un orecchio

< ho molta fame>

sorrido

< dai dico sul serio, ti faccio preparare qualcosa >

annuisce e mentre io vado in cucina dal cuoco, lui raggiunge mio fratello, si siedono al tavolo e chiacchierano, esco dalla cucina con la sua cena e vedo solo una folla di ragazze intorno al tavolo, dove prima era seduto con mio fratello, lo avevano riconosciuto non c'era dubbio. Riesco ad intercettare il suo sguardo, sorride e fa spallucce, è così bello, così dolce, poi lo sento dire qualcosa e pochi secondi dopo è di nuovo da solo, mi avvicino e gli porto la cena

< hai fatto una magia e sono scomparse?>

sorride

< no, ho detto che la mia cena era pronta, ed era sgarbato far aspettare chi si era preoccupato per me>

sorrido ma non mi siedo, lui mi guarda

< mi lasci solo?>

mi avvicino al suo orecchio

< se mi siedo con te, siamo spacciati, tu sbrigati a cenare che andiamo via>

mi sorride e comincia a cenare, mi avvicino a Emma e Manuel mentre lo guardo, mio fratello mi schiocca le dita davanti il viso

< Gaia >

lo guardo e lui è Emma stanno sorridendo, sorrido anche io

< vi dispiace se andiamo via?>

mio fratello sorride

< certo che no!>

mi bacia la guancia e raggiunge Can scambiano poche parole, poi Can si gira verso la sala che ovviamente non gli ha mai tolto gli occhi di dosso, saluta con le mani tutti e si dirige verso l'uscita sul retro, io prendo le mie cose e lo raggiungo in macchina.
Mi sorride

< ho una sorpresa per te a casa>

sorrido

< mi spieghi come fai? >

mi guarda

< a fare cosa?>

<sei stato fuori tutto il giorno per lavoro e sei riuscito anche a farmi una sorpresa?>

prende la mia mano e la bacia

< è solo una piccola cosa askim >

sorrido e provo ad immaginare di che sorpresa parla.
Arriviamo a casa, parcheggia, scendiamo mi guardò intorno e tutto buio

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