Capitolo 32

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CAN
Ancora non riesco a crederci finalmente Gaia si è svegliata, ed oggi insieme a lei ho ricominciato a vivere anche io.
Ho notato il suo disagio nei confronti di Sanem, sopratutto quando lei cerca il mio consenso ma purtroppo è piccola, è cresciuta con me, ha passato 18 mesi della sua vita sempre con me.
Siano nel corridoio, lei è seduta in braccio a me, come sempre gioca con le mie collane, la guardo

< Sanem sei contenta che la mamma si è svegliata?>

lei annuisce e sorride

< sai amore lei ti vuole bene proprio tanto te ne voglio io>

mi guarda un po' dubbiosa

< papà ora ti ninna?>

l'abbraccio forte

< no, amore mio, da oggi staremo sempre insieme io te e la mamma, sai quando i dottori dicono che si è svegliata bene, mamma viene a casa con noi>

mi guarda dubbiosa 

< dove dorme lei?>

sorrido

< nel letto grande con me e te, tu dormirai al centro tra noi amore >

mi guarda triste

< papà io voglio dormire con te e basta non può dormire qui lei?>

capisco che per Sanem sarà difficile tutto ciò, come so che anche se involontariamente ferirà molto Gaia

< no Sanem la mamma viene con noi, tu continuerai a dormire con me, ma con noi ci sarà anche lei ok?>

fa si con la testa e si divincola dalle mie braccia per scendere.
Glie lo permetto è noto con piacere che stanno arrivando i miei genitori, Emma, Manuel Chiara e Simone.
Gli vado incontro la prima a correre tra le mie braccia è Emma, con lei in questo periodo avevo legato molto sembrava quella che capiva meglio di tutti ogni mia reazione, era quella che assecondava ogni mia scelta sempre.

<Can, posso vederla?>

la stringo forte

< le stanno facendo dei controlli ma sta bene, o almeno sembra insomma, mi ha riconosciuto si ricorda dell'incidente>

dopo aver abbracciato tutti ci sediamo di nuovo tutto in corridoi Emma si avvicina

<Can ha saputo di Sanem?>

annuisco le racconto cosa è successo e le spiego anche la mia paura di come affrontare la situazione Gaia, Sanem , cerca di tranquillizzarmi

< vedrai che presto Gaia riuscirà a togliere le barriere di Sanem, è la sua mamma e lei presto lo capirà, comunque ricordati che non sei solo, io ci sono, noi ci siamo ok?>

la ringrazio Sanem si avvicina

< papà andiamo a casa?>

Emma interviene

< piccola peste linguacciuta vieni qui, prima di tutto dai un bacio a zia Emma, poi voglio che mi racconti della mamma ti va?>

Sanem da subito un bacio ad Emma poi la guarda sorridendo

< mamma basta ninna>

Emma sorride

< e sei contenta? Sai ora puoi giocare con la tua mamma, lei ti legherà bene i capelli, non come fa tuo padre>

mente lo dice sorride, sorrido anche io perché effettivamente le mie mani troppi grandi non erano in grado di legare bene i capelli di Sanem che però la guarda assottigliando gli occhi proprio la stessa espressione che fa Gaia

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