Capitolo 8

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GAIA
Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è lui, sta dormendo beatamente quasi sopra di me, è così bello, mi tiene stretta a lui e io mi sento bene, mi imbarazzo rendendomi conto che siamo ancora entrambi completamente nudi, mi tornano in mente come flash le immagini di questa notte, lo sento muoversi e con un braccio mi tira più vicino a lui come se fosse possibile, apre gli occhi e mi sorride,

< buongiorno >

ricambio il suo sorriso

<buongiorno>

mi accarezza il viso e si avvicina per lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.
Suona il suo telefono, sbuffa e allunga un braccio per prenderlo, continuando con l'altro a tenermi ferma vicino a lui, risponde e parla in turco, forse perché si è appena svegliato ma parla in modo lento e io riesco a capire quasi tutta la conversazione, dice chiaramente che oggi non c'è per nessuno e che l'intervista di oggi dovrà essere spostata a domani, evidentemente qualcuno dall'altra parte fa obiezione e chiaramente, lui dice che allora possono anche cancellarla definitivamente e chiude la chiamata, si gira verso di me, mi sorride come se la telefonata non ci fosse mai stata

< se non ricordo male ti stavo baciando prima di essere disturbati>

sorrido e mi bacia di nuovo, lo avrei baciato per giorni interi, poi sento il rumore del portone di casa che si chiude, grano gli occhi, lui mi guarda

< era nonna?>

prendo il mio telefono è controllo l'ora sono le 11:00

< direi che nonna e sveglia già da almeno 4 ore, dobbiamo alzarci >

mi bacia e si alza con disinvoltura, nonostante sia nudo, per recuperare e indossare i suoi boxer e i pantaloncini, vorrei riuscire ad essere disinvolta come lui, ma non ci riesco, mi guardò intorno cercando di individuare il mio pigiama, lui mi osserva e dopo averlo raccolto da terra, si avvicina

< stavi cercando questo?>

sorrido, mi bacia

< non devi vergognarti, questa notte ho avuto l'onore di conoscere il tuo corpo perfetto, in modo scrupoloso>

sento la faccia andare a fuoco

< daiii così mi fai vergognare>

sorride

< non dovresti vergognarti con me>

mi passa il pigiama e si volta per permettermi di vestirmi senza che lui guardasse.
Mi avvicino e lo abbraccio da dietro

< perché oggi hai disdetto la tua intervista?>

si volta velocemente

< signorina da quando capisci il turco?>

sorrido

< da  un po' di mesi diciamo, ti dispiace?>

sorride

< per nulla anzi....>

mentre stiamo per uscire dalla camera lo blocco

< comunque so dire solo poche parole e capisco qualcosa se parlato lentamente, ma ciò non toglie che non hai risposto alla mia domanda>

mi sorride

< perché oggi voglio stare solo con te, anche se ho promesso una chiacchierata a nonna Lucia oggi pomeriggio >

lo bacio e usciamo dalla camera, sulla porta c'è un bigliettino

" dormivate così bene che non vi ho svegliato, la colazione è pronta, io sono andata a pranzo con la mia amica Anna baci nonna Lucia  "

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