Capito 37

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GAIA
Sono sull'amaca con Can e Sanem, cerco di mostrarmi serena e tranquilla ma dentro sto esplodendo, non faccio che pensare a quella stronza di mia sorella, oltre che si era presa una cotta per il mio Can, mio compagno e padre di mia figlia, si permetteva di farmi passare da pessima madre hai suoi occhi. Ma che gioco è questo?
Devo trovare una soluzione un modo per metterla al proprio posto, ma per farlo ho bisogno di stare di nuovo bene.
Can richiama la mia attenzione

< askim, sei pensierosa?>

sorrido e accarezzo il suo viso

< stavo pensando a quanto ti amo >

mi sorride e mi bacia

< anche io ti amo da morire vita mia>

Sanem comincia a muoversi troppo e l'amaca oscilla, guardo Can e rido, lui cerca di calmare Sanem che divertita dal movimento, si muove sempre più velocemente.
Can nel tentativo di fermare l'amaca cade, io e Sanem cadiamo sopra di lui, ridiamo tutti e tre a crepapelle,

< Gaia stai bene? Ti sei fatta male?>

continuo a ridere

< io sto molto bene, piuttosto tu come stai?>

ride anche lui e Sanem mi guarda

< mamma, papà ha fatto boom>

non riusciamo  a smettere di ridere e Can guarda Sanem

< sai amore papà è abituato a cadere dall'amaca, ogni volta la mamma fa in modo che succeda>

una voce da dietro a noi richiama la nostra attenzione

< Can c'è da dire che sei davvero stato messo a terra da due donne>

Sanem si alza e corre

< zio, zio>

corre verso mio fratello, che spalanca subito le braccia per accoglierla, prenderla in braccio e riempirla di baci

< amore di zio, stai giocando con mamma e papà>

lei annuisce e sorride, nel mentre cerco di alzarmi insieme a Can che ancora ride, lo guardo

< è molto legata a mio fratello>

lui annuisce

< si con lui ha sempre giocato molto, sai com'è tuo fratello, la fa sempre ridere molto>

sorrido orgogliosa di vedere e sapere che mia figlia ha questo rapporto con mio fratello, Can si avvicina al mio orecchio

< non creda che non le farò  pagare la caduta dall'amaca, avvocato Mancini >

solo in questo momento penso al mio lavoro, chissà che fine ha fatto il mio studio, ma ora voglio pensare solo alla mia famiglia

< mi sta forse minacciando signor Yaman?>

mi abbraccia forte

< no, la sto avvisando, in modo da farla preparare a ciò che le aspetta >

sorrido e piano piano raggiungiamo mio fratello.
Ci sediamo nei divanetti in giardino, mio fratello mi guarda spesso e sorride ad ogni mio sorriso.

< come ti senti sorellina?>

sorrido

< molto meglio, a volte mi gira un po' la testa, ma oggi già molto meno >

mi sorride i suoi occhi sono lucidi, mi alzo piano e mi avvicino per abbracciarlo forte

< scusami Gaia non volevo rattristarti>

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