Capitolo 31

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CAN
Questa notte non ho chiuso occhio, ogni volta che mi addormentavo lo stesso incubo, il telefono che suona e il dottore che mi dice che Gaia ha mollato, che mi ha lasciato da solo, in questa vita,  così senza senso per me, senza di lei.
Suona la sveglia, guardo Sanem che dorme beatamente nel lettone con me, le do un bacio e ne approfitto per fare una doccia veloce, esco dal bagno e la trovo seduta sul letto che piange, mi avvicino immediatamente e la prendo in braccio

< piccola mia, che succede? Papà è qui>

mi stringe forte,ormai parlava perfettamente

< papà tu non c'eri >

la stringo forte

< amore papà era sotto la doccia, il papà non ti lascia mai, ok? Scusami piccola mia>

mi stringe forte e come sempre si calma tra le mie braccia, cerco di farla sorridere

< sai che facciamo ora? Papà si veste e andiamo a comprare la colazione al bar>

mi sorride

< papà da mamma>

la guardo

<vuoi andare a fare colazione da mamma?>

mi sorride

< mamma fa la ninna>

annuisco

< si amore la mamma fa ancora la ninna, ma noi andiamo lo stesso da lei ok?>

sorride, mentre gioca con la sua bambola, io mi vesto velocemente dandogli sempre modo di vedermi e sentirmi, appena pronto la prendo, la lavo, la vesto e a mio modo cerco di farle un piccolo codino con i suoi capelli marroni, tali e quali a quelli di Gaia e mossi, la metto giù e prima di uscire metto una goccia del profumo di Gaia, questa era l'ultima boccetta che avevo a disposizione e ne era rimasto davvero poco, Sanem mi tira i pantaloni

< papà a me>

sorrido

< vuoi anche tu il profumo della mamma?>

sorride e annuisce con la testa, non ci avevo mai pensato a metterglielo, oggi lo faccio e scopro, che a contatto con la sua pelle, è ancora più buono, anche di quello di Gaia, la guardo sorridendo

<Allah Allah, Sanem farai impazzire tutti con questo profumo>

mi sorride divertita

< Allah Allah papà>

ride come se davvero avesse capito cosa intendevo.

Ho chiamato Rami che in questo anno e mezzo mi era stato molto vicino, aveva appoggiato ogni mia decisione, capendo e comprendendo ogni mia scelta, gli spiego della pessima notte passata e di Sanem, quindi lo informo, che oggi salterò l'allenamento, mi rassicura e mi dice di stare tranquillo e godermi la giornata con la mia famiglia.

Come promesso compro la colazione al bar per me e Sanem, raggiungiamo la camera di Gaia è seduti sul letto vicino a lei la facciamo.
Sanem gioca con i bracciali di Gaia, io le osservo e immagino a come sarebbe stato bello, rientrare la sera a casa e vederle giocare insieme.
I miei pensieri vengono interrotti da un'infermiera che viene a cambiare la flebo a Gaia, era la flebo dell'alimentazione, prendo Sanem e insieme a lei esco dalla stanza, ci fermiamo in corridoio, passa un pagliaccio, Sanem sembra incanta, lui si ferma

< piccola come ti chiami?>

Sanem è molto diffidente e prima di ogni cosa guarda sempre me, cercando il mio consenso, mi rivolgo io al pagliaccio

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