Part 48

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Io e Diana siamo sedute sul mio letto da circa un'ora. Sono appoggiata al suo torace, dove una macchia enorme causata dal mio mascara colato ricopre la felpa che indossa.

Sono così frustrata, è successo tutto troppo in fretta ed ho persino perso le lezioni, facendole perdere anche alla mia migliore amica.

Non appena ho chiuso la porta, ho vuotato il sacco raccontandole l'accaduto. Sono partita dicendole dell'incontro inaspettato con Troy, dell'apparente chiarimento che sembrava aver compreso e infine dell'inaspettato ed orribile bacio.

Una sensazione tremenda pervade il mio stomaco al ricordo delle sue labbra incollate alle mie e delle sue mani sui miei fianchi, che impedivano qualsiasi movimento avessi intenzione di fare.

<<Come lo dirai a Vinnie?>> domanda accarezzandomi i capelli.

Sbuffo in un altro pianto singhiozzante. Non lo so davvero...Si infurierà a morte, ne sono praticamente certa. Devo farlo, nonostante la possibilità che si incazzi anche con me, so com'è fatto ormai.

Dio santo, ma perché mi ritrovo improvvisamente in un episodio di Beautiful, Troy non poteva farsi i cazzi suoi e tenere a freno gli ormoni?

Vinnie te l'ha sempre detto che per lui non saresti mai stata una semplice amica, dovevi dargli retta. Lo so subconscio ma non è proprio il momento di rimproveri...

<<Ehi>> sussurra Di vedendomi a pezzi. <<Non è affatto colpa tua, Troy è un bastardo, se Vinnie gliele suona fa solamente bene>> esordisce nel tentativo di confortarmi.

<<Lo so, solo che lo ritenevo un amico, non riesco davvero capire come abbia potuto, proprio dopo che avevamo parlato dell'argomento "solo amici">> confesso mimando le virgolette in aria.

<<Mi dispiace da morire tesoro>> replica stringendomi più forte. <<Che dici ordiniamo il pranzo?>> tenta di cambiare argomento per farmi tranquillizzare.

<<Non so come farei senza di te>> ammetto. Questa ragazza è la mia salvezza.

<<Mando un messaggio ad Anthony, gli scrivo di non dire nulla a Vinnie, scatenerebbe l'inferno all'ora di pranzo>> annuncia.

<<Grazie>>

...

Stiamo mangiando della pizza cercando di non deprimerci, o almeno io. Diana è andata a prenderla a piedi in quel posticino fuori dal campus, per cercare di tirarmi su il morale. Sa che è il mio ristorante preferito nei paraggi.

Il telefono vibra riscuotendomi dai pensieri, lo afferro all'istante con ancora il boccone di cibo squisito fra i denti. Un messaggio di Vinnie compare sul display e l'angoscia diviene padrona di me.

"Non credevo fossi una tipa che salta le lezioni;)"

Menomale, ho la conferma che non è a conoscenza di nulla.

<<Stanno tornando, appena arrivano vi lasciamo soli>> mi informa Di riferendosi ai nostri ragazzi.

<<D'accordo>> rispondo inspirando profondamente.

Scelgo di non rispondere al suo sms, se stanno arrivando gli spiegherò tutto con calma e soprattutto faccia a faccia.

Non credevo potessi essere più in ansia nel parlargli rispetto a quando quel giorno, lo incontrai fuori alla caffetteria e discutemmo per via dei nostri mille conflitti, alla fine si autoinvitò in camera mia e guardammo circa i primi due minuti del film che aveva scelto, poi stranamente finimmo per litigare di nuovo.

Ecco, sono definitivamente più agitata oggi, anche se ciò che è accaduto non riguarda affatto le mie azioni, ma quelle di Troy. Colui che fino a poche ore fa ritenevo una persona d'oro.

<<Calmati>> ripete Diana infilando il giubbotto che ha recuperato dalla moquette.

<<Va bene, ci provo>> rispondo speranzosa di non andare nel pallone.

Dopo qualche secondo bussano alla porta, mi alzo per andare ad aprire.

I volti di Vinnie ed Anthony invadono il mio campo visivo. Il ragazzo che amo mi guarda divertito, credendo davvero abbia saltato le lezioni di proposito, per fare qualcosa di meglio.

<<Ciao, ciao Anthony>> li saluto.

<<Bene, andiamo amore>> incoraggia il ragazzo ad andare Diana.

<<Ci vediamo dopo!>> esclamano in coro dileguandosi.

Da quando è piombato nella stanza ed ha notato che il mio sguardo è tutt'altro che felice, Vinnie non ha mai smesso di fissarmi accigliato, penso si sia accorto che qualcosa non va. Forse gli indizi più chiari sono stati gli occhi rossi e brucianti che mi ritrovo...

Lo ammiro ammaliata, è così bello e mi è mancato così tanto. Non ho fatto altro che immaginare le sue braccia avvolte intorno al mio corpo, da quando ci siamo lasciati stamattina ed è accaduto ciò che non doveva.

<<Perché non sei entrata più a scuola? Potevo saltarla con te>> dice convinto venendo a sedersi con me sul letto.

<<Ti devo parlare, è successa una cosa>> inizio. <<Non sono entrata più per questo>> ammetto.

<<Dimmi>> afferma calmo.

Afferra le mie mani fra le sue, sono gelide e a causa di questo un brivido viene propagato per la mia schiena.

<<Prima di entrare oggi, mi ha fermata Troy>>

Sbuffa rumorosamente, facendomi rabbrividire sempre di più al passare dei secondi.

<<Celeste>> pronuncia a denti stretti. Ecco, sento già la rabbia irradiarsi intorno alla sua aurea.

<<Mi dispiace ma devi promettermi di restare calmo, non posso dirtelo altrimenti...>> cerco di rimediare in qualche modo alla notizia che sto per annunciare.

Cazzo, ho nuovamente gli occhi lucidi. Devo smetterla di essere così emotiva.

<<Me lo dici immediatamente, che cazzo ha fatto quello stronzo!?>> alza il tono staccando le sue mani dalle mie.

<<Abbiamo parlato per un po', in modo tranquillo, eravamo a posto>> respiro profondamente.

Lo vedo irrigidirsi e stringere i pugni, fino a far diventare le nocche di tutte le dita di un bianco cadaverico.

<<Poi non so per quale motivo mi ha baciata, cercavo di togliermelo di dosso ma mi teneva stretta e>> non riesco ad andare avanti.

<<O mio Dio, non ci posso credere!>> strepita alzandosi.

"Cazzo" continua a sussurrare mentre gira a vuoto per la stanza, fissando il pavimento.

<<Ti ha baciata lui?>> domanda di scatto.

<<Sí>> rispondo.

Non posso credere che questa sia l'unica cosa che ha da dirmi. Sono sicura stia solo pensando al fatto di pestare il suo amico, sempre se lo è ancora...Dubito fortemente.

Si strattona i capelli freneticamente per un'ultima volta ed esce dalla stanza come se nulla fosse, come se non fossi a pezzi.

little dark age//vinnie hackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora