Torno in camera senza dire nulla. Non pensavo di aver detto la cosa sbagliata, scherzavo. Ovvio, la voglio, ma saprei aspettare. Quando le ho detto che ci sarebbe stata non volevo farla sentire come un oggetto. Se lei me l'avesse chiesto anche io ci sarei stato, non possiamo resisterci a vicenda.
È scoppiata in lacrime davanti ai miei occhi dicendo di voler del tempo da sola per riflettere. Sono un pezzo di merda. Ora penserà che è meglio chiuderla qui, non mi vorrà più vedere.
Cosa pretendo da questa ragazza?
Mi piace da impazzire ma non mi impegnerei mai in una relazione seria con lei. Credo che sotto questo punto di vista concordiamo, ha riferito a Troy di non volerne una, varrà lo stesso con me no?
Mi butto sul letto. C'è ancora il suo profumo sulle lenzuola...Affondo la testa nel cuscino e respiro profondamente.
Una chiamata interrompe la mia contemplazione per l'odore di Celeste.
<<Pronto?>> non ho guardato il nome sullo schermo.
<<Vinnie ma che fine hai fatto?>> dice Chloe preoccupata dall'altro capo.
<<Ciao...Ho avuto da fare>>
<<Ne sei sicuro? Stai bene?>> chiede.
<<Si sto bene>> pronuncio.
Passa qualche secondo di silenzio tombale.
<<Chloe?>> inizio.
<<Si?>>
<<Credo sia meglio chiuderla>> dico tranquillo. Speriamo non faccia una scenata.
<<Mi prendi in giro?>> fa con la voce tremolante.
<<No>>
<<Vinnie sparisci per due giorni e quando ti chiamo vuoi mollarmi per telefono? Ma che cazzo?!>> scandisce le parole con rabbia.
<<Non stiamo più bene insieme e lo sai anche tu, se sono sparito ci sarà un motivo no?>>
<<Hai un'altra vero?>>
Sorrido stupidamente, smettila Vincent.
<<No che non ho un'altra, si tratta del nostro rapporto, non funziona più>> mento in parte.
Passa altro tempo, starà metabolizzando la cosa o si sta preparando per gridarmi nell'orecchio?
<<Vaffanculo stronzo>> dice staccando. Di certo non finisce qui.
Non è andata male come pensavo, la prima volta mi ha rigato la macchina facendomi credere che la rottura le andasse bene. La nostra relazione non funziona più sul serio, eppure l'ho fatto per Celeste. Lei è libera e dovrei esserlo anche io no?
Sono stronzo davvero però, lasciarla per telefono...
Dovrei tornare in camera sua per riferirle che ho lasciato Chloe? Meglio di no.
...
Finalmente è mattina. Sono stato sveglio quasi tutta la notte per cercare di contenere la voglia di piombare nel suo letto. Mi ero quasi abituato a dormire con lei.
Vado a farmi una doccia e mi vesto. Devo assolutamente passare prima in caffetteria, avrò delle occhiaie da far paura e mi serve un caffè nero.
La vedo all'interno con la sua amica, Diana. Cerco di non fissarla, purtroppo mi viene impossibile.
Non mi vede entrare.
Ordino il mio caffè e aspetto al bancone girandomi di tanto in tanto nella sua direzione.
Esco soffermandomi al suo tavolino.
<<Dopo parliamo>> le sussurro all'orecchio da dietro. Diana mi guarda con una faccia estasiata, ma che problema ha?
Le lezioni sono il solito...Noiose da far schifo.
In mensa mi siedo con i ragazzi. Non presto attenzione alle loro cazzate, il mio sguardo e la mia mente corrono da lei.
Perché non mi considera? La testa sta per esplodermi. Ha deciso di non vedermi più, sicuro.
Mi sento una merda e tutto perché ieri ho usato parole spregevoli. Devo riflettere prima di aprire la fogna che mi ritrovo al posto della bocca.
Una volta finito di pranzare la vedo allontanarsi e mi reco in camera mia, devo aspettare che sia lei a fare il primo passo. Forse non è ancora pronta per parlarne e vuole un po' di spazio? Non ne ho idea. Non ho mai dovuto comportarmi in questo modo ed avere tutte queste paranoie. Le ragazze mi sbavano dietro e quando voglio le ottengo.
Metto via lo zaino e mi accendo una sigaretta, mi aiuterà a mantenere la calma, penso. Dopo un paio di minuti sono più nervoso di prima.
Non ci riesco, devo parlarle.
Esco in corridoio e mi avvio verso il suo dormitorio.
Mentre attraverso il campus la vedo in lontananza, viene nella mia direzione.
<<Cosa fai?>> mi chiede da lontano.
<<Stavo venendo da te>> rispondo.
<<Anche io, stavo venendo in camera tua>>
Faccio un sospiro di sollievo. Pensavamo la stessa cosa. È da scoprire se in positivo o in negativo però.
<<Ti devo parlare>> ammetto.
<<Anche io>>
<<Vieni da me? Non c'è nessuno in camera>> propone.
<<No vieni da me>> sembra più un ordine.
Non vorrei arrivasse Diana all'improvviso e ci interrompesse. Meglio in camera mia, il mio compagno non c'è per la metà del tempo.
Annuisce e ci avviamo. Nessuno dei due fiata.
Una volta entrati in stanza si è creato troppo imbarazzo, non ce n'è mai stato così tanto fra di noi. La prendo per mano e ci sediamo sul mio letto.
Inspiro ed espiro lentamente. Devo iniziare...
<<Ascolta Celeste>> inizio. <<Mi dispiace per ieri sera, non volevo farti piangere. Il mio intento era quello di farti capire che non ci resistiamo a vicenda. Voglio dire, anche io ci sarei stato, di brutto>> dico sorridendo. <<Non faccio altro che pensare a te, ho lasciato Chloe ieri sera>> continuo. Lo stupore viene disegnato sul suo volto. <<Posso aspettare quanto tempo vuoi, non è importante, voglio solo che tu capisca che ci tengo, non ho mai avuto un coinvolgimento così grande per una ragazza>> ammetto più a me stesso che a lei. Non ho ancora terminato. <<Non voglio la solita e noiosa relazione, voglio esattamente ciò che abbiamo ora, siamo liberi di fare ciò che vogliamo, senza etichette o restrizioni>> concludo.
Sondo la sua espressione, è accigliata e si passa una mano sulla fronte.
il bello deve ancora arrivare car* lettrici✨
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little dark age//vinnie hacker
Fanfictionceleste è una normale diciottenne, con una vita ordinaria e a tratti noiosa, cosa mai potrà succederle, tanto da sconvolgere la sua intera esistenza, una volta arrivata al college?