Part 11 Vinnie

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Sono le 8 di sera. Aspetto questo momento da quando mi ha sbattuto la porta in faccia ieri. Chi si crede di essere? Mi dai uno schiaffo e ti metti a piangere? Sono io quello che dovrebbe essere offeso. Fanculo.

Stasera sarà sicuramente alla festa e le darò una bella lezione.

Non so cosa voglio da lei, infatti quando me l'ha chiesto ho cercato di cambiare discorso.

Mi fa uno strano effetto quella ragazza. Celeste. Solo a sentire il suo nome sento il famoso formicolio.

Sicuramente crede che io non l'abbia notata fino al momento in cui l'ho guarda alla mensa, e invece l'avevo vista anche la stessa mattina alla caffetteria. Mi fissava con gli occhi sbarrati. Era tremendamente sexy.

Devo smetterla, sono sicuro di volermela portare solo a letto, e una volta fatto finirà questo ronzio nella testa che mi dice di andare da lei.

Probabilmente è perché a quest'ora un'altra avrebbe già la mia testa fra le gambe, ma non lei. Sarà questo che mi spinge a volerla sempre di più.

Mi reco alla festa passando a prendere prima Chloe a casa sua, che palle. Mi sono stufato di lei ma almeno me la scopo, e non è male.

Arriviamo alla festa e sono quasi le 9. A momenti dovrei vederla. Devo ancora fargliela pagare per l'episodio del bagno e soprattutto per ieri. Ho intenzione di schiaffeggiarla, ma sul culo, sono sicuro non le dispiacerebbe. Da a vedere di essere una santarellina, ma da quando si è strusciata sul mio cazzo ho la conferma che non lo è.

<<Amore mi prendi una birra bella fredda?>> mi chiede Chloe.

<<Non le hai le mani?>> sbotto io. So che sto facendo lo stronzo ma nell'ultima settimana non la tollero proprio, non so perché.

<<Vaffanculo Vinnie>> sembra delusa. Se potessi ci andrei. Va a prendersela da sola alla fine.

Vedo arrivare Diana, mi pare si chiami così, ed Anthony corre a baciarla. Che schifo. Se sapesse tutti i posti dove ha messo le labbra il mio amico ci penserebbe due volte.

Di lei non c'è traccia, ma non mi preoccupo, arriverà.

Dopo mezz'ora ancora non la vedo, decido di andare a chiedere alla sua compagna di stanza.

<<Diana, c'è Celeste?>> le chiedo avvicinandomi.

Mi lancia un sorriso d'intesa. Ma che problema ha?

<<No, è fuori città>> taglia corto.

Che cazzo dice? Come fuori città? Mi isolo andando in cucina.

Sono incazzato da morire, spaccherei la faccia del primo che mi passa davanti. Calmati, ripeto a me stesso. Forse Diana mi prende per il culo, forse è rimasta in dormitorio perché non le andava di venire.

Dico a Chloe che ho una cosa da fare.

<<Ti accompagno...aspettami>> dice convinta.

Non le do il tempo di alzarsi che mi sono già fiondato in macchina. Te l'avrei chiesto se avessi voluto compagnia no?

Dopo 20 minuti sono al campus. Mi reco nel suo dormitorio e poi nella sua stanza, conosco la strada a memoria.

Busso alla porta per almeno 2 minuti. Busso più forte tanto da farla cigolare. Nessuna risposta. Sono più furioso di prima e non ne ho nemmeno motivo, se vuole lasciare la città può farlo.

<<Celeste mi apri per favore?!>> urlo.

Nulla di nulla. Se ne sarà andata davvero. Non ho nemmeno il suo numero, potrei chiederlo a quel coglione di Troy. Si, è mio amico, ma va a finire che se la fa prima lui. Chissà se ieri sera ci è uscita davvero dopo aver visto me. Era davvero scossa, tutto perché sono un coglione, non dovevo risponderle in quel modo.

Ho bisogno di sfogarmi. In men che non si dica sono di nuovo a questa festa del cazzo.

<<Hai già fatto?>> le parole di Chloe mi rimbombano in testa.

Non rispondo. La prendo per il polso e la porto di sopra. Pone resistenza ma sono più forte di lei. Non preoccuparti, tra qualche minuto ti piacerà.

Apro la prima porta che vedo e la stanza è libera, ottimo. Lei capisce le mie intenzioni e mi rivolge un sorriso famelico.

<<Ora capisco perché mi hai trascinata qui>> dice.

Non ho intenzione di parlare.

La butto sul letto ed inizio a spogliarla. Non ho voglia di aspettare con i preliminari. Vado al punto. Le alzo il vestito e le abbasso le mutande. Sta già ansimando ed è già bagnata. Bene. Mi alza la maglia ma non glielo permetto, la riabbasso e mi slaccio i pantaloni. Cerca di prendere iniziativa prendendomelo in mano.

<<No>> dico riferendomi a ciò che stava facendo.

<<Ci vai giù aggressivo stasera>> mi incita.

Molla la presa. Prendo un preservativo dalla tasca dei miei pantaloni e lo infilo in fretta.

Senza un attimo di esitazione entro dentro di lei. Finalmente, stavo aspettando da fin troppo per i miei gusti.

Dopo vari minuti di spinte sento di essere all'apice. Immagino il volto di Celeste al posto di quello di Chloe. Vengo in un attimo.

<<Cazzo Ce- Chloe>> stavo per pronunciare il suo nome. Porca troia, sono fissato, devo finirla. Che pena.

Non sembra accorgersene, menomale.

Mi accascio un paio di minuti di fianco a lei, credo non sia venuta. Di solito duro di più e faccio finire anche lei, ma stasera non mi importa molto.

Mi alzo e mi rivesto ricomponendomi.

<<Penso di tornarmene in dormitorio, vuoi che ti riaccompagni a casa?>> le dico freddo.

<<Di già?>>

Annuisco.

<<Va bene, puoi riportami a casa>> conclude rassegnata. Quando dico no è no.

Scendiamo di sotto e saluto i ragazzi. Arrivati da Chloe mi da un bacio con la lingua e scende dalla macchina.

Cerco di ripulirmi la bocca bevendo un po' d'acqua. Non mi ero accorto di non averla baciata mentre scopavamo prima. Per fortuna aggiungerei, avrebbe rovinato il mio tentativo di sfogarmi.

Riparto e 10 minuti dopo mi ritrovo in camera. Non c'è il mio compagno per fortuna.

Metto un po' di musica.

Parte "Daddy Issues".

"You ask me what i'm thinking about
I'll tell you that i'm thinking about
Whatever you're thinking about
Tell me something i'll forget"

Il mio cervello ci mette meno di un secondo a ricollegare questa canzone alla prima sera in cui tra me e Celeste c'è stato un contatto fisico.

Mi viene duro solo a pensarci.

Fumo un paio di sigarette.

Tolgo i pantaloni e la maglia, mi stendo sul letto sopra le coperte.

Mi addormento e l'album "Wiped out!" dei The Neighbourhood prosegue.

little dark age//vinnie hackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora