Part 38

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Mi risveglio accaldata e con un enorme peso sul petto. Ma perché si accascia sempre su di me durante la notte? Mi rendo conto del fatto che ci siamo addormentati senza che me ne fossi nemmeno accorta, eravamo sfiniti. 

Un improvviso panico mi assale quando noto Diana nel suo letto, per fortuna sta beatamente dormendo. Spero non ci abbia visti nudi al suo ritorno.

Afferro velocemente il cellulare sul comodino, sono le 7:45. Cazzo, devo mandarlo via prima che la mia compagna si svegli per poi prepararmi per le lezioni.

Sollevo leggermente le coperte per scoprire il volto di Vinnie, sembra un angelo. Accarezzo dolcemente i suoi capelli nel tentativo di svegliarlo. Nulla, russa persino e mi sfugge un sorriso, é adorabile.

Il ricordo della scorsa notte si fa strada nella mia mente ed in un attimo nel mio stomaco compaiono le solite farfalle svolazzanti. Dopo la prima volta l'abbiamo fatto ancora, è stato bellissimo. Non è stato il classico sesso meccanico, c'erano un trasporto ed una connessione potentissimi fra di noi. Non abbiamo condiviso solamente i nostri corpi, è stato molto più di questo. Non nego che a letto sia un Dio, anzi, oltre tutte le qualità che già possiede, la bravura in questo campo mi ha piacevolmente sorpresa. Non me l'aspettavo proprio, o meglio, non credevo potesse soddisfarmi fino a quei livelli. Giuro che se anche non ne ho fatto molto, è stato il miglior sesso della mia vita.

Devo tornare alla realtà, purtroppo e controvoglia.

<<Vinnie>> sussurro svariate volte.

Finalmente inizia a contorcersi sopra di me. Apre gli occhi e subito dopo la bocca per parlare, gliela compro all'istante con una mano. Indico Diana e lui annuisce.

<<Devi andare>> parlo piano.

<<Lo so>> risponde calmo e con la voce ancora impastata dal sonno.

<<Vai in bagno, raccolgo i nostri vestisti e arrivo>> propongo.

Meglio vestirci dove non possiamo essere visti, se Di si svegliasse mi sentirei tremendamente in imbarazzo.

<<D'accordo>> fa lui. Mi da un bacio a stampo e si chiude la porta alle spalle. Cerco di trattenere una grossa risata, si è messo a correre anche se il letto è distante meno di due metri dal bagno.

Afferro la felpa da terra e la infilo, prendo anche tutto il resto delle cose sparpagliate sulla moquette. Dovrei fare una doccia dato che ieri ho sudato parecchio, ma al momento non ho proprio tempo.

Raggiungo Vinnie il più silenziosamente possibile, gli porgo le mutande e tutto il resto. Si sta lavando i denti con il mio spazzolino. Un paio di settimane fa avrei vomitato al solo pensiero, eppure guardandolo ora non posso fare a meno di credere sia una cosa carina, sorprendentemente non mi crea il minimo fastidio. Mi ritrovo appoggiata alla parete dietro di lui, lo sto fissando attraverso lo specchio. Sorride quando nota che mi soffermo un po' di più sul suo inguine. Mi dispiace ma è inevitabile, i miei occhi vanno dove vogliono, è più forte di me.

Dopo aver finito si volta e mi viene incontro.

<<Ho usato il tuo spazzolino>> afferma.

<<Lo vedo>> rispondo ridendo.

<<Ti da fastidio?>> domanda portando le mani al mio sedere. Non ho ancora rimesso le mutande, lo strizza divertito.

<<No ma ora vestiti>> provo a contenermi ignorando l'immediato calore che avverto nel ventre. È proprio tardi.

<<Lo faccio solo perché abbiamo lezione e c'è la tua amica, nonché mia compagna di corso di là>> acconsente. 

<<Scelta saggia>> rispondo annuendo.

little dark age//vinnie hackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora