Part 13

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La sua mano è sotto il mio seno. So che non sta facendo nulla di grave ma mi sento male, perché non riesco ad accettare che lui voglia solo il mio corpo. O meglio, ogni volta in cui troviamo un momento per stare soli, lui non fa altro che stuzzicarmi, senza mai farmi alcuna domanda personale.

<<Perché?>> gli chiedo girandomi. Siamo faccia a faccia.

<<Ho fatto qualcosa di sbagliato?>>

<<Si, perché mi tocchi in questo modo ma non riesci a chiedermi qualcosa sulla mia vita o sui miei interessi?!>> sbotto.

<<Io...non so cosa rispondere>> ammette.

<<Dovresti deciderti e farmelo sapere! Io non posso fare questo a me stessa, lo capisci?>> sto urlando e sono in preda al panico, non credevo sarei mai stata in grado di parlare con lui in questo modo.

<<Fare questo a te stessa? Stiamo guardando un film e ti ho a malapena toccata? Mi spieghi cos'hai?!>> urla anche lui ora.

<<È che tu pensi solo->> vengo interrotta dal rumore della porta.

Diana irrompe nella stanza come l'ultima volta. Ci guarda e diventa rossa per l'imbarazzo. Io e Vinnie siamo attaccati.

<<Scusate ragazzi, vi ho disturbati, posso tornare dopo>> dice.

<<No ti prego Di entra pure, lui stava andando via>> le rispondo guardandolo male.

<<In realtà io stavo andando via e tu stavi venendo in camera mia con me>> fa lui. Non ne ho la minima intenzione.

"Per favore" mima con la bocca. "Finiamo di parlare" prosegue.

"Bene" mimo a mia volta. Giuro di aver ceduto solo perché voglio sentire cos'altro ha da dirmi. La curiosità mi fotte sempre.

<<Si, scusa Di, torno tra poco>> confermo con un sorriso colpevole ciò che si è appena inventato il biondo.

Prende la sua roba e mi trascina fuori. Per i corridoi mi mette un braccio sulle spalle. Ma che problemi ha? Si è scordato che fino a 5 minuti fa stavamo per sbranarci? Mi tolgo il suo braccio di dosso. Mentre raggiungiamo il suo dormitorio nessuno dei due fiata.

Appena apre la porta e vede che non c'è nessuno mi scaraventa dentro e la richiude.

<<Mi dici che cazzo ti prende?>> ricomincia ad urlare.

<<Non ci capisco un cazzo con te, provo a chiederti di passare del tempo insieme per conoscerti, come hai detto tu ma non appena ti sfioro diventi una pazza!>> continua senza darmi il tempo di ragionare.

<<Dimmi cosa cazzo devo fare, starti appiccicato o non farmi più vedere?!>> finisce.

Sto zitta. Non voglio affrontare nuovamente la sua ira.

<<Dimmelo>> mi sta supplicando ora.

<<Io non lo so>> ammetto. Non lo so davvero.

Ha ragione però. Sono stata esagerata. Non ha fatto nulla e me la sono presa terribilmente.

<<Cos'è che non puoi fare a te stessa? Concederti una cosa che vogliamo entrambi? Lo sento che mi vuoi non appena mi avvicino! Non sono un cretino, vuoi darmi a vedere che mi disprezzi, ma in realtà mi vuoi talmente tanto che questa cosa ti fa uscire fuori di testa, proprio come fa uscire fuori di testa me! >> grida di nuovo.

Sono nel pallone più totale e divento di pietra. Non riesco a capire di cosa ho realmente bisogno. Ha ragione anche ora, lo voglio dalla prima volta in cui l'ho visto, ma allo stesso tempo non sopporto l'idea di lasciarmi trasportare e fare ciò che l'istinto mi dice.

Faccio l'unica cosa che mi viene in mente.

Esco in fretta dalla sua stanza. Non riesco quasi a respirare. Mentre attraverso il campus correndo, il volto mi viene rigato dalle lacrime che scendono veloci. Ha appena confessato di volermi solo per soddisfare il suo desiderio. La sua fame.
Non ne posso più, non riesco ad accettarlo. Non voglio essere il suo oggetto sessuale.

Tra i pensieri non mi rendo conto di essere già arrivata in camera.

<<Celeste, cos'è successo? Ti ha fatto qualcosa? Ti ha fatto del male? Celeste ti prego, parla>> Diana mi prende per le spalle e mi fa sedere sul suo letto. Non riesco a parlare.

<<Celeste parlami>> grida.

Mi riscuoto.

<<Scusa, scusa, scusa>> inizio. Mi stringe a sé, l'ho fatta preoccupare a morte. <<Non mi ha fatto del male, non mi ha fatto nulla>>

Mi asciugo le lacrime.

<<Ti prego spiegami cos'è successo>> è ancora in panico.

<<Vinnie, lui mi ha detto che non vuole nulla al di fuori del sesso con me, e non so nemmeno perché sto piangendo, lo sapevo già, è solo che ogni volta che mi parla mi vengono le lacrime agli occhi e mi fa sembrare una stupida alla prima cotta>> dico tutto d'un fiato.

<<Mi hai fatto venire un infarto, ti prego ora calmati e mi racconti tutto per bene per filo e per segno>>

Inizio a tranquillizzarmi, le racconto tutto, ogni minimo dettaglio di tutte le volte in cui ci siamo visti.

<<Tesoro, la cosa migliore che posso dirti, da amica, è di lasciarlo perdere. Se tu non vuoi questa cosa, non vuoi solo ciò che lui riesce a darti, non è la persona giusta per te. Ma per favore ,deciditi al più presto, sei già troppo presa da questa situazione e non voglio vederti soffrire>> dice Di.

Non è la risposta che volevo, ma è la cruda e dolorosa verità, che mi piaccia o meno.

<<Grazie. Devo rifletterci su, e sopratutto cercare di evitarlo per un po', quando mi sta intorno la mia testa smette di funzionare...>> le rispondo.

<<Sono d'accordo. Ti va di dormire ora? Sono stanca morta e in più mi hai terrorizzata prima>> mi incita la mia amica.

<<Si e scusami ancora, non so perché mi sia disperata tanto>>

<<È tutto apposto ora. Dormi con me?>>

<<Si, grazie di tutto davvero, non so come farei senza di te, ti adoro>>

<<Anche io non so come farei senza di te, buonanotte>> conclude Di abbracciandomi.

<<Buonanotte>>

Tra i mille pensieri che vanno a raffica nella mia mente, riesco a prendere sonno...

little dark age//vinnie hackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora