<<Ti piace?>> chiede mettendomi giù.
<<Da impazzire, come conosci questo posto?>> rispondo meravigliata.
<<Ci venivo da piccolo con i miei nel fine settimana, ora però andiamo o farà troppo freddo per il bagno>>
Camminiamo per un paio di minuti e poi scendiamo alcuni scalini, stavo anche per scivolare per quanto erano ripidi. Osservo la struttura, è molto grande e costituita da pietre incastrate fra di loro alte circa un metro. L'acqua è cristallina, infilo in dito dentro e per poco mi brucio, è bollente. Spero non venga nessuno a disturbarci...questo posto è letteralmente il paradiso.
<<Spogliati>> mi incoraggia.
Lo faccio subito, non vedo l'ora di entrare. Resto in intimo sotto il suo sguardo, mi accorgo di avere delle mutande rosse e un reggiseno nero, non male.
<<Manchi solo tu>> dico andando verso di lui. Mi sorride e allarga le braccia. Le sue mani arrivano al mio sedere, un brivido mi fa venire la pelle d'oca.
<<Muoviti voglio entrare>> lo incoraggio. Mi fa prendere i lembi della sua felpa e gliela sfilo. Si toglie le scarpe e gli tiro giù i pantaloni. È in slip.
<<Non avevi detto "costume"?>> chiedo curiosa.
<<Si ma volevo farti compagnia>> dice mettendo un dito nell'elastico delle mie mutande. Lo tira per poi lasciarlo andare. Faccio un piccolo scatto, ero occupata nell'ammirare il suo corpo e il pizzico che il suo gesto ha provocato mi ha fatta sobbalzare.
<<Sbrighiamoci>> aggiunge ridendo per la mia reazione.
Prende la mia mano e ci accingiamo ad entrare. Immergo la punta del piede e mi ritraggo subito, troppo calda, devo abituarmici. Vinnie fa una risata di disapprovazione ed entra deciso, si immerge in meno di due secondi. Va persino sott'acqua. Va bene, ho capito, sono una pappa molle.
<<Muoviti Celeste>> dice facendo il labbruccio. <<È spettacolare>> aggiunge.
Si alza e mi viene incontro. Non vorrà buttarmi dentro di forza?
Mi prende per i fianchi e mi solleva, oh no. Inizio ad urlare come una pazza.
<<Vinnie mettimi immediatamente giù, se mi butti me ne vado, giuro su Dio, è bollente>> strepito. Ride di gusto e mi immobilizza tra le forti braccia, stringo con le gambe il suo bacino, non voglio toccare l'acqua. E' zuppo, alla fine sto facendo il bagno anche io...
<<Vinnie fai piano ti prego>> lo supplico.
<<Sta zitta>> dice prendendomi il viso.
Ecco che mi bacia, mi bacia come sempre. Con una mano mi tira piacevolmente i miei capelli e con l'altra accarezza la parte bassa della mia schiena. Le nostre lingue si cercano disperatamente e quando si incontrano gemiamo, come se quella fosse l'unica cosa che conta, l'unione delle nostre bocche. Mi sto reggendo da sola con le gambe, mi struscio su di lui, voglio stuzzicarlo.
Mentre le nostre labbra giocano, inizia ad immergersi ed io di conseguenza. Emetto un sibilo sommosso quando le mie cosce vengono a contatto con l'acqua. Al contrario di quanto mi aspettassi, la sensazione è più che piacevole, forse è perché mi sono abituata alla temperatura del corpo di Vinnie.
Si stacca da me dopo avermi morso il labbro superiore, lo fa sempre e mi piace da impazzire.
<<Allora? È tanto male come pensavi?>> sussurra. Ha le labbra gonfie e rosse.
<<Mi sbagliavo>>
Mi lascia e appoggia le braccia sul bordo in pietra. Cammino per un po' fin quando non decido di tuffarmi. È bellissimo.
Salgo a galla e lo guardo. I capelli ricadono sulla sua fronte, quasi fino a privarlo della vista, essendo bagnati i suoi ricci si sono sciolti e sono più lunghi. Gli occhi color miele sono più chiari del solito, sembrano cambiare con il tempo e le circostanze. E' un Dio, non smetterò mai di dirlo.
<<Torna qui>> dice mettendo fine alla mia contemplazione.
<<Arrivo>> rispondo prima di tuffarmi nuovamente. Sbuco davanti a lui nuotando sott'acqua.
Mi prende per i polsi e mi posiziona in mezzo alle sue gambe, appoggia le possenti mani sulla mia pancia. È così bella la sensazione che provo, siamo soli in questo luogo magico, possiamo fare ciò che vogliamo.
<<Cos'hai intenzione di fare dopo il college?>> chiede stupefacendomi.
<<Barista>> dico seria.
<<Io il muratore>> fa lui. Scoppiano in una risata all'unisono.
<<Sul serio, voglio sapere tutto di te>> afferma appoggiando il mento sulla mia testa.
Un sorriso spunta sul mio volto, questo ragazzo mi sorprende ogni volta di più, mi rende felice.
<<Ho scelto psicologia perciò psicologa, ma non voglio precludermi nulla nella vita>>
<<Nemmeno io, però l'intento è quello di fare il pediatra. Sai, aiutare i più piccoli>>
<<È la cosa più dolce che abbia mai sentito>>
<<Ew>> aggiunge lui. Lo spingo sott'acqua ridendo come una matta.
Passiamo il pomeriggio a raccontarci di noi, le nostre vite. Mi parla dei suoi genitori, non è mai andato d'accordo con suo padre, mentre sua madre viene descritta come la donna migliore al mondo. Ha anche un fratello maggiore che vive in New Jersey, gli manca molto. Mi spiega come è diventato amico di tutti gli altri ragazzi e non fa altro che aprirsi con me. Io faccio lo stesso, racconto lui di mia madre, della nonna, delle amiche del Connecticut, di mio padre...
Apprezzo tantissimo il fatto che si sia messo a disposizione come un libro spalancato, non sa quanto.
<<Sono le otto e siamo a mollo da quasi tre ore, direi di andare a mangiare qualcosa e tornare al campus>> mi informa interrompendo i miei pensieri.
<<Si, è buio pesto, non vorrei che Diana si preoccupi>> dico. Il tempo è volato e solo ora mi rendo conto che questa è stata la nostra prima "uscita" seria. Andiamo d'amore e d'accordo, abbiamo la stessa ironia, gli stessi gusti in fatto di musica, non potrei essere più contenta.
Usciamo dall'acqua e un improvviso vento gelido ci travolge. Ci affrettiamo ad asciugarci e in un battibaleno siamo in macchina.
<<Che ne dici se ordiniamo sushi in camera mia? Ti piace?>> chiede mettendo in moto.
<<È il mio cibo preferito>> faccio dandogli un bacio. <<Ma prima devo passare in camera per avvisare Di>> aggiungo.
<<D'accordo>>
Ci immettiamo in strada sulle note della canzone Sweater Weather...
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little dark age//vinnie hacker
Fanfictionceleste è una normale diciottenne, con una vita ordinaria e a tratti noiosa, cosa mai potrà succederle, tanto da sconvolgere la sua intera esistenza, una volta arrivata al college?