NEWT'S pov
Noto che la Società di Preservazione di Salem. A capo una donna estremamente dedita alla caccia di qualsiasi forma di magia per distruggerla, una certa Mary Lou Barebone. Osservo la folla e capisco che sta facendo un'adunata parlando delle sue insinuazioni sulle Streghe. Mi si gela il sangue solo a sentirne parlare, se hanno questo genere di sospetti potrebbero smascherare la comunità dei maghi da un momento all'altro e questo non è un bene. Questo potrebbe portare a una battaglia schiacciante tra i due mondi: il Magico e il Babbano. Sono davanti a una bianca e maestosa banca, chiamata City Bank «Questa grande città splende dei gioielli dell'inventiva umana. Cinematografici, automobili, la radio, la luce elettrica....Tutto ci abbaglia e ci ammalia.» sento annunciare dalla donna alla folla radunata attorno a lei e solo ora capisco che è proprio la direttrice, Mary Lou. Una donna di mezza età, indossa un vestito viola mentre in teste porta un capello simile a una bombetta nero con un fiocco dello stesso colore. Avanzo rallentando il passo e involontariamente vado a sbattere contro una ragazza mora con addosso un lungo capotto «Scusi tanto.» mi affretto a dire e mi piazzo poco più avanti di lei «Ma dovunque ci sia luce c'è anche l'ombra, amici. Qualcosa si aggira per la nostra città, recando distruzione per poi scomparire, senza una traccia.» continua Mary sempre rivolta alla gente radunata. Fa una pausa e riprende «Ascoltatemi...dobbiamo combattere. Unitevi a noi...i Secondi Salemiani, in questa battaglia.» un signore inciampa nella mia valigia. Lo aiuto a rialzarsi «Scusi tanto.» mi scuso afferrando il bagaglio «Poco male.» borbotta lui, riprendendo poi la sua corsa per entrare dentro all'edificio.Questo trambusto che si è appena creato attorno a me attira l'attenzione di Mary «Tu. Amico. Cosa ti porta alla nostra adunanza?» mi domanda la donna «Oh...Ero di passaggio.» rispondo io in imbarazzo. «Sei un cercatore? Un cercatore della verità?»
«Sono più un cacciatore, in realtà.» rispondo io sinceramente, lei non mi ascolta quasi per niente e riprende il discorso ignorandomi di nuovo dicendo: «Udite le mie parole, ascoltate il mio monito.» fa una pausa mentre io guardo verso la banca senza prestarle molta attenzione «E ridete se osate. Le streghe vivono tra noi.»
Intanto vedo che i ragazzini intorno a lei distribuiscono volantini. Sarei quasi curioso di sapere cosa ci sia scritto sopra se solo fossi certo che non siano minacce contro i maghi. «Dobbiamo combattere insieme per il bene dei nostri figli...per avere un domani.» esclama e la sua attenzione ricade su di me «Tu cosa ne dici, amico?» mi chiede improvvisamente riportando la sua attenzione su di me e a dir il vero ero distratto anche se continuavo ad ascoltare con un orecchio. Comunque...non capisco che voglia dire, la ignoro, alzo lo sguardo e con la coda dell'occhio noto che il mio Snaso. È una creatura magica, un incrocio fra una talpa e un ornitorinco piccolo con il pelo nero, è seduto sui gradini della banca. Nascosto dietro una colonna per raccogliere il denaro trovato dentro al cappello di un povero mendicante.Controllo la valigia poi mi volto di nuovo, per un attimo lui mi fissa poi scappa più veloce che può dentro la banca perché sa che lo prenderò. Parto all'inseguimento «Scusatemi.» dico in generale. Entro nell'edificio «Posso aiutarla signore?» mi chiede un impiegato sospettoso «No, stavo solo...aspettando.» rispondo io esitando e mi siedo su una panchina poco lontana accanto al signore che poco fa è inciampato nella mia valigia «Salve. Come mai è qui?>> mi chiede. È un uomo robusto, capelli e occhi color cioccolato e vestito con abiti della stessa tinta con fantasia a quadri. Sto cercando disperatamente il mio Snaso «Per il suo stesso motivo.>> rispondo io distrattamente «Un prestito per aprire una pasticceria?» chiede di nuovo l'uomo «Si...» rispondo io guardandomi intorno sempre più inquieto «Che coincidenza! Che vinca il migliore, allora.»Adocchio l'animaletto che sta rubando delle monete da una borsa, vedo il signore porgermi la mano, ma io sono già allontanato e gli grido un: «Mi scusi.»
Scappo via di corsa «Ehi... ehi- ehi mister! Ehi mister!» mi sento chiamare, ma non mi fermo. Devo assolutamente fermare quella creatura tanto carina quanto furbetta e ladruncola, lo vedo staccare una fibbia scintillante dalla scarpa di una signora e riprendere a trotterellare, avido in cerca di altri oggetti. Lo raggiungo e gli lancio uno sguardo impotente, egli però fugge balzando agile fra borse rubacchiando.
STAI LEGGENDO
Lost on You ||Newt Scamander||
FanfictionIn questa vicenda si narra di 2 ragazzi da sempre innamorati l'uno dell'altra che però non si sono mai dichiarati. Sia per le circostanze della vita non sempre ottimali, sia per il loro esser timidi e impacciati nell'esprimere quello che provano l'u...