-𝓝𝓮𝔀𝓽 𝓢𝓬𝓪𝓶𝓪𝓷𝓭𝓮𝓻-

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Mi chiamo Newton Artemis Fido Scamander, per gli amici semplicemente Newt e sono nato il 24 febbraio 1897 in Inghilterra. Ho un fratello maggiore di nome Theseus con il quale mi scontro spesso per via dei nostri ideali abbastanza differenti, ma nonostante le incomprensioni ci vogliamo molto bene. Anche se a volte penso che vorrebbe uccidermi.

Fin da piccolo ho sviluppato una passione molto forte per le Creature Magiche, di qualsiasi genere piccole e grandi, basse o alte decine di metri penso che mi sia stata trasmessa da mia madre dato che allevava Ippogrifi. Sono un mago e all'età di 11 anni nel 1908 ho iniziato a frequentare la celebre Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, nella quale il Cappello Parlante mi smistò in Tassorosso. Istituto dal quale venni espulso ancora dodici anni fa al mio ultimo semestre di studi per un incidente di cui mi sono preso la colpa anche se non era mia per proteggere una mia cara amica, la vera artefice dell'accaduto. Insieme a lei condividevo la mia passione per gli animali fantastici, poi c'è da dire che nessuno di noi due si era ambientato proprio bene a scuola. Le piaceva fare "esperimenti" con gli animali, quel giorno ne stava provando uno con un Jarvey, un animale molto simile a un furetto però un po' più grande diffuso in Gran Bretagna, in Irlanda e anche nel Nord America. Il suo dono magico è la parola peccato che nonostante ciò non sia in grado di sostenere una conversazione complessa, le andò male infatti ne perse il controllo mettendo in pericolo la vita di un altro studente, adesso non so dirvi cosa fosse successo con esattezza perché quando accadde io mi trovavo in biblioteca a studiare per un test.

Oltre ad aver rischiato di fare del male a un'altra persona la mia amica con quest'esperimento ha violato le norme che proibiscono il possesso di tale creatura. E così per non vedere la mia cara amica espulsa, io mi presi la colpa al posto suo, d'altronde era più plausibile che l'artefice dell'incidente fossi stato io perché tutti a scuola anche se venivo spesso emarginato anche per il fatto che preferivo la compagnia dei miei amici animali, sapevano che nel mio tempo libero mi occupavo dei piccoli animaletti indifesi dalle grinfie degli altri studenti che avrebbe potuto anche senza volerlo magari fargli del male. Lei aveva cercato di farmi cambiare idea dicendomi che era lei quella da punire e non io, non ho voluto ascoltarla e così nonostante il mio caro professor di Difesa contro le Arti Oscure Silente si fosse opposto con determinazione alla mia espulsione alla fine hanno deciso di allontanarmi dalla scuola e per fortuna mi hanno permesso di tenere la bacchetta.

Devo ammettere che ciò mi ha lasciato un po' amareggiato, per giunta ero ancora fortemente innamorato di quella ragazza, la quale non sono riuscito a salutare un'ultima volta prima di andarmene, il cui nome ogni giorno che passa si radicata, imprime sempre più nella mia memoria nonostante sia da ormai oltre dieci anni che non ho più notizie di lei. La ragazza di cui sono ancora totalmente perso si chiama Valery Carrow e darei qualsiasi cosa, tutto quello che ho anche se poco pur di rivederla e stringerla di nuovo tra le mie braccia un'altra volta. Infatti anche se è passato veramente molto tempo ancora oggi spero con tutto il mio cuore che un giorno il destino ci riunirà e mi auguro che se ciò accadrà riuscirò -sempre se riesco a trovare il coraggio perché io a parole non sono mai stato molto bravo- finalmente a dirle quanto la amo, vorrei dirle quanto lei sia unica, speciale per me. Se non dovesse ricambiare il forte sentimento che provo per lei penso che ne resterei distrutto in eterno, ancora di più di quando ho lasciato Hogwarts per proteggerla lasciandola tuttavia sola e me ne pento ogni giorno per averlo fatto ma allo stesso tempo preferivo esser allontanato io piuttosto che lei e così non l'ho ascoltata e me ne sono andato.

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Dopo la mia espulsione per qualche anno dal 1914 al 1918, durante la Guerra dei Maghi ho servito sul Fronte Orientale in un programma del Ministero della Magia segreto per tenere a bada degli Ironbelly Ucraini, una tra le tante razze esistenti di Draghi. Ma alla fine il progetto venne cancellato e così sono stato assunto  dal Ministero nell'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche e poi ho passato altri 2 anni nell'Ufficio per il Ricollocamento degli Elfi Domestici prima di trasferirmi nuovamente alla Divisione Bestie, dove la mia conoscenza per gli animali magici mi ha garantito una serie di rapide promozioni spingendomi a diventare ciò che ho sognato per tutta la vita un Magizoologo, nonostante la mia famiglia non vedesse di buon occhio questa carriera. Per me lavorare in ufficio era una vera e propria agonia, era un'attività che non mi dilettava affatto.

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Nel 1918 Augustus Worme della Obscurus Book, una libreria di Diagon Alley mi commissionò la prima edizione di Animali Fantastici e Dove Trovarli. E in manto dipendente di basso grado del Ministero con un stipendio si sole 2 Falci alla settimana, io deciso di accettare la possibilità di guadagnare del denaro extra e così avere l'opportunità di passare le estati viaggiando per il mondo. Così ho visitato centinaia di Stati in tutti e 5 i Continenti facendo ricerche per il mio libro, osservando numerose Creature Magiche. Ho appresso le loro fantastiche abilità e guadagnato la loro fiducia. Ad un certo più in un mio viaggio ho anche incontrato un Obscuriale, in Sudan e sebbene l'ospite, ovvero il bambino in cui la forza risiedeva morì, io riuscì a contenere l'Obscurus all'interno della mia valigia che avevo magicamente espanso con l'incantesimo di Estensione Irriconoscibile, ADDUCO MAXIMA.

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Iniziai un lungo viaggio di un anno per documentare le Creature e i loro habitat naturali l'anno scorso 1925. Ho appena lasciato la Guinea Equatoriale.
Oggi, 6 Gennaio 1926 in questo preciso momento sono su una nave e sto per raggiungere la città di New York per una breve pausa per poi tornare alla mia ricerca che di certo tuttavia anche se questa sarà una sorta di vacanza non si fermerà. Di creature magiche se ne trovano ovunque e io devo riuscire a proteggerli prima che possano fare del male.

Sono seduto su una panchina mentre tutto gli altri passeggeri si affacciano alla balaustra dell'imbarcazione per ammirare la celebre Statua della Libertà, accanto a me la mia valigia di cuoio leggermente malandato marrone. Sul coperchio però poco dopo una delle levette a scatto si apre da sé, mi affrettò ad afferrarla e richiuderla, qualche mio animale vorrebbe tanto uscire ma non è possibile sarebbe troppo pericolo creerebbe scompiglio e soprattutto potrebbe farsi male sul serio, posso anche già capire di chi si tratti; metto il bagaglio sulle mie ginocchia mi chino "Dougal...non ti agitare, per favore. Non manca molto." lo rimprovero in modo dolce e sottovoce così che non mi senta nessuno. É una bella giornata limpida, nel cielo i gabbiani scendono in picchiata e alzando lo sguardo all'orizzonte avvisto la splendida e altrettanto famosa città di New York.

Poco dopo arriviamo in porto e mentre scendo la passerella della nave sento l'Ufficiale della Dogana gridare di continuo "Il prossimo!" deve controllare i bagagli della gente affinché non ci sia nulla di strano, mi metto in coda pure io, attorno a me centinaia di scrivanie presidiate da ufficiali americani dall'aria severa. Arriva il mio turno e l'ufficiale mi controlla il passaporto "Britannico, eh?" mi chiede "Si" rispondo io "Prima volta a New York?" mi chiede un'altra volta "Si" rispondo di nuovo. Indica la mia valigia "C'è del cibo lì dentro?" domanda "No" dico mettendomi la mano sul taschino "Bestie vive?" mi chiede la levetta della valigia scatta di nuovo, la richiudo immediatamente "Devo farla aggiustare....Ahm, no." mi giustifico e rispondendo alla domanda "Diamo un'occhiata." mi dice l'ufficiale guardandomi in modo sospetto. Metto la valigia sul tavolo fra me e lui è regolo un piccolo quadrante di ottone su *Babbanabile*, l'ispettore gira il bagaglio verso di se, lo apre e dentro trova pigiama, varie mappe, una sveglia, una lente di ingrandimento e la mia sciarpa di Tassorosso. Finalmente soddisfatto, richiude la valigia "Benvenuto a New York" declama sempre in modo serio "Grazie" rispondo io immediatamente, mi riprendo il passaporto e la valigia ed esco dalla dogana, felice di essermi liberato dal controllore.

Mentre cammino per la città anche se non ne sono completamente entusiasta, ripenso alla mia Valery e mi chiedo: Dove sarà? Che cosa starà facendo ora? ...una serie di domande mi attraversano la mente e così mi ritrovo davanti a una banca dove una signora sta parlando a gran voce su qualcosa che attira la mia attenzione mi avvicino per sbaglio sbatto contro un'altra ragazza con un Hot Dog in mano "Oh mi scusi" mi affretto a dire e mi fermo poco più avanti a lei ad ascoltare meglio, stanno discutendo sull'esistenza delle Streghe.

Lost on You ||Newt Scamander||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora