Lost on You ||Newt Scamander||

28. Ritorno alle Origini

NEWT'S pov
Mi alzo dal letto e affronto la dura realtà, Valery non è ancora tornata. E il peggio è che non posso fare a meno di pensare che forse sia colpa mia, anche se non ho idea di cosa le ho detto per farla andar via così, senza motivo, per quanto ne so. Prima di andare dagli altri decido di fare qualche ricerca sui vari libri che ho per vedere se effettivamente l'opzione che mi ha consigliato Val può andare per il nostro amico, così apro la mia valigia e mi ci infilo dentro per andare a trovare il volume che mi serve. lo cerco sfrenatamente per tutto il capanno degli attrezzi e dopo circa mezz'ora finalmente lo trovo, lo apro cercando in fretta la pagina che potrebbe servirmi. La trovo e leggendo in fretta capisco che gli effetti di questa pozione sono esattamente quelle che diceva la ragazza -non avevo dubbi che avesse ragione ma l'ha detto lei stessa di controllare. Convinto esco dalla valigia e poi dalla mia stanza prendendo al volo la piccola boccetta con la pozione Antilupo e vado in giardino dove i miei compagni si stanno allenando con Stefan. Appena li raggiungo e scorgo il ragazzo lupo tra tutti gli altri davanti a me, senza preavviso lo prendo per il braccio e lo porto in un angolo dove nessuno possa vederci <<Ehi Newt. Come va?>> mi chiede come se si riferisse di più al fatto che è scomparsa la mia ragazza che ha la pozione. Un attimo. Lui non sa che Valery è scappata o si?

Sorvolo e procedo con la ragione, tiro fuori la boccetta dalla tasca, gliela sventolo sotto il naso <<Ecco qua, la tua pozione Antilupo. Devi prenderla tutti i giorni per una settimana prima che sorga la luna piena, dovrebbe far diminuire il dolore.>> gli spiego mentre gliela metto nel palmo della mano, lui senza preavviso mi abbraccia <<Grazie, grazie e grazie. Non avete idea di quanto abbia bisogno di un aiuto in tutta questa situazione.>> risponde quasi commosso per poi staccarsi da me. Di niente.

Io senza aggiungere altro gli rivolgo un sorrisino per fargli capire che quando avrò bisogno basta che chiami e io ci sarò. Sarò felice di aiutarlo. D'altronde potrebbe essere interessante anche per me studiarlo non che io intenda usarlo come cavia da laboratorio ma un approfondimento sulla licantropia fa sempre bene data la sua rarità e il mistero che ne è attorno. Il giovane si mette la fiala nella tasca e insieme torniamo dal resto del gruppo che si sta ancora allenando tra duelli e nuovi incantesimi appena appresi. Mi aggiungo anch'io e decido di battermi con Tina dato che mi sembra molto brava e quindi un ottimo avversario per tenersi pronti nel caso ci sia veramente uno scontro. Per un po' nessuno parla quel certo punto però la mora dopo avermi lanciato l'incantesimo di disarmo <<Però, niente male Scamander!>> esclama compiaciuta quando rimando indietro con facilità <<Merito di Val. A Hogwarts mi aiutava sempre con gli incantesimi.>> rispondo tornando a  pensare alla ragazza di cui ancora non abbiamo notizie. Decido di fare una pausa e andare a parlare con Theseus <<Fratellino, come va? Novità su Val?>> mi chiede impaziente come se ci sperasse quasi più lui di me che tornasse, io sbuffo amareggiato <<Come vuoi che vada? Male. Di lei non si sa nulla.>> rispondo facendo qualche passo avanti indietro <<Sai, è strano che non sia ancora tornata. Prima finché dormivi le ho mandato una lettera chiedendole di arrivare al più presto gli ho anche detto di quando tu eri in pensiero per lei e...>> mi informa, ma si interrompe vedendo il mio sguardo confuso <<Le hai scritto, davvero?>> gli chiedo conferma -a quest'ora l'avrà già letta, il che vuol dire che presto tornerà qui da me...forse- fermandomi sul posto. Mi appoggia una mano sulla spalla <<Si, volevo aiutarti. Voi siete fatti per stare insieme.>> risponde con un piccolo sorriso al quale io non ribatto limitandomi a salutarlo con mano per poi rifugiarmi sul masso dove si era seduta lei mentre scriveva a Stefan qualche giorno fa.

Mi siedo portandomi le gambe al petto accerchiandole con le braccia, appoggio il mento su esse e guardò dritto davanti a me. Non so nemmeno io cosa stia guardando, probabilmente un punto impreciso all'orizzonte. La mia mente vaga e freccia veloce per chilometri, pensieri dolci e drammatici, pensieri cattivi e buoni..