32. Amore e Odio

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VALERY'S pov
Decido di non rispondere questa volta, per qualche motivo non ci riesco. Mi dispiace un po' per quel ragazzo, adesso che mi torna in mente. Forse nonostante il modo in cui si é comperato non era così male in fondo, avrei dovuto almeno provare a andarci d'accordo. Roux sorride malizioso per poi allontanarsi dandomi le spalle. Fa un cenno ai suoi compagni e capisco che il vice del mago oscuro é proprio lui. Devo ammettere che mi fa uno strano effetto, avrei detto che il suo braccio destro fosse la Rosier dato che presidiava insieme a lui la riunione al cimitero dei Lestrange l'ultima volta che ci siamo incrociati. A pensarci mi rendo conto che questo ruolo probabilmente, prima che il parigino si schierasse dalla loro parte, era ricoperto della signorina in verde alla quale non avrà certo fatto molto piacere. Per quanto ho visto non é una che si sottomette tanto facilmente o che si arrende prima di raggiungere il suo obiettivo. Dal modo in cui gli obbedisce però ne deduco che alla fine forse lui é migliore di lei, anche se non saprei dire sotto quale punto di vista. Mmm...deve fidarsi ciecamente di Lilian, Grindelwald, per affidargli il compito di comandare -quasi a bacchetta direi- gli altri componenti del gruppo. Ragazzi, amici, vi prego. Fate in fretta, qui la situazione sta per degenerare. Prego in silenzio sperando che qualcuno mi senta. I seguaci attaccano me e Stefan che come ha detto il loro capo siamo in netta minoranza. Loro sono come minimo almeno sette mentre noi siamo in due, statistica completamente scorretta, ma penso che nell'armata di Grindelwald dire questa parola sia all'ordine del giorno. Io e il berlinese cerchiamo di placarli in tutti i modi possibili peccato che sono davvero troppi per riuscire a domarli. Lui contro Abernathy e Grimmson, un ex impiegato del Ministero del Magia Britannico mi sembra; finché io tento di resistere alla prontezza di riflessi della signora Rosier. Ahh...ragazzi dove siete?!

Quanto vorrei questo momento tornare indietro e andare io personalmente avvisarli così un bel adesso saremo qui tutti insieme senza alcun problema o perlomeno non di numero. Invece come al solito la cosa sensata da fare mi si accede in ritardo quando ormai non si può più rimediare. Ahhh...che fastidio, quanto mi odio per questa mia costante. Mi odio, fino nel profondo. Non posso più continuare a mentire, nascondere tutto ai miei compagni e amici eppure non riesco a non farne a meno, vorrei tanto avere delle risposte alle domande mi vorticano in testa da mesi. Il problema è che, per quanto ne so non c'è nessuno al mondo che possa aiutarmi a trovarle, una certezza che mi spezza. Possibile che neanche una misera anima viva posso sapere come sono morti i miei genitori? Quanto vorrei che esistesse...almeno forse avrei sotto mano una piccola speranza da seguire, una possibilità per avere le risposte che cerco. A meno che non sia vero che io abbia una zia, magari lei potrebbe sapere qualcosa il bello però é trovarla... una cosa per niente semplice anche se sarebbe facile riconoscerla se la vedessi di fronte a me dato che dalla foto che ho trovato a casa era molto simile a mio padre. Scaccio via questi pensieri mi concentro sulla battaglia non devo perdere la ragione proprio adesso, continuando a combattere contro Vinda che non sembra avere l'intenzione di lasciarmi in pace nemmeno per un secondo -non che mi aspettassi il contrario, dopo tutto- mentre  il signor Roux al momento si é volatilizzato nel nulla. Poi però...

NEWT'S pov
Ci riuniamo tutti in salotto, sono arrivati appena arrivati anche il mago di stirpe reale accompagnato dalla circense. Faccio un passo avanti <<Dobbiamo andare ad aiutarli.>> dico per convincere i miei compagni che é la cosa giusta da fare. Siamo qui da minimo dieci minuti a discutere, andare o non andare. In tutta risposta il signor Kama viene verso di me <<E perché dovremmo? Siamo certi che sia la verità?>> ribatte con un espressione cupa e che sostiene a pieno il suo disappunto <<Non prendertela Newt, ma non mi sembra molto veritiero come messaggio.>> interviene titubante l'Auror americana -cosa le prende? Adesso ce l'ha anche con me?- che un attimo dopo sembra pentirsi di quello che ha appena detto come se in fondo sa che l'amica non scherzerebbe su una cosa tanto serio. Conto mentalmente per cercare di calmarmi <<Beh come volete, io vado. Tu, Theseus, vieni?>> annuncio rivolgendomi a mio fratello in seguito, il quale senza proferire una parola si stacca dalla parete a cui era appoggiato e mi affianca. Lo prendo come un si, mi dirigo all'uscita per raggiungere Valery e Stefan che al momento staranno pregando il cielo, sperando in un aiuto. Sono appena uscito quando una mano mi afferra il braccio <<Aspettate, vengo anch'io.>> decide la mora, che ora si trova proprio dietro di noi staccandosi da me <<Ho detto agli altri di aspettare il mio segnale, per entrare in gioco. Se ci sarà bisogno lancerò delle scintille rosse con la bacchetta.>> ci informa seriamente  <<E poi...devo scusami con Val.>> aggiunge tristemente. Annuisco compiaciuto da quello che ha detto. Quindi, tutti insieme ci addentriamo tra gli alberi per raggiungere il centro della foresta, con l'incantesimo di tracciamento appena effettuato da Tina abbiamo scoperto che sono andati per di là.

Lost on You ||Newt Scamander||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora