9. L'Articolo di Giornale

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NEWT'S pov
È passato un anno da quando ho lasciato la città di New York. Qualche mese fa però sono tornato da Valery per consegnarle la sua copia del mio libro appena pubblicato. Ne era felicissima. Mi disse anche che lo avrebbe iniziato immediatamente e questo mi fece molto piacere. Ho avuto una conferma, la passione che ci accumuna dentro di lei non è affatto cambiata, anzi. Oserei dire che sia cresciuta. In questi giorni sui giornali corre la notizia della fuga a bordo di una carrozza trainata da dei Thestral di Grindelwald dalla sua cella di detenzione al MACUSA, il Ministero della Magia Americano. Temo per Val, potrebbe essere in pericolo anche se...essendo una Purosangue non dovrebbe perché quel mago oscuro vuole sterminare più che altro i Babbani. Nella sua ottica, significherebbe permettere ai maghi di prendere il sopravvento, il posto che ci spetta. Ha un solo obiettivo: <PER UN BENE SUPERIORE>.

Ora sono al Ministero della Magia di Londra, sono seduto da solo in una tetra sala d'attesa e guarda il vuoto. Poco dopo sento qualcosa tirarmi il polso, guardo in basso e vedo che Pickett dondola appeso a un filo che pende dal polsino del mio cappotto, il filamento si rompe e il mio amico cade mentre il mio bottone che era attaccato al filo rotola lungo il corridoio. Per un istante restiamo entrambi a guardarlo poi partiamo all'inseguimento e io arrivo per primo, mi chino per raccoglierlo e mi ritrovo davanti i piedi di una donna porta le scarpe col tacco «Sono pronti, Newt.» mi dice io in fretta mi rialzo e sono faccia a faccia con l'ultima persona che avrei voluto incontrare, Leta Lestrange che mi sorride. A scuola aveva una cotta per me però io l'ho sempre respinta ora che ci penso fatalità ci provava con me sempre quando non c'era Valery e per fortuna altrimenti chissà cosa avrebbe pensato la riccia, io in realtà però volevo solamente lei. Infilo nella tasca Pickett e il bottone. Che sorpresa vederla «Leta, tu che ci fai qui?» le chiedo gentilmente «Theseus ha ritenuto giusto che entrassi nella famiglia del Ministero.» spiega sinteticamente «Ha davvero usato le parole "Famiglia del Ministero"? Tipico di mio fratello.» lei fa una piccola risata e ci allontaniamo lungo il corridoio, non vorrei assolutamente essere in sua compagnia adesso, troppa tensione. Poi prende di nuovo la parola «Theseus è dispiaciuto che tu non venga mai a cena. E te l'abbiamo chiesto spesso.» mi informa, peccato che a me non interessi più di tanto «Beh ho avuto da fare.» rispondo neutro «È tuo fratello, Newt. Gli piace la tua compagnia e anche a me.» afferma e io per un momento sono felice che non ci sia anche Val altrimenti chissà che fraintendimento ne verrebbe fuori.

Vedo Pickett arrampicarsi sul bavero e così gli apro il taschino del soprabito «Su, salta dentro.» gli dico e lui si accomoda nella tasca «Perché le creature strane ti amano tanto?» mi chiede poi la donna accanto a me «Non ci sono creature strane.» preciso immediatamente «Solo persone miopi.» poi affermiamo all'unisono e sinceramente preferivo di gran lungo quando era la sua vecchia amica a completarmi le frasi poi sorride e io anche di rimando ma solo per non offenderla «Quanto ti hanno tenuto in castigo per averlo detto a Prendergast?» chiede, egli era uno dei nostri insegnanti, non ci andavo molto d'accordo «Non lo so credo un mese, quella volta.» rispondo pensieroso «E Valery gli ha messo una Caccabomba sulla cattedra per raggiungerti in punizione. Te lo ricordi?» dice, altro che se me lo ricordo «Si certo.» rispondo con la mente che vaga. Come potrei dimenticarlo, è stata una delle tante volte da quando ci siamo conosciuti che ha cercato di "salvarmi" dai disastri che combinavo a scuola, mi fa male ora però sentire il suo nome dopo averla abbandonata un'altra volta, specie perché adesso sono qua con Leta invece che con lei. A volte sono proprio un codardo e mi odio per questo. Dopo un attimo di silenzio, Leta ricomincia a parlare «Ma...tu non hai più avuto notizie da lei?» mi chiede e io non so cosa risponderle «No.» dico anche se in realtà qualcosa so ovvero che è diventata un Auror a tutti gli effetti, sono molto contento per lei, se lo merita e poi è sempre stato il lavoro dei suoi sogni. «Sai a volte ci penso, eravamo molto amiche a Hogwarts, ma poi dopo scuola non l'ho più sentita. Se n'è andata?» dice ponendomi un'altra domanda sempre continuando a camminare per il corridoio «Si ora vive a New York.» rispondo io con voce malinconica «Che ti succede?» mi chiede notando il mio leggero turbamento «Niente...non ti preoccupare.» rispondo io per non allarmarla inutilmente «Va bene.» conviene alla fine. Arriviamo davanti a una doppia porta dall'aria ufficiale e minacciosa che dà su una sala per le riunioni, da questa esce mio fratello: Theseus.

Lost on You ||Newt Scamander||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora