"Hoseok, che ti prende? Sei pensieroso da quando ti siam venuti a prendere. Ti è successo qualcosa?" domandò Seokjin guardandolo.
I ragazzi erano ormai pronti per andare alla serata. Infatti, Seokjin era alla guida, Hoseok era seduto al posto del passeggiero e Namjoon e Yoongi dietro di loro. Mancava solo Jungkook, che proprio in quel momento stavano andando a prendere.
"Avete presente quello che ho detto ieri sera al pub a Jungkook? Sono contento che stamattina sia andato presto in accademia per allenarsi, ma c'è qualcosa che non quadra, c'è qualcosa che mi sfugge..." Hoseok si mise una mano sul mento, pensando.
"In che senso?" lo guardò Namjoon. "Spiegati meglio."
"Quando sono andato a controllare come stessero andando le prove tra quei due, sono rimasto stupito nel vedere come la situazione fosse cambiata drasticamente, ma non in modo positivo. Non voglio darvi falsi allarmi ma..." sospirò.
"Ma...cazzo Hoseok stiamo per arrivare a casa di Jungkook." disse Seokjin guardando la strada. "Sputa il rospo."
"Mi è sembrato ci fosse una tensione sessuale tra loro due. Andava comunque tutto male, non riuscivano ad essere coordinati o cose così ma si ghignavano a vicenda, si squadravano dalla testa ai piedi, Jungkook si leccava spesso le labbra e appena lo faceva Jimin spostava lo sguardo"
"Non credo alle mie orecchie" scosse la testa Yoongi.
Namjoon invece era a bocca aperta e con gli occhi sgranati. "è-è solo una coincidenza, non so, forse hai visto male tu..."
"Jimin è fidanzato poi... Io lo avevo detto che non era completamente etero, il mio gay radar non sbaglia mai." ridacchiò il più grande.
"Hoseok, secondo me il balletto sta dando alla testa anche a te." scosse la testa Namjoon. "è impossibile quello che dici."
Seokjin parcheggiò di fronte casa di Jungkook. "Io ti credo." disse poi guardandolo.
"Eccolo." lo guardò Yoongi attraverso il finestrino della macchina.
Hoseok si girò a guardare Namjoon. "Se non ci credi guardali con i tuoi stessi occhi stasera" sussurrò, dopodiché si girò velocemente, dal momento in cui entrò Jungkook nella macchina.
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"Jimin, che c'è? Ti vedo pensieroso..." lo guardò la sua fidanzata prendendo un sorso del suo drink alla pesca.
Erano tutti arrivati alla serata. Avevano prenotato un tavolo poco prima di arrivare, si trovava leggermente in rilievo rispetto alla sala da ballo. Il posto era composto da due divanetti bianchi in pelle, abbastanza spaziosi e due tavolini neri, stracolmi di bottiglie d'alcol.
Il biondo si girò a guardarla. "Niente, pensavo alle pochissime ore di sonno che farò stanotte" ridacchiò. "Sai che la mattina mi sveglio prestissimo." mentii. In realtà pensava a quello che aveva fatto quella mattina. Si sentiva tremendamente in colpa. Non si erano scambiati neanche un parola lui e il corvino dopo quella mattinata, anche durante le prove pomeridiane erano stati tutto il tempo in silenzio, si parlavano solo tramite il linguaggio del corpo, che diceva solamente una cosa.
Pensò inoltre che era stato un errore provocare così Jungkook, all'inizio pensava che, dopo avergli fatto fare quella figuraccia avrebbe smesso di stargli così vicino ma, si era rivelato l'effetto contrario. Era nervoso per quella serata, il corvino si era seduto proprio di fonte a lui. Deglutì la sua stessa saliva per poi portarsi il suo drink alle labbra, girandosi a guardare il suo migliore amico. Taehyung aveva notato qualcosa di strano quella mattina e Jimin lo aveva capito, gli aveva chiesto anche, da bravissimo stronzo quale era, cosa avessero provato di bello insieme.

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Black Swan. (Jikook)
FanfictionIl lago dei cigni è una storia d'amore, tradimento e trionfo del bene sul male, pieno di romanticismo e bellezza. Il balletto del XIX secolo è anche un confronto tra purezza del cigno bianco e oscurità del cigno nero. L'accademia di Seoul, che nasco...