I passi di Jimin erano lenti, decisi, attenti. Si aggirava nel corridoio del primo piano mentre i suoi occhi guizzavano da una parte all'altra. Quasi tutti gli studenti erano andati via, dal momento in cui le lezioni di quella giornata erano terminate.
Gli altri camminavano dalla parte opposta alla sua, diretti all'uscita. Chi da solo, chi parlucchiava con i loro amici.
Le sue dita tremavano leggermente mentre con nervosismo scrutava il viso di tutti. Aveva paura e non riusciva a nasconderlo del tutto.
Si infilò le mani nelle tasche della giacca nera.
Si doveva calmare, Jungkook era nascosto dietro di lui. Lo avrebbe protetto, glielo aveva promesso. Ognuno di loro portava un auricolare all'orecchio, così potevano aggiornarsi e sentirsi a vicenda."Jimin, va a prendere qualcosa alle macchinette automatiche, devi mostrarti più spensierato che mai." Non solo Jungkook, ma quasi tutti erano nascosti per osservare il biondo. Namjoon per il momento teneva a capo il piano.
Minho e Hyunjin seguivano tutto dal secondo piano attraverso il pc collegato tramite Wi-Fi con gli auricolari.Il biondo cercò con lo sguardo il distributore e non appena lo vide ci andò incontro.
"No! Aspetta Jimin, non lì-"
"Cosa ci fa qui a quest'ora il primo ballerino?" il ragazzo ghignò passandosi una mano tra i capelli. A causa della sua voce, il biondo non riuscì a sentire cosa gli disse Namjoon. Sgranò gli occhi. I suoi lineamenti inconfondibili gli fecero pressare le labbra. Secondo lui Chan era anche un bel ragazzo, ma il suo stare dalla parte sbagliata gli faceva perdere i punti.
"Dovresti riposarti per domani, non pensi? E poi è strano vederti da solo, di solito c'è quel mezzo pazzo a girarti intorno." ridacchiò guardando dall'alto Jimin.
"Lo ammazzo a questo coglione."
"Sta calmo Jungkook, è solo Chan, a lui piace solo parlare."
Jimin sospirò sentendo Yoongi e Jungkook parlare all'auricolare. Alzò lo sguardo verso il suo interlocutore e gli sorrise leggermente. "Già..." si guardò intorno. Era a disagio nel rimanere da solo con lui.
"Perfetto, no? Così posso offrirti un caffè in santa pace. Sai, se avessi conosciuto me prima sono sicuro che ti saresti innamorato di me." il più grande si passò la lingua tra le labbra. Mise una mano sulla spalla del più piccolo, non smettendo di guardare le sue labbra.
"Seh certo, Jimin prendilo a pugni e liberiamoci di questo qua."
Il più piccolo ignorò le parole del suo fidanzato e ridacchiò nervosamente alle parole di Chan. "Non dovresti parlare così con me, ti devo ricordare la posizione in cui mi trovo?" In realtà, a questo punto, Jimin ci sarebbe stato al gioco volentieri dal momento in cui era sicuro che gli avrebbe dato qualche informazione in più. Sbatté più volte le ciglia, regalandogli un altro sorriso.
"Mi ricordo perfettamente la tua posizione, ma intanto, se me ne vuoi mostrare altre..." poggiò la schiena al muro, permettendosi poi di squadrare Jimin dalla testa ai piedi.
"Che cazzo mi tocca sentire, povero Jimin." Taehyung accennò una piccola risata.
"A me lo dici? Che sono il suo fottuto fidanzato?! Se lo becco davanti gli faccio vedere io in che posizioni gli metto le mani addosso"
Jimin rise, sia per l'audacia di Chan nel dire una cosa del genere e sia per quello che stava ascoltando nei suoi auricolari. Sentire Jungkook perdere le staffe in quel modo era sempre divertente per lui. "Senti, mi accompagni in prima classe? Devo sistemare degli affari prima di andare via."
"Certo, stavo andando proprio lì anche io. Posso mai dire di no al rappresentante di prima classe?" ammiccò al biondo. "Andiamo su."
"Vedete come è diverso il modo in cui lo trattano quando è da solo? Incredibile..." Hoseok, così come gli altri, era sconvolto nel sentire quella conversazione.
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Black Swan. (Jikook)
Fiksi PenggemarIl lago dei cigni è una storia d'amore, tradimento e trionfo del bene sul male, pieno di romanticismo e bellezza. Il balletto del XIX secolo è anche un confronto tra purezza del cigno bianco e oscurità del cigno nero. L'accademia di Seoul, che nasco...