Protezione.

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'Cosa mi nascondi Jimin?' pensò Jungkook.
Il ragazzo, dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno, inserì la chiave nella serratura della porta della prima classe.
Quando fece quella domanda al biondo lo sentì irrigidirsi tra le sue braccia. C'era qualcosa che non gli tornava. Stava iniziando a dubitare del suo fidanzato. 
Sgranò gli occhi quando provò a girare la chiave ma era del tutto bloccata. Qualcuno aveva cambiato la serratura. Il corvino sospirò. Il responsabile non voleva sicuramente che lui e i suoi amici entrassero all'interno della prima classe. O forse nessuno aveva la nuova chiave? Ma come faceva a scoprirlo? Non poteva farne parola con gli altri. Tuttavia, gli venne un'idea. Lui era stato abbastanza tempo a stretto contatto con gli elementi più pericolosi della prima classe, tanto da saper qualche trucchetto per attirarli a sé senza farsi scoprire. 

Camminò per il corridoio e si nascose dietro una colonna. Per attirare qualcuno della prima classe e capire se loro avessero o meno la nuova chiave doveva rendersi visibile tramite il suo cellulare. Accese il dispositivo e dopodiché mise la modalità anonima, così sui monitor degli altri risultasse uno sconosciuto.

Adesso doveva solo aspettare che qualcuno arrivasse. Pregava con tutto sé stesso che Jimin ne fosse fuori, ma invano. Troppi punti collegavano a lui. Se solo quel giorno non avesse fatto di testa sua e andare da Jieun da solo... Non aveva delle prove, ma come si doveva comportare con lui adesso? Inoltre Jimin in quel momento era molto sensibile e fragile, stava passando un momento di transizione e, forse i suoi comportamenti derivavano proprio da questo.

Quando il corvino sentii dei passi si mordicchiò il labbro. Temeva sul serio che qualcuno potesse scoprirlo.

"L'intensità di interazione deriva proprio da qui vicino. Proviamo a controllare all'interno della sala." disse uno dei due ragazzi mentre sbloccava la porta con una nuova chiave.

"Mi sembra impossibile che qualcuno abbia già la nuova chiave, faremmo meglio a controllare qui in giro." disse l'altro.

Jungkook sbirciò da dietro la colonna. 'Lo sapevo.' pensò. 'Hanno la nuova chiave. Quindi c'è ancora qualcuno a capo di tutto questo. E probabilmente questo nuovo capo non vuole che io sappia di lui.' 

"No, controlliamo prima dentro. Le informazioni sono tutte lì, non ci interessa se è fuori di qui."

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Erano le otto del mattino e Jimin aveva già iniziato le sue prove. Le sue parti da solista erano decisamente fondamentali e dovevano essere perfette nei mini dettagli. Anche se, quella mattina i suoi pensieri erano altrove. 
Finalmente aveva confermato la sua relazione con Jungkook ma non riusciva ad essere del tutto sereno. La domanda del corvino su Jieun continuava ad amplificarsi nella testa. Cosa lo aveva spinto a fargli quella domanda? Aveva saputo qualcosa? Aveva interpellato nuovamente Minho? E se si stesse facendo quei problemi solo inutilmente? Magari aveva chiesto per curiosità... No. Impossibile. Ormai in quell'accademia non esistevano più né la curiosità e né le coincidenze. Le cose lì venivano fatte per una motivazione specifica. 

Iniziò a ballare lasciandosi trasportare dalla musica. Chiuse gli occhi per avere una maggiore concentrazione. 

Perché tutti non potevano chiudere con quella storia della prima classe e continuare a far lo spettacolo normalmente? C'era qualcosa in sospeso? Che Jungkook stesse complottando qualcosa contro di lui per riuscire a scoprirlo?
Jimin si bloccò sul posto, sorpreso dai suoi stessi pensieri. Scosse la testa. Non poteva dubitare di Jungkook, non più. Gli aveva dimostrato più volta che poteva fidarsi ciecamente di lui.

"Posso?" Il biondo si girò udendo quella voce. Non si era reso conto che proprio il suo fidanzato era entrato in quel momento nella sala prove.

"Certo." gli sorrise leggermente. "Non ti avevo sentito..." 

Black Swan. (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora