"Pensi se la siano bevuta?" domandò Jungkook guardando Jimin, mentre mischiava con la sua cannuccia il suo cocktail.
Dopo il servizio fotografico, che era finito abbastanza tardi, Jimin e Jungkook erano direttamente usciti insieme, per il loro appuntamento.
Dal momento in cui abitavano insieme, Taehyung chiese al suo migliore amico se gli andasse bene ordinare il cibo d'asporto per cenare, ma il biondo gli rifilò la scusa dicendogli che sarebbe dovuto andare da un suo amico che, per ironia della sorte, abitava proprio accanto a Jungkook. Ed ecco la giustificazione del loro andarsene insieme. Al che, Taehyung inarcò un sopracciglio annuendo."Sì, dai" Jimin prese un sorso dal suo calice di vino. "Se gli avessimo detto la verità avrebbero iniziato a fare tantissime domande, e sinceramente non mi andava di rispondere."
"Non so, non penso ci abbiano creduto." prese un sorso il corvino. "Comunque, l'importante è che non abbiano fatto domande, no?"
Intanto, a casa di Taehyung e Jimin.
"Scommettiamo allora. Vi pago il caffè." Seokjin sbattette una mano sul tavolo. "Chi cazzo ci crederebbe mai ad una cosa del genere? Pensano che siamo nati ieri?"
Taehyung rise guardando il suo amico. "Io non scommetto niente, la penso esattamente come te."
"Oh andiamo, perché dovete pensare sempre a male? Magari doveva andare davvero da un suo amico." Namjoon annuì. "Siete dei pettegoli."
"Uno, tu sei troppo ingenuo. Due, sei un pettegolo anche tu se ne stai parlando qui con noi." incrociò una gamba sull'altra il più grande. "Quelli sono ad un appuntamento romantico. Ho visto con i miei occhi Jimin fare il geloso con Jieun."
"Davvero?" sgranò gli occhi il moro. "Jimin di solito non fa mai la parte del geloso."
"Beh, ti assicuro che era palese." annuì.
"Scommettiamo." gli porse la mano Namjoon.
Seokjin gliela strinse. "Affare fatto."
Tornando all'appuntamento.
I due ragazzi erano seduti uno di fronte all'altro. Il bar era stracolmo di ragazzi, loro coetanei.
Le luci colorate sparse in tutte il locale davano un'atmosfera retrò e giovanile all'interno della sala."Non pensavo fossi così, sinceramente." disse il corvino ad un tratto guardando il ragazzo di fronte a sé.
"Di cosa parli?" domandò il biondo.
"Stamattina, con Jieun." prese un altro sorso dal suo drink, continuando a guardare Jimin. "All'apparenza sei in un modo e più passa il tempo e più scopro cose nuove."
Il più piccolo gli sorrise. "Beh, non è bello così?"
"A dir la verità è meraviglioso, mi fa venir voglia di conoscerti ancor più a fondo." Jungkook si mordicchiò il labbro inferiore. Le sue parole uscirono dalle sue labbra con un tono più scuro del solito.
Jimin continuò a sorridere, ma in realtà dentro di lui voleva morire. Jungkook diceva alcune cose senza preavviso, senza esitazioni e senza filtri. Proprio per quello era nervoso per l'appuntamento. Poteva essere orgoglioso e testardo quando si trattava degli altri, ma con il corvino gli risultava difficile. Cadeva ai suoi piedi come niente. Non avrebbe mai permesso a nessuno di entrare in doccia con lui, eppure Jungkook ci aveva messo giusto qualche secondo. Gli aveva messo le mani sui fianchi e sulla schiena nuda, gli aveva toccato il sedere e aveva poggiato il bacino su quest'ultimo. Avevano avuto dei contatti così intimi, il corvino gli aveva riservato delle parole solo per lui, degli sguardi dedicati solo a lui, ed era proprio in quel modo che lo stava facendo cadere ai suoi piedi, completamente.
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Black Swan. (Jikook)
ФанфикIl lago dei cigni è una storia d'amore, tradimento e trionfo del bene sul male, pieno di romanticismo e bellezza. Il balletto del XIX secolo è anche un confronto tra purezza del cigno bianco e oscurità del cigno nero. L'accademia di Seoul, che nasco...