Baci.

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Quel ristorante era fin troppo elegante per Jimin. I suoi occhi scorrevano velocemente sull'elenco di primi piatti del menù. Costavano tutti un occhio della testa e probabilmente quelle cose così raffinate neanche gli sarebbero piaciute. 
Abbassò di poco il menù dal suo viso guardando Jungkook di fronte a sé. Sembrava abbastanza tranquillo mentre leggeva attentamente. 
Lo sguardo del biondo si spostò poi sul suo petto: il corvino sopra la sua camicia nera aveva attaccato una spilla argento. Guardandola attentamente era di yves saint laurent.
Jimin era decisamente a disagio in tutta quella situazione. Aveva solo ventuno anni e un appuntamento così elegante e sofisticato non era proprio nelle sue corde. Ma il suo fidanzato sembrava avesse organizzato tutto nei minimi dettagli e non voleva rovinargli i piani. 
Adesso che ci pensava, era così che si era sentito Taehyung quella sera non dicendogli le cose come stavano? Probabilmente anche Jungkook avrebbe preteso la verità, ma è diverso parlare quando poi quelle sensazioni sei proprio tu a provarle. 

"Allora, hai già deciso cosa ordinare?" domandò il corvino alzando gli occhi verso di lui. 

"Prenderò quello che ordini tu." rispose, chiudendo il suo menù e poggiandolo sulla tovaglia bianca. Si concentrò poi sulle posate, che a parer suo erano un po' troppe per una semplice portata.

Prima che Jungkook potesse dire qualcosa, si avvicinò a loro un cameriere giovane. Portava una giacca bianca, con lo stemma in oro del ristorante e un pantalone nero. "Signori, avete già deciso?" domandò con eleganza ed educazione.

Il corvino guardò prima il suo fidanzato e poi il ragazzo di fronte a loro. Ordinò due porzioni di carne con dei contorni da dividere. 
"Da bere invece per ora può portarci il Dom Pérignon."

"Quello in edizione limitata del 2006?" domandò il ragazzo digitando gli ordini sul suo tablet.

"Sì." Jungkook chiuse il menù, poggiandolo sul tavolo. 

Jimin, spinto dalla curiosità, aprì nuovamente la lista e controllò. Fece scorrere i suoi occhi sulla lista delle bottiglie e sgranò gli occhi vedendo che quello champagne costasse seicento. 
Spostò lo guardo sul cameriere "No, ci porti l'acqua, per favore." si affrettò a dire.

Jungkook corrugò le sopracciglia guardando.

"Naturale o minerale?" Domandò il ragazzo.

"Natural-"

"Ci porti lo champagne per favore." Lo interruppe Jungkook continuando a guardare il suo fidanzato. Si infastidì sentendo quelle parole.

Il cameriere, scocciato, sospirò. "Porto entrambi?"

"No, solo l'acqua." Jimin continuò a guardare il ragazzo.

"Senta, ordiamo tra un po', ci dia qualche altro minuto." Il corvino sospirò.
Non appena il cameriere si allontanò prese nuovamente parola.
"Ti ha dato di volta il cervello?"

"Dovrei dirlo io a te, ti pare? Quel coso costa troppo. Non ho così tanti soldi da spendere." incrociò le braccia al petto Jimin. "Trecento a testa solo per quello stupido champagne" Distolse lo sguardo dal suo fidanzato, guardando gli altri tavoli. Sia donne che uomini erano vestiti elegantemente. Il suono del pianoforte, suonato dal vivo, rendeva il tutto ancor più elegante e aristocratico.

"Jimin, ti ho portato in questo posto perché era scontato che pagassi io. Quel cameriere ci ha preso per due pazzi."

"Scordatelo, non ho intenzione di farmi pagare la cena da qualcuno." Jimin faceva parte di una famiglia normalissima dal punto di vista economico, ma non avrebbe mai permesso che qualcuno pagasse per lui.

"Sono il tuo fidanzato, posso offrirti la cena? Voglio offrirla io, che problema c'è?" Jungkook non voleva assolutamente che Jimin pensasse che stesse pagandolo solamente perché oggettivamente lui avesse molti più soldi. Semplicemente gli avrebbe offerto la cena per piacere.

Black Swan. (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora