Sia Taehyung che Jungkook, avendo due caratteri completamente diversi, reagirono altrettanto diversamente a quella situazione.
Il corvino era tornato chiuso in sé stesso e per questo i suoi amici si preoccuparono per lui.
Il moro invece si prese le responsabilità delle sue azioni. Certo, ci stava male, ma più che rimuginarci sopra avrebbe trovato un modo per rimediare.Jimin, prima di iniziare le prove, era uscito in giardino con Hyunjin. Si accese una sigaretta, guardando poi dritto davanti a sé. L'amico lo guardò attentamente. Non sapeva fumasse.
"Da quanto è che fumi? Non lo sapevo."
"Non fumo in realtà. Sarebbe un suicidio per i ballerini." rispose velocemente. Si aspettava una domanda del genere. "Lo faccio quando mi odio particolarmente."
Hyunjin rimase in silenzio, rimanendo accanto a lui. Si mise le mani in tasca e guardò le foglie degli alberi ondeggiare a causa del leggero venticello.
"Incredibile come le cose cambino in poco tempo." ripeté quelle parole ad alta voce. Proprio il giorno prima gliele disse a Woobin, con un significato positivo però.
"Ho incontrato Jungkook oggi, è distrutto."
"Che si fotta." fece un altro tiro alla sua sigaretta. Mentii. Quella mattina lo intravide anche lui in corridoio e si rese conto con i suoi stessi occhi in che condizioni fosse.
Era arrabbiato con entrambi, non capiva il motivo per cui gli avessero mentito.
Ma questa volta non avrebbe ceduto tanto facilmente. Anche se già sentiva la mancanza dei due.Hyunjin sospirò sentendo le parole del suo amico.
Jimin, una volta finita, buttò via la sigaretta per poi rientrare, seguito dall'altro.--------
"Sai, sono contento che tu mi abbia scelto come tuo principe. Darò il meglio di me stesso e chissà, questo spettacolo potrebbe rivelarsi galeotto tra noi due." ridacchiò Taemin mettendo un braccio intorno alle spalle di Jimin.
Jungkook guardò la scena da lontano, serrando la mascella. Taemin, il ragazzo che più non riusciva a sopportare. Se qualcuno gli avesse chiesto una classifica delle persone più odiose sicuramente avrebbe messo lui al primo posto. Non perdeva occasione per provarci con il suo Jimin, fin dal primo momento in cui lo aveva visto.
Jimin accennò un finto sorriso al ragazzo. Lo aveva scelto giusto per dare una bella lezione a Jungkook, non perché gli fregasse veramente qualcosa di lui.
"Toglili le mani di dosso." disse il corvino avvicinandosi a loro. I suoi occhi neri erano fissi su Taemin. Sembravano vuoti, inespressivi.
Jimin lo guardò senza dire una parola.
Il più grande tra tutti ghignò vedendo il ragazzo davanti a sé. "Sta calmo principino." tolse il braccio dalle spalle di Jimin, per poi alzare le mani in segno di resa. A dir la verità quello sguardo glaciale che, Taemin aveva sempre odiato, gli fece tanta paura. Temeva che non togliendo la mano gli sarebbe arrivato un punto talmente forte da poterlo infortunare.
Jungkook guardò velocemente con la coda dell'occhio il biondo, per poi allontanarsi nuovamente da loro.
Yoongi rimase senza parole nel guardare quella scena. Seguì il corvino con lo sguardo per poi avvicinarsi a lui. "Come va?"
L'altro si sedette sulla panchina incrociando poi le braccia al petto. Non rispose alla domanda del suo amico, guardò semplicemente il pavimento.
"Non puoi trattarti così." continuò il più grande tra i due.
Ancora nessuna risposta.
"Mi sembra che la tua felicità dipendesse da lui. Ma veramente?!"
"Sì." finalmente rispose. Sussurrò. Yoongi fece difficoltà ad ascoltarlo.
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Black Swan. (Jikook)
FanfictionIl lago dei cigni è una storia d'amore, tradimento e trionfo del bene sul male, pieno di romanticismo e bellezza. Il balletto del XIX secolo è anche un confronto tra purezza del cigno bianco e oscurità del cigno nero. L'accademia di Seoul, che nasco...