Lacrime.

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"Qualche mese fa mi sono laureato alla scuola per attori. In questo capo è abbastanza complicato riuscire ad immettersi nel giro così facilmente, tranne se non hai conoscenze o cose così." Woobin prese un sorso del suo drink, continuando poi a parlare. "Così intanto ho trovato qualche lavoretto, ad esempio il barista. Quando poi ho saputo che la presentatrice precedente aveva gettato la spugna mi sono subito candidato. Temevo non mi prendessero per la mia scarsa esperienza nel settore, ma a quanto pare gli ho convinti." sorrise a Jimin che intanto era seduto di fronte a lui.

"Sono davvero contento per te. Questo spettacolo si sta rivelando un'opportunità per tutti" ridacchiò il biondo portandosi alle labbra il bicchiere e berne il contenuto.

"Cosa succede all'interno dell'accademia? I miei colleghi mi hanno detto che si tratta di ricconi viziati che non sanno stare al loro posto, è davvero così?"

Jimin sembrò pensarci per poi annuire. "Sì, è così. Più scali la gerarchia e più ti fanno impazzire." rispose.

"A questo punto conviene rimanere in basso." fece spallucce guardandolo.

"In basso vali meno di zero."

"Allora le voci son vere. Però la gente non può far a meno di iscriversi. Stiamo parlando di un'accademia prestigiosa, tutti i grandi del ballo hanno frequentato questo istituto."

Jimin rimase poi in silenzio. Non era letteralmente in posizione di parlare.

Woobin quando percepì lo sguardo del biondo essersi fatto più serio decise di cambiare argomento. Pensò che probabilmente neanche lui si trovasse benissimo in quella accademia. E quel "impazzire" poteva benissimo essere un riassunto autobiografico, dal momento in cui sapeva che facesse parte dei posti più alti.

"Ti basta solamente non essere d'intralcio nei piani e andrà tutto bene." riprese parola il biondo. "Può suonare come una minaccia, lo so e me ne scuso, ma qui sembra davvero così. Certe volte è meglio prevenire che curare."

"Certo, posso capirlo." rispose il ragazzo, rimanendo perplesso. "Non voglio cacciarmi in nessun guaio, soprattutto dopo che ho ricevuto un lavoro così importante per me. In tal caso, se ho un dubbio o accade qualcosa di strano mi riferirò a te. Posso fidarmi, vero?"

"Ad occhi chiusi." gli sorrise Jimin.

"Cambiando argomento, ho riconosciuto anche l'altro ragazzo. Tu mi dicesti che era un coglione, no?" ridacchiò.

Jimin sorrise leggermente. "Adesso è il mio fidanzato. Strano come cambino le cose in poco tempo, giusto?"

"Giusto. Siete carini insieme." gli sorrise. 

"Grazie." ricambiò il sorriso prendendo poi il suo cellulare, dal momento in cui iniziò a vibrare. Lesse velocemente le notifiche di attivazione e l'aggancio ad alcuni dispositivi entrati in prima classe e sospirò. 
"Woobin, devo proprio scappare adesso. Ci becchiamo in giro."

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Jungkook inserì la sua chiave nella serratura sotto lo sguardo attento di Taehyung.
"è bloccata." sussurrò girandosi a guardarlo. Non che per lui fosse una novità.

"Cosa? In che senso?" sgranò gli occhi il moro. 

"Nell'unico senso possibile." Il corvino stava iniziando ad innervosirsi. Sicuramente adesso i sospetti si sarebbero amplificati ancor di più.

"Mi dispiace, ma non puoi entrare." intervenne Lisa guardandoli, mentre si avvicinava con le braccia incrociate. "Tanto meno con uno di seconda classe."

Taehyung si girò a guardarla. "Jungkook fa parte della prima classe, perché la sua chiave non funziona?"

A quella domanda il corvino sospirò passandosi una mano tra i capelli.

Black Swan. (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora