"Dov'è Jungkook?" domandò Hoseok guardando gli altri. Il corvino ormai era in ritardo di un'ora.
Namjoon alzò le spalle. "Non so, di solito è sempre in orario."
Taehyung guardò gli altri con le braccia conserte. Pensava ancora a cosa fosse successo a Jimin la sera precedente. Si ricordò poi che quella mattina stessa parlò con Jungkook al cellulare. Sospirò. "Propongo di iniziare le prove senza di lui, non perderei altro tempo." il moro guardò il suo orologio. Adesso che pian piano lo spettacolo si avvicinava erano sempre più occupati, infatti lui e Seokjin nel pomeriggio dovevano fare le prove degli abiti.
"E se gli fosse successo qualcosa?" domandò Seokjin preoccupato. "Non ha neanche avvisato."
"Jungkook sa cavarsela benissimo da solo quando si tratta di qualcosa." gli sorrise rassicurante Namjoon. "Non preoccuparti, magari ha avuto un contrattempo."
"Esatto, adesso però sbrighiamoci, tra poco Yoongi arriverà con il team di produzione." concluse Hoseok.
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Jungkook spinse nel corpo del suo fidanzato gemendo. Le sue scoccate erano profonde e veloci. Teneva le sue mani sui fianchi di Jimin aiutandosi con le sue spinte e spesso quelle mani schiaffeggiavano le natine del biondo, la sua pelle era talmente sensibile che arrossiva non appena veniva in contatto con la mano del corvino.
La gelosia era ancora padrona nella sua mente. Ogni volta che il suo sguardo cadeva sul segno violaceo sul collo del biondo ringhiava e, scopava ancor più forte il culo del suo fidanzato.
Jimin era a quattro zampe davanti a Jungkook. Non poteva far altro che gemere pesantemente e urlare quando il corvino improvvisamente aumentava le sue spinte."Sono l'unico che può scoparti così, non è vero?!" disse a denti stretti il corvino, dando subito dopo uno schiaffo sulla natica sinistra. I suoni di piacere che emetteva il biondo dalle sue labbra lo fecero sentire meglio. Glieli stava procurando proprio lui. Ghignò ricordandosi della sensazione simile provata quando diede quel pugno a Changbin.
Jimin boccheggiò annuendo. Non riusciva neanche a parlare. Le braccia e le gambe ormai gli tremavano, riusciva a rimanere in quella posizione solo grazie al supporto del corvino.
Jungkook rallentò i suoi movimenti con il bacino per poi uscire dal suo corpo.
Il biondo cercò di riprendere fiato. Girò il viso verso il suo fidanzato e si morse il labbro guardando il suo sguardo. La mascella serrata evidenziava ancor di più il suo viso perfetto. Sembrava irritato. Il suo atteggiamento così dominante non poteva che far piacere a Jimin. "Guk...voglio guardarti." gli sussurrò un po' imbarazzato.
Il corvino ghignò. "Lasciami almeno fare questo." abbassò la testa verso il suo sedere, gli baciò la natica destra per poi prendere un pezzo di pelle tra i denti e mordicchiarlo.
Jimin sussultò a quel gesto. Sentì le sue guance andare a fuoco. Non era ancora abituato a quel tipo di tocchi sul suo corpo.
"Dovrei lasciarti dei segni in zone che solo io posso vedere." mormorò il corvino tirando un ultimo colpo al sedere dell'altro. Poi, con una naturalezza incredibile riuscì a voltare Jimin a pancia in su. Jugkook era notevolmente più forte e muscoloso rispetto al più piccolo.
Gli mise entrambe le mani sulle caviglie e lo avvicinò a sé. Si morse il labbro aprendogli le gambe. Sentì il cuore battere all'impazzata. Pensò che Jimin fosse davvero la persona più bella che avesse mai visto in vita sua."Mi piace quando fai così." borbottò il più piccolo imbarazzato.
Il corvino sorrise sentendolo. "Ah sì?" inarcò un sopracciglio sogghignando. Si piegò verso di lui e gli prese entrambi i polsi tra le mani. "Allora possiamo passare ad un livello superiore." il suo tono di voce diventò scuro e adulatorio. Dopodiché gli portò entrambe le braccia sopra la sua testa.
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Black Swan. (Jikook)
Fiksi PenggemarIl lago dei cigni è una storia d'amore, tradimento e trionfo del bene sul male, pieno di romanticismo e bellezza. Il balletto del XIX secolo è anche un confronto tra purezza del cigno bianco e oscurità del cigno nero. L'accademia di Seoul, che nasco...