Jungkook continuava a baciare il collo del biondo. Le sue mani erano strette sui fianchi dell'altro con una presa forte e solida.
L'odore della pelle di Jimin era talmente buono, tanto che iniziò a lasciare delle leccate su quella parte così sensibile. Quando l'altro ansimò a quel gesto si lasciò scappare un sorriso."Jungkook." sussurrò Jimin lasciando la presa sui suoi capelli.
Il corvino si staccò dal suo collo e lo guardò. Notò un velo di malinconia nei suoi occhi. "Va tutto bene?" domandò.
"Non possiamo. Non posso." ammise guardandolo negli occhi. "Mi dispiace."
Jungkook rimase qualche secondo in silenzio. Guardò i lineamenti dolci di Jimin. Gli occhi neri, le labbra ancora rosse a causa dei piccoli morsi che gli aveva lasciato e le guance tinte del medesimo colore. I capelli che lui stesso aveva arruffato lo rendevano ancor più bello, quanto triste. Riuscì a capire da quello sguardo che quel breve momento di passione non avrebbe aggiustato tutto.
"Certo..." rispose togliendo le mani dai suoi fianchi. "Non scusarti..."Il biondo si allontanò da lui, aggiustandosi i capelli. "Vieni, ti prendo qualcosa di asciutto." Si portò alcune ciocche dietro l'orecchio mentre percorreva il corridoio. Si diede un contegno, non voleva per l'ennesima volta far passare tutto liscio.
Il corvino si sentì ridicolo. Sentii ancora più freddo in quel momento. Seguii l'altro senza dire una parola. Incredibile quanto la situazione, nel giro di pochi secondi, si fosse ribaltata. Sembrava ci fosse imbarazzo tra i due.
Quando entrarono in camera il più piccolo si avvicinò al suo armadio. Aprii le ante e iniziò a dare un'occhiata in giro.
Jungkook si soffermò a guardare la stanza dell'altro. Era estremamente ordinata, niente fuori posto. I suoi romanzi, sulla libreria accanto alla scrivania, erano sistemati in ordine di altezza. Anche le cornici delle sue fotografie sul comodino sembravano essere perfettamente allineate. Nella cornice più grande c'era una fotografia sua e di Taehyung. Ovviamente, pensò che il posto della fotografia più importante era riservata solamente a lui. Sorrise leggermente.
Quando Jimin prese un paio di pantaloni della tuta e una felpa si girò nuovamente verso il corvino, chiudendo le ante del suo armadio. "Tieni, puoi cambiarti qui."
Il corvino annuì ringraziando il biondo per poi iniziare a spogliarsi. Si tolse prima la felpa umidiccia e poi i jeans neri.
Il più piccolo accarezzò il suo corpo con lo sguardo. Ogni volta che vedeva il suo corpo scoperto non poteva far altro che pensare a quanto fosse meraviglioso. La schiena e il petto muscolosi così come le braccia e le gambe. Il suo petto gonfio e gli addominali scolpiti completamente.
Successivamente spostò lo sguardo da lui ed uscì dalla stanza.
Doveva sicuramente far tutto abbastanza veloce, se fosse venuto Taehyung e avesse visto qui Jungkook sicuramente si sarebbe fatto due domande. Controllò l'orario sul suo orologio al polso. L'una e mezza. Sospirò entrando in bagno. Prese il phon, gettando poi il suo sguardo fuori dalla finestra. Pioveva interrottamente e, spesso il colore del cielo diventava bianco a causa dei fulmini. Si avvicinò alla finestra e chiuse le tende bianche.Quando poi tornò in camera vide il corvino seduto sul suo letto, che lo aspettava diligentemente. Appena lo vide però si alzò. "Umh- allora io vado..." disse mordicchiandosi il labbro.
Sì, decisamente la situazione era diventata imbarazzante."Aspetta, faresti meglio ad asciugarti un po' i capelli, ti prenderai sul serio l'influenza."
"Vedo che ti preoccupi ancora per me, Jimin."
Il biondo non rispose, attaccando poi il phon alla corrente. Si mise dietro di lui, accendendo il dispositivo e iniziò ad asciugargli i capelli.
Jungkook rimase sorpreso a quel gesto, ma allo stesso tempo sorrise. Chiuse gli occhi sentendo le mani delicate di Jimin accarezzargli i capelli. Certo, il biondo pochi attimi prima lo aveva respinto, ma quelle premure così particolari non erano paragonabili a del buon sesso.
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Black Swan. (Jikook)
FanfictionIl lago dei cigni è una storia d'amore, tradimento e trionfo del bene sul male, pieno di romanticismo e bellezza. Il balletto del XIX secolo è anche un confronto tra purezza del cigno bianco e oscurità del cigno nero. L'accademia di Seoul, che nasco...