Lontani.

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"Mani suoi fianchi, sollevalo." Il professore guardò Jungkook e Jimin. I due stavano per concludere la loro prima lezione insieme. Erano ormai le ventuno ed entrambi erano stanchi.

Il corvino si trovava dietro il biondo tenendo le mani sui suoi fianchi. Dopo l'affermazione del professore, il ragazzo più grande strinse le sue mani sui fianchi dell'altro e, con l'aiuto dello slancio del più piccolo, lo sollevò.

"Perfetto." Disse il professore non appena i piedi di Jimin toccarono nuovamente per terra. "Per oggi basta così, si è fatto tardi." Si alzò dalla sua sedia. "Jungkook, sei impeccabile, complimenti. Jimin, so che è la prima volta per te partecipare ad un evento così importante e soprattutto confrontarti con lui, ma so che farai un lavoro meraviglioso." Gli sorrise. "oggi sei stato bravo, quando però Jungkook ti solleva cerca di mantenere l'equilibrio. Cerca di fidarti più di lui. Le prime volte posso giustificarti ma con il passare del tempo non più. Al massimo domani ti faccio vedere io." Gli fece l'occhiolino.

Il biondo ricambiò lo sguardo, un po' confuso del gesto del suo professore, annuendo. "Okay"

Jungook guardò attentamente la scena.

"Adesso vado, affrettatevi anche voi, altrimenti il guardiano vi ucciderà" concluse, per poi uscire dalla sala prove.

Dopodiché i due ragazzi iniziarono a preparare velocemente i loro borsoni senza dire una parola.

Jimin era rimasto di stucco guardando la bravura del corvino. All'apparenza non sembrava ma il suo stile era davvero dolce e limpido. Lo aveva notato anche dal suo tatto. Quando gli aveva messo le mani sui fianchi o lo aveva sfiorato, il più piccolo potette percepire la delicatezza. Si sentiva parecchio a disagio con il corvino. Dopo le sue parole, che erano uscite taglienti dalle sue labbra, non pensava che a quello. Si era sentito offeso dai suoi modi. 

Jungkook finì di preparare il suo borsone e senza neanche salutare, andò verso la porta per andarsene ma qualcosa, o meglio, qualcuno, si scontrò contro di lui.

"Ahia!" disse la ragazza cadendo per terra. "ma sei fatto di cemento?" 

Il biondo si avvicinò ai due e sgranò gli occhi constatando che la ragazza fosse proprio la sua fidanzata. "Amore, ma che ci fai qua?" superò Jungkook e la aiutò.

"Sono venuta a prenderti." Si alzò e lo guardò, per poi spostare lo sguardo sul corvino. "Mi dispiace" si inchinò.

Jungkook sospirò. "Non fa niente." Disse solamente, per poi superare i due ed andar via.

"Eh, che caratterino" ridacchiò guardandolo andar via. "Lo conosci? È un tuo compagno di corso?" chiese la ragazza girandosi verso il suo fidanzato.

Jimin sospirò. "Devo spiegarti un sacco di cose piccola, andiamo dai."

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Il giorno successivo il gruppo della prima classe era al bar dell'accademia per prendersi un caffè prima di iniziare le prove. Yoongi però, era ancora parecchio infastidito da come il corvino avesse risposto a Jimin il giorno prima. Quella infatti, era l'occasione giusta per dirglielo.

"Dovresti chiedere scusa a Jimin per come ti sei comportato ieri." Disse Yoongi guardando Jungkook.

Quest'ultimo sospirò guardandolo. "So che adesso partirai con la ramanzina di turno. Ti spiego, lui è un ballerino eccezionale, ieri pomeriggio ne ho anche avuto la conferma, però la mia idea rimane quella. È oggettivamente un bel ragazzo e questo lo ha aiutato ad arrivare al primo posto." Disse sorseggiando il suo caffè. "Non lo sto screditando, i suoi modi graziosi sono essenziali per interpretare il suo ruolo, ma se stessimo facendo un altro balletto non sarebbe in quella posizione."

Black Swan. (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora