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Due mesi sono passati le cose vanno bene, io e Simone ci vediamo di nascosto nessuno sa che stiamo insieme. Il feeling c'era sia prima che ora. Forse, adesso di più di prima. Sono al parco con Carlotta e la vedo giocare con dei bambini e sorrido. Avrei voluto fare un altro figlio per potergli dare un fratellino o una sorellina. Con Michele le cose non sono andate come avrei voluto e adesso con Simone è l'ultimo dei miei pensieri.

«carlotta » la richiamo scende dall'altalena e corre verso di me.

«mamma»

«ci siamo dalle cinque sono le sette dobbiamo tornare a casa » le dico non appena mi è vicino.

«mamma, papà quando viene a trovarmi »la prendi in braccio.

«quando finisce di lavorare» le rispondo. Tra Carlotta e Michele i rapporti erano sempre più assenti. Se prima si faceva vedere le sue due volte a settimana adesso una volta e non chiama più come prima. Non capisco perché! Non mi pare di avergli detto chissà che cosa in questi due mesi. Oltretutto, sta lavorando capisco i tempi ma lo spazio per la figlia dovrebbe averlo. Lo sa che lei poi ci tiene tanto.

«uffi va bene » c'è rimasta male. Lo capisco.

«pizzetta?» le chiedo sorride e mi bacia. Camminiamo verso la macchina, e mi suona il telefono.

«pronto»

«ciao piccola ho finito lezione vuoi che ci vediamo?» mi chiede. Oggi avevo la giornata libera infatti stavo con Carlotta. Lui mi aveva detto di non preoccuparmi, i ragazzi avrebbero lavorato sodo anche senza di me. Mi sono fidata.

«sono con Carlotta e devo comprare le pizzette». Gli dico spontaneamente senza accorgermi che mia figlia stesse ascoltando.

«le passo io a prendere. Tu vai a casa» mi dice tranquillo. Sarebbe stato il giorno in cui si sarebbe incontrati per la prima volta. Non glielo mai fatta vedere.

«ma sei sicuro?»

«si tranquilla »

«va bene a dopo» chiudo la telefonata e mia figlia mi spiazza con una domanda. Cosa potevo aspettarmi d'altronde?

«mamma era il tuo fidanzato? » la guardò non so che risponderle. La guardo dopo averle agganciato la cintura del seggiolino.

«non proprio » le mento. Non saprei nemmeno se poterle dire che sto con un altra persona. Potrebbe non essere felice di questo.

«mamma tu vorrai bene sempre a papà vero?» immaginavo che prima o poi questa domanda fosse uscita fuori. In cuore suo lei avrebbe voluto - credo anche ad oggi - che io facessi pace con suo padre. Ma le cose sono impossibili da aggiustare.

«amore io vorrò sempre al tuo papà e non lascerò mai lontano da noi capito» le dico. Cercando di farle capire che nonostante tutto io a suo padre vorrò bene anche se non siamo fidanzati.

«mhm e allora me lo fai conoscere questo fidanzato?» iniziò a ridere. Quanto era sveglia questa bambina? Non se l'era mica bevuta il mio “ non proprio” rido ancora mentre fa lo stesso lei.

«vedremo» mi bacia una guancia. Mi siedo poi al posto del conducente mettendo in moto la macchina. Questa giornata avrà un altro sapore me lo sento.

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora