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Il giorno dopo

Ci troviamo al parco come promesso da Simone ieri. Carlotta era veramente felice quando gliel'ho detto. Simone e Michele hanno parlato senza ammazzarsi. Quest'ultimo ha capito che nessuno vuole prendere il suo posto e che Carlotta si è affezionata a Simone.

“ mammaaaa” si butta su di me con un ginocchio pieno di sangue.

“ ma che hai fatto?”

“ sono scivolata li, sulle pietroline. Mamma male. Brucia” mi dice agitando la gamba.

“ siedi un po' qua” Simone si era spostato per vedere se il suo amico ci stava raggiungendo qui. Dovrebbe essere con la sua ragazza. Prendo l'acqua che si trova dentro la borsa e gliela butto sul ginocchio. “ brucia mamma. Brucia.” mi dice.

“ adesso passa amore. È solo un sbucciato. Non ti preoccupare”

“ dov'è Simone?”

“ sta arrivando un suo amico ed è andato a vedere nei parcheggi. ” appoggia la testa sul mio braccio.

“ sta uscendo di nuovo sangue mamma.” prendo un cerotto dentro la borsa.

“ lo vuoi questo. Almeno fermerà un po' il sangue. Poi però tocca toglierlo per poterlo disinfettare a casa”

“ noooo quella cosa a casa brucia più di adesso. Io non voglio”

“ Carlotta ma non puoi mica restare con il ginocchio sporco. Io ti ho messo acqua ma la ferita va sempre disinfettata” le spiego. Prima che mi risponda arriva Simone con il suo amico e una ragazza.

“ eccoci qui. Ehi che succede?” chiede subito a Carlotta che ha la testa bassa.

“ Simo, male al ginocchio. Mamma vuole mettere il cerotto ma a me fa male. ”

“ amore vedrai che non succede nulla. Metti il cerotto per il sangue”

“ si ma spiegale che poi deve mettere l'acqua ossigenata altrimenti non può stare così. ”

“ si piccoletta. La mamma ha ragione. Bisogna disinfettare sempre le ferite. ”

“ ok va bene. ” le metto il cerotto e corre di nuovo a giocare. Mi volto.

“ scusate. Piacere Emma, lei era Carlotta mia figlia. ”

“ Davide l'amicone di questo pirla” Simone lo spintona scherzando.

“ sono contenta di conoscerti. ” la ragazza resta in disparte. “tu devi essere Simona, Simo mi ha detto che sei la fidanzata dell'amico e che sei pure simpatica. Guarda che non ti mangio. Emma” le mostro la mano. Mi sorride e me la stringe.

“ non sono abituata. Di solito alle persone che conosco non piaccio fin dal primo istante”

“ non ti devi assolutamente preoccupare con me. Sono felice che sei qua. Almeno non sto sola con sti due" li indico entrambi e ridiamo insieme.

“ come va qui?” chiede Davide.

“ dopo l'ultimo casino finito per fortuna ieri. Stiamo bene. Carlotta non sembra aver capito molto di ciò che è successo. Spero non ci siano traumi inseguito. ” rispondo.

“ tu sembri davvero un papà”

“ faccio quello che si può. Non lo sono realmente ma quella scricciola mi ha rubato il cuore”

“ beh Emma ti conviene aver un po' di gelosia ” mi dice Simona ridendo.

“ finché è mia figlia non mi preoccupo. " Rido.

“ tu invece? Ti sei deciso?” li guardo.

“ no. Non penso di dover fare niente”

“Simone ma pensi di restare tutta la vita così. Guarda che poi rimani con il rimorso. Tua sorella ti ha già cercato un sacco di volte. Sei qui a Roma nessuno di loro lo sa.”

“ non mi pare siano molto interessanti”

“ perché secondo te si devono mettere a cercare per Roma Milano altre città nella speranza che tu ti sia una svegliata e decida di parlare con loro. Non è così che funziona. Se non vuoi parlare con i tuoi, almeno con Sara che ti aveva già cercato..” Davide la pensava esattamente come me, non volevo allo stesso tempo che si sentisse obbligato.

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora