47.

221 15 0
                                    

Mi ha chiamato in lacrime, era parecchio agitato, diceva che la madre si era svegliata dopo che lui le aveva parlato. Che ha avuto paura. Ho mandato un messaggio alla mia amica per tenermi Carlotta, così non appena è arrivata sono andata in ospedale da Simone.
Lo trovo giù all'entrata che camminava avanti e indietro.

“Simo” non appena mi sente mi abbraccia. “ ohi, stai tranquillo. Respira per favore. ”

“ è così strano Emma! Così... Non lo so. Era lì con gli occhi aperti. Tipo scena horror. ”

“ Simo è normale che tu sia scioccato. Lo sarei anche io. Stai tranquillo adesso ti calmi un po', poi se te la senti torni su o andiamo a casa. ”

“ non so che fare sinceramente. Ho paura. Questa non è la realtà che avrei voluto. Io non voglio stare in mezzo a questa situazione. Non mi piace”

“ cosa ti tormenta?”

“ tutto amo! ” gli accarezzo la guancia.

“ non sei obbligato a costruire di nuovo tutto. ”

“ sì. Però durante il discorso ero convinto di poter chiarire con lei. Ma non pensavo così in fretta”

“ allora pensa che avrai del tempo per chiarire. Non darti fretta Simo. Queste cose non puoi pensare di metterle apposto oggi o domani. Lo so che tu pensavi che lei molto probabilmente non si sarebbe svegliata, ed è ciò che Sara ha detto ma questi risvegli possono accadere per volontà della persona. Magari tua madre voleva parlare con te prima di dover andarsene per sempre.” mi abbraccia di nuovo. Gli accarezzo i capelli. Decidiamo insieme di salire al piano.

“ sei tornato?” gli chiede sua sorella. Lui annuisce senza dire nulla. “Ciao Emma, come stai?”

“ sto bene grazie. Tu?”

“ ora che mamma è sveglia molto meglio. ”

“ non è in stanza però!” afferma Simone guardandola.

“ i medici l'hanno portata a fare una risonanza magnetica al piano di sotto, sto aspettando che rientri. Mi hanno detto che per il momento sta bene ma l'ematoma è da operare altrimenti non c'è molto da fare nonostante sia sveglia. ”

“ capito. ” Simone non era convinto di quello che la sorella gli stava dicendo. Era come se non le credesse.

“Simo, tu non mi credi, io lo so. Ti giuro che non ti sto mentendo. La mamma sta davvero in queste condizioni. Non ti farei venire qui se fosse una cosa da niente.”

“ avete sempre fatto tutto di nascosto, anche quando ero a casa nessuno mi diceva mai quello che succedeva. Ora, mi sembra surreale che una si svegli proprio quando il figlio le sta parlando, io non credo per niente ai miracoli. Quindi o mi pigli per il culo o sinceramente non saprei” gli stringo la mano per fargli capire anche di smetterla di dubitare. Arriva la barella con sua madre sopra. Una bellissima donna. Ha una fascia in testa, la flebo attaccato. I medici che le stanno intorno.

“Domani la spostiamo di stanza. Oggi la lasciamo qui per osservazioni. Mi raccomando signora Maria non si affatichi per nessun motivo” lei annuisce senza aprire bocca. Guarda suo figlio con attenzione. La portano dentro la stanza intorno noi cade il silenzio.

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora