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“sei arrabbiato con me” gli chiedo è ancora freddo anche se mi sta abbracciando. Pensavo di poter risolvere un po' la situazione, ma ho compreso di aver fatto una cazzata invece.

“ mi hanno ferito le tue parole, e non vanno via dalla mia testa” aveva ragione. Ero stata esagerata.

“lo so ti chiedo scusa, è che volevo solo separarvi” dico consapevole del fatto di averlo ferito.

“potevi scegliere una frase che non mi ferisse”

“cosa devo fare?” mi alzo di scatto e lo guardo negli occhi “ ti ho chiesto scusa Simo!” mi tira verso di lui tenendomi per le cosce.

“sssh non parlare più”

“ scusa ti prego”

“sei mia?” mi chiede con la voce super bassa che riesco a percepire anche poco.

“ sono tua amore mio” sorrido e lo bacio. Mi stringe. Non dice niente per alcuni secondi.

“ carlotta torna vedrai la troviamo. ”

“ho paura che le facciano del male” gli dico guardandolo negli occhi.

“Emma te lo prometto sulla mia vita, Carlotta non le succederà nulla”

“so che con te posso stare al sicuro”

“i problemi con Michele sono tanti e adesso che hanno rapito Carlotta capisco che forse dovevo estinguere io il suo debito” confesso preoccupata avrei dovuto fare ciò che ho sempre pensato. Michele non era e non sarà mai in grado di estinguere quel debito che si è messo nelle spalle.

“Emma tu non dovevi fare nulla. Toccava lui a non buttarsi in quella merda, si sa già dall’inizio che può diventare una malattia”

“forse dovevo stargli più vicino” lo vedo alzare gli occhi al cielo.

“ ma avevi la bambina Emma,cosa pensavi di poter fare scusa? Non incolparti di questa cosa”

“lo so che non devo farlo”

“ecco non farti nessun problema”

“ti amo”  gli dico sincera. Vera. Trasparente. Non potevo fare altrimenti. Ero riuscita a trovare il modo di tirare fuori questo sentimento finalmente. Lui doveva saperlo non adesso ma prima. Spero apprezzi lo stesso.

“anche io amore” sorrido.

“grazie a te sono rinata”

“ quando Carlotta torna a casa: ci prendiamo una pausa e andiamo a farci una vacanza io te e nostra figlia” il cuore mi esplode al quelle ultime parole. « nostra figlia» pazzesco come suonasse bene.

“siiii” l’abbraccio “ ne ho bisogno”

Il telefono squilla di nuovo, la poliziotta che era fuori interviene subito.

“ rispondaaa” mi attivo e rispondo. Ho l'ansia come prima. Stavolta però ho Simone al mio fianco. Mi accarezza una mano prima di premere verde nel telefono.

“ pronto?”

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora