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Carlotta è rientrata da stare con Michele ora sta giocando con le sue adorate bambole mentre io sono abbracciata a Simone.

“farai la gara?”

“ho chiamato la ginecologa e si farò la gara”

“non mi lasci ballare con Jennifer ” mi chiede scherzando. Lo guardo. So che non le piace.

“mi spieghi che cosa non ti garba?”

“non mi piace punto, secondo me non sa ballare.. E poi io voglio ballare solo con te”

“sai che non si può. Comunque stai tranquillo balliamo io e te ”

“siiii” che scemo che è! Lo bacio e Carlotta ci raggiunge.

“qualcuna è gelosa di Simone”

“non è vero”

“okay allora posso rimanere cosi”

“no, mamma spostati poco poco. Voglio un po' di spazio anche io. ”

“e menomale che non era gelosa ” mi dice Simone ridendo. Si menomale che non lo era.

“vieni qui va” la tiro su e la metto tra le braccia di Simone.

“mamma, Simone ci può coccolare tutti e tre”

“e due ”

“eh no! Mamma ad adesso in poi tu sarai due persone” Sorrido x quanto è sveglia.

“hai ragione” mi faccio stringere da Simone.  È la vita e la famiglia che desideravo. Solo questo volevo.


Il giorno dopo.

Simone

Ho raggiunto il bar affianco alla scuola di Emma. Ho appena finito le ultime prove. Dovremmo essere pronti. Almeno spero.
Vedo una ragazza entrare dalla porta mentre sono seduto al tavolino scelto. Respiro.

“ ciao” la sua voce.

“ ciao" rispondo. “ spediti" le indico la sedia. Fa come le ho chiesto. Impacciata.

“ è strano essere qui”

“ non dirlo a me. Se non fosse per la mia ragazza non sarei nemmeno qui. ”

“ scusa. Non volevo piantarmi nella tua vita all'improvviso. ”

“ che hai da dirmi allora? ” le domando in fretta. Non era un posto in cui volevo stare. La situazione era stretta. Forse per entrambi.

“ ci sono tante cose che vorrei raccontarti. A partire dal fatto che mi sono laureata ”

“ felice per te. Papà sarà contento che almeno uno dei due affronti il suo percorso”

“ papà non lo so se sarà contento !” la guardo senza capire. Molto probabilmente ero confuso più di prima.

“ in che senso scusa?”

“ nel senso che papà se n'è andato via da casa da due anni. Ho cercato di chiamarti per dirtelo ma l'unica risposta era la tua segreteria telefonica. Io e la mamma abbiamo dovuto affrontare molte cose. Non so che cosa faccia di preciso ora, so solo che era e forse sta ancora con la tedesca di cui si è innamorato.”

“ tu mi stai dicendo che non solo mi ha buttato fuori di casa, ma ha lasciato te e mamma da sole?” annuisce

“ volevo sentirti quando è successo. Ma tu...”

“Sara non era una cosa che mi importava. Non per te. Ma papà mi ha fatto sentire un coglione che non poteva credere nei suoi sogni. Pensa che se mi importa con chi cazzo è andato. Per me può essere pure morto. La mamma lo ha assecondato. Non credere che dopo questo io torni suoi miei passi. ”

“ non voglio che fai le cose in fretta. Ti lascerò il tempo che vuoi. La mamma non ha molto tempo da vivere” sbarrò gli occhi. Non sapevo più cosa stava succedendo. Tutto ciò di cui io credevo non esisteva più. Tutto era crollato addosso. Guardo Sara per qualche minuto

“scusa! Ho bisogno di un po' d'aria" le dico lasciandola sola dentro il bar.

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora