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Questo sarebbe il mio assistente, bello sicuramente ma già non sopporto come si comporta. Entra in un ufficio senza nemmeno chiedere il permesso.

«hai un ufficio tuo » mi chiede prima di arrivare alle mie spalle per entrare dentro la sala.

« è il mio ufficio, dopo che il mio vecchio assistente se n'è andato. In quello che avevo prima hanno messo documenti importanti e quindi devo stare qua» rispondo innervosita di dover dare spiegazioni.

«senti andiamo a provare al resto ci penso io dopo» annuisce. Entriamo in sala, trovando tutti i soliti ragazzi di sempre che mi aspettano per lavorare al meglio. Mi siedo sulla piccola sedia che trovo accanto allo specchio grande. Simone fa lo stesso mio.

«ragazzi lui è il mio nuovo assistente. Oggi proviamo a montiamo una coreografia. Quindi vi voglio attenti per favore » dico mettendo le punte ai piedi e poi la gonna leggera e il top sopra.

«Simone muoviti! Non restare lì seduto. Non c'è da perdere molto tempo. » gli dico si avvicina, chiedo a Federica di mettere la musica. Così spiego ad ogni momento la coreografia che avevo in mente, spengo diverse volte per mostrare i diversi punti. Appena capisce balliamo tutto insieme.
Mi guarda negli occhi, mi sento protetta in delle braccia mai conosciute, mi devo fidare sicuramente, altrimenti, non avrebbe senso. Ad ogni presa sento che è forte nel tenermi a lui.
A fine montaggio tutti applaudono e sorrido!  Beh niente male come primo ballo insieme.

« voglio che lo facciate così. Non perdetevi in altre cose. Lasciatevi coinvolgere nella musica. Guardatevi sempre senza mai e poi mai pensare ad altro. Ci deve essere proprio passione in quello che fate. » dico. Scelgo una coppia che credo sia abbastanza brava e cerchiamo di aiutarli. Dopo aver provato x varie intere ore, ho mandato i ragazzi a casa. Mi siedo a terra stanca morta. Tolgo le scarpe dai piedi

«non sapevo che fossi cosi brava nel classico» mi dice sincero.

«e non ma non credo tu abbia visto niente mio caro! » affermo guardandolo negli occhi.

«ah pure ?»

«ho tanti lati nascosti che non conosci» era veramente così. Nessuno qui dentro conosceva molte cose di me. Specialmente una cosa. L'avere una bambina. Poche persone, forse, due o tre di cui mi fido.

«sono curioso di scoprire questo mondo» mi dice uscendo dalla sala insieme a me. Non credo di dover stare altro tempo con lui.

«eeeeh voi uomini siete solamente curiosi e poi fatte tante cazzate!»  ride. Guardo l'orologio. Merda! Sono in ritardo devo prendere Carlotta a scuola.

«dove scappi?»

«non penso che ti debba interessare! Fatti gli affari tuoi, è stai fuori dai miei GRAZIE!» rispondo a tono.  Mi guarda e poi annuisce .
Entro nell'ufficio di prima prendo tutto ciò che mi serve ed esco poi dalla scuola di danza. Non pensavo fosse dura questa giornata, eppure, è stata complicata. Molti dei ragazzi che dovranno esibirsi poi alla fine continuavano a fare degli errori e non solo la coppia della coreografia nuova ma anche altri di loro. Simone mi è stato d'aiuto è vero ma non sono più abituata ad avere qualcuno che mi dà una mano. Salgo in macchina per andare a prendere l'amore della mia vita.

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora