Simone è appena tornato. Mi fiondo su di lui che mi accoglie subito. Non so dove fosse. Iniziavo a preoccuparmi. Senza mia figlia e poi pure senza avere lui mi sentivo persa.
“ehi amore. Oh stai tranquilla, sono qua”
“non andare via ti prego” lo supplico.
“non lo faro amore”
“la famigliola felice” la voce di Michele ci fa girare di scatto. Ancora doveva rompere. Non bastava aver litigato poco fa con me.
“michele senti pacificamente non è che uno di quelli a cui devi rendere soldi hanno rapito Carlotta? ” chiede Simone con tranquillità. Era la stessa cosa che ti poco fa gli avevo detto io.
“e impossibile avevamo un patto e Carlotta non si doveva toccare”
“credo che lo abbiano infranto ” come faceva ad esserne sicuro? Non era niente di certo. La polizia da pochi minuti era qui a casa con noi che monitorava i cellulari.
“ma che ne sai tuuuu! ” mi ero spostata un secondo x vedere l'ora dalla cucina e Michele attacca Simone al muro quest'ultimo non reagisce.
“togliemi le mani di dosso”
“mi stai portando via la miaaaa famiglia ”
“che cazzo stai dicendoo?”
“lei è mia”
“michele, Emma non è tua da un pezzo” Gli sta x tirare un cazzoto. Intervengo finisce male.
“MICHELE SMETTILA, SMETTELA DI LITIGARE, CARLOTTA NON È A CASA E VOI DUE LITIGATE, NON SONO DI NESSUNO BASTA” Simone mi guarda credo di averlo ferito. Spinge michele leggermente e si libera, non mi guarda si allontana sedendosi sul divano con la testa bassa. La poliziotta mi guarda cercando poi di tranquillizzare gli animi nello stesso momento il telefono mi squilla.
“signora risponda” mi dice subito.
“pronto?” mi tremano le mani.
“vogliamo 5.000 euro quelli che Michele non ci ha dato e riavrai tua figlia” lo sapevo. Anche Simone credeva questo. Tutta colpa di michele. Se non si fosse messo a giocare a queste cazzo di carte o ad azzardo tutto questo non sarebbe successo.
“dove sta Carlotta?”
“le domande le facciamo noi signorina ”
“che c'entra carlottaaaa ridatemi mia figlia” inizio a piangere.
“il suo fidanzato impara che con gli strozzini non si scherza e che i soldi vanno restituiti”
“fatemi sentire mia figlia”
“no” chiudono la chiamata. Mi sto per sentire male. La testa mi gira. Mi appoggio al muro. Carlotta la mamma ti vuole bene. Ti prego resisti. Questa gente è cattiva ma qualcuno ti tirerà fuori.
“merda non abbiamo rintracciato il luogo bastava un altro po'” scoppio a piangere definitivamente.
“ è tutta colpa tua! Solamente tua! Tu e il tuo stupido vizio di giocare. Di stare li al tavolo con la birra e i cazzo dei soldi. Se ammazzano nostra figlia, io ammazzo anche con le mie mani” urlo guardando Michele.
“ signora si calmi” mi dice la poliziotta.
“ mi calmerò quando mia figlia sarà a casa. È lui dovrà pagare quanto gli altri. ”
“ io.. non ho chiesto niente a questi”
“ ci mancherebbe altro. Adesso ti prego taci grazie” affermò. Mi siedo sul divano con le lacrime agli occhi. Simone che non dice una parola.
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La voglia di rincomiciare. 🤍
FanfictionEmma insegnante di danza, ha dietro di lei un passato che si porta anche nel presente. Simone in cerca di un posto di lavoro all'interno di una sala di ballo verrà preso come assistente nella stessa scuola dove lavora Emma. Cosa succederà? I due...