26.

227 16 0
                                    

“Emma andiamo a casa” è incazzata perché non le esce un passo. Continua continua e continua.

“no, non mi esce un passo” dice.

“Emma è inutile sbatterci la testa adesso, andiamo a casa ci riposiamo e torniamo domani” le rispondo cercando di convincerla. Si ferma. Mi fulmina.

“no ” secca e coincisa.

“Emma” la richiamo

“uffa Simone” mi guarda le prendo le mani. Bloccandola definitivamente

“sei stanca amore. Ti porto a casa. ” le affermò ancora ma più deciso non l'avrei lasciata qui ancora per molto.

“uff va bene” mi dice sconfitta. Mi bacia e usciamo nella sala, le prendo la mano una volta fuori dalla scuola. Mi guarda.
Una volta sotto casa, mi fermo, dovrei lasciarla andare e ognuno a casa sua.

“ resti? Sono da sola. Non mi va”

“ me lo chiedi pure?” dico ridendo. Si butta tra le mie braccia con lo sguardo da cerbiatto cerca di convincermi ma lo aveva già fatto. Non c'era nemmeno bisogno.

“ dai andiamo che poi ti cucino una bella cenetta. ”


La sera dopo cena.

“domani amore. Si, si tranquilla te lo saluto Simone è qua, no, non va via sta qui anche quando tornerai ” è al telefono con Carlotta. È un amore quella piccola “saluta papà.  Mi raccomandò fai da brava e non far arrabbiare papi” sento la piccola salutare e chiudere. Emma si butta sul letto dove mi trovavo anche io.

“la prendo domani. Vuole tornare a casa perché le mancò, ti saluta”

“lo sentita ”

“mi ha detto Simone è li mamma, sicura non va via resta x giocare con me. ” era davvero una bambina speciale e io la tenevi già sul cuore.

“cucciola lei” abbraccio Emma che mi stinge.

“ ti vuole già bene. ”

“ anche io ne voglio a lei Emma. ”

“ non sarà mai tua figlia. Dovrai sempre vedere Michele in giro per casa, avere dei rapporti con me per via di Carlotta. Non so quanto ti possa piacere o reggerai tutto questo Simone. ”

“So benissimo che non è mia figlia. So anche che non sono per forza tutti Padri quelli di sangue. Ci sono tanti bambini che vanno d'accordo con i compagni delle mamme e li chiamano papà comunque. Non chiedo questo perché lei lo ha un padre. Ma sarò presente quando ne avrà bisogno. Se ti preoccupa il fatto che potrei scappare o lasciarti andare mettiti in testa che invece va tutto al contrario. ” dico convinto. Le lascio un bacio sulle labbra. Questo volevo fosse solo l'inizio della nostra storia.

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora